“UN GRIDO S’INNALZA DA OGNI ANGOLO DEL PAESE” Tante lune addietro, quando il sapere era perseguito nell’immersione e contemplazione della natura, la maschia Musa ispiratrice dei “Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio” d’un certo N. Machiavelli, poniamo trattarsi d’ un tale Polibio, con estro definì l’ineluttabile trascorrere del tempo “anaciclosi”: generalizzando, un insieme di specifiche unità storiche che in tempi diversi ascendono, conoscono un apice per poi declinare ed essere circoscritte al ricordo, il che spesso significa dimenticatoio. Quanto riportato potrebbe essere letto in modo altro, intravedendo plurime contingenze assai differenziate che si passano il testimone di tempo in tempo, per ciascuna delle quali s’abbisogna un complesso istituzionale nonché economico specifico che ne rispecchi la “dolce metà” opportuna. Ecco, ora come non mai la Patria Italia, implora con vagiti sempre più strazianti la possibilità-necessità di stabilità (riconducibile ad un potere-guida della macchina statale che sia a preminenza dell’Esecutivo, che al contempo il “Leviatano” hobbesiano si ritiri dinanzi alla libertà d’esprimere liberamente la propria unicità ed individualità del singolo con regolamentazione d’un potere centrale che torni ad essere un servizio pel benessere dei cittadini e non qualcosa ch’essi debbono mantenere con loro stessa rovina) e soprattutto di LIBERISMO REALE…Quanto passatoci come tale, altro non era se non CLIENTELISMO ASSISTENZIALISTICO asservito alle varie consorterie politiche del momento.
Posted on: Thu, 03 Oct 2013 19:04:44 +0000