«Sì» al debito con la Regione per ripulire Ca Baldassarre - TopicsExpress



          

«Sì» al debito con la Regione per ripulire Ca Baldassarre Critiche le minoranze: «Meglio scoprire prima se il progetto di copertura è davvero adatto a salvare la falda, così rischiamo di pagare senza risultati» LARENA È stato approvato in consiglio comunale, dalla sola maggioranza, la richiesta di attivazione del fondo di rotazione concesso dalla Regione, e previsto in 3.702.000 euro, per gestire la discarica di Ca Baldassarre dismessa da anni, ma che produce ancora abbondante percolato e ha bisogno di interventi per evitare infiltrazioni nelle falde acquifere. Dal 2017 poi il Comune dovrà versare alla Regione rate annuali di 246 mila euro allanno per 15 anni. Secondo la maggioranza, il fondo va destinato al rifacimento della copertura (capping) della discarica e alle spese di gestione della stessa per i successivi 4 anni e 4 mesi. «Chiediamo alla Regione», ha affermato lassessore allecologia Andrea Vesentini, che ha ammesso come ora si stimi la vita post mortem di una discarica tra i 30 e i 100 anni, «una cifra più bassa rispetto ai sette milioni previsti nel 2010, per un intervento di capping che in ventanni dovrebbe permetterci di spendere cinque milioni di euro invece che sette. Limpegno nostro sarà quello di non far pagare questo costo ai valeggiani. Per una quota potremo avere un finanziamento dal fondo solidarietà istituito qualche anno fa dalla Regione per queste discariche di prima generazione e poi abbiamo fatto ricorso in corte dappello rispetto al lodo arbitrale nei confronti della Bastian Beton, che ha sempre gestito la discarica. Ci attendiamo anche un aiuto economico dalle nuove Ato. Inoltre ci riserviamo la possibilità di tirare in causa Venezia». Ma la strada scelta non ha convinto le minoranze né sul versante economico né su quello dellintervento da realizzare. «Porre un peso di questo tipo sulle spalle dei cittadini», ha replicato lex sindaco Albino Pezzini, capogruppo di Insieme per Valeggio, «non è una grande mossa. Sento adesso per la prima volta che non è esclusa la possibilità di rivalersi nei confronti della Regione, ma andava fatto molto tempo fa. Infatti il Comune ha lautorizzazione, ma tutte le decisioni su Ca Baldassarre (chi conferiva, quanto, eccetera) erano in capo alla Regione e il Comune ha dovuto solo rispettarle. Assurdo che i valeggiani paghino anche per i rifiuti arrivati da fuori bacino e addirittura da Milano». Concorda Nicola Cordioli di Valeggio anchio che poi sottolinea i ritardi e i rischi dinefficacia del capping: «Siamo in ritardo di parecchi anni e il geologo incaricato dal Comune doveva metterci sullavviso che Ca Baldassarre era ben lontana dalla mineralizzazione. Lemergenza non dura dal 2010, ma almeno dal 2006. Ora si propone una copertura che, secondo recenti studi, potrebbe ritardare la mineralizzazione di centinaia di anni e che potrebbe non risolvere i problemi viste le carenze del primo lotto, dove sono stati usati detriti bituminosi per proteggere la falda». Per Cordioli sarebbe meglio sospendere tutto per sei mesi, approfondendo la geomorfologia della discarica, landamento della falda e il livello di maturazione del rifiuto: «Rischiamo davere un debito scellerato con un esito incerto», ha detto. Successivamente la capogruppo di Valeggio anchio, Maria Grazia Lugo, ha preannunciato voto contrario: «Il Comune dovrebbe andare con i cittadini e le minoranze in Regione per chiedere lanticipazione di un contributo da coprire col fondo di solidarietà e costituire un tavolo tecnico per scegliere lintervento più appropriato, oltre a verificare la presenza di fidejussioni che sollevino la comunità valeggiana». Per Francesco Pasini, «Il ponte», è semplicemente «un passo che non sha da fare perché impone un debito enorme». In replica il sindaco, Angelo Tosoni, sostiene: «Forse bisognava lasciare in toto la gestione ai privati che ne avessero la completa responsabilità. Posso capire qualche perplessità ma la discarica deve respirare e non essere un colabrodo. Inoltre da due anni non arrivano soluzioni alternative a livello istituzionale e intanto noi dobbiamo stare attenti a svuotare le pompe e cercare di ridurre la produzione di percolato». Al voto cinque i contrari: Pezzini, Morandini, Cordioli, Lugo, Pasini e un astenuto, Vicentini. Alessandro Foroni
Posted on: Wed, 27 Nov 2013 14:42:42 +0000

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