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Umberto Nobile Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Nessuna nota a piè di pagina Questa voce o sezione sullargomento biografie è priva o carente di note e riferimenti bibliografici puntuali. Sebbene vi siano una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti più precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. on. Umberto Nobile Bandiera italiana Assemblea costituente Umberto Nobile.jpg Luogo nascita Lauro Data nascita 21 gennaio 1885 Luogo morte Roma Data morte 30 luglio 1978 Titolo di studio Laurea in ingegneria Professione generale dellAeronautica Militare, docente universitario Partito indipendente Gruppo Partito Comunista Italiano Collegio Collegio Unico Nazionale Incarichi parlamentari Membro della Commissione per la costituzione Membro della Seconda sottocommissione Membro della Prima commissione per lesame dei disegni di legge Pagina istituzionale Umberto Nobile 21 gennaio 1885 - 30 luglio 1978 Nato a Lauro Morto a Roma Dati militari Nazione servita Flag of Italy (1861-1946).svg Regno dItalia Forza armata Lesser coat of arms of the Kingdom of Italy (1929-1943).svg Regia Aeronautica Arma Aviazione Corpo Genio Grado IT-Airforce-OF-8.png Generale di divisione aerea [senza fonte] voci di militari presenti su Wikipedia Umberto Nobile (Lauro, 21 gennaio 1885 – Roma, 30 luglio 1978) è stato un ingegnere ed esploratore italiano. Fu docente di Costruzioni Aeronautiche dellUniversità degli Studi di Napoli (oggi Università Federico II di Napoli) per oltre trentanni, nonché direttore dello Stabilimento militare di Costruzioni Aeronautiche di Roma dal 1919 al 1928 e generale del Corpo del Genio Aeronautico ruolo Ingegneri dellAeronautica Militare. Nobile è stato uno dei pionieri e delle personalità più elevate della storia dellaeronautica italiana; divenne famoso al grande pubblico per le sue due trasvolate in dirigibile del Polo Nord, compiute nel 1926 a bordo del dirigibile Norge e nel 1928 a bordo del dirigibile Italia, questultima conclusasi in tragedia. Indice [nascondi] 1 La vita 1.1 Gli studi 1.2 La progettazione militare 2 La trasvolata del Polo Nord 2.1 La prima spedizione 2.2 La seconda spedizione 2.3 La Tenda Rossa 2.4 Le accuse 3 Gli anni successivi alle esplorazioni 4 Opere 5 Onorificenze 5.1 Onorificenze italiane 5.2 Onorificenze straniere 6 Note 7 Bibliografia 8 Voci correlate 9 Altri progetti 10 Collegamenti esterni La vita[modifica | modifica sorgente] Gli studi[modifica | modifica sorgente] Figlio degli ebolitani Vincenzo e Maria La Torraca; il padre era nato Vincenzo Nicolò Francesco Nobile delle Piane, discendente di un ramo cadetto della nobile famiglia Delle Piane stabilitosi nellItalia meridionale (con ramificazioni anche in Calabria e in Puglia, nel barese) che, fedele ai Borbone, aveva rifiutato lomaggio ai Savoia ed era stata privata del titolo nobiliare assumendo il cognome Nobile a ricordo dellantica condizione sociale; suo nonno Roberto Carlo Ferdinando Nobile delle Piane dei marchesi di Valceronia era stato ciambellano alla corte di re Francesco II delle Due Sicilie. Umberto si laurea allUniversità di Napoli nel 1908 in ingegneria industriale meccanica, con il massimo dei voti. Lo stesso anno consegue un diploma in elettrotecnica. Nel 1911 vince un concorso ed è ammesso a frequentare, a Roma, un corso di costruzioni aeronautiche, presso il battaglione del genio militare, dal quale nascerà in seguito laeronautica militare italiana. La progettazione militare[modifica | modifica sorgente] Nobile che si affaccia dal Norge alla partenza da Spitzbergen, 1926 Nel 1915, durante la Prima guerra mondiale viene assegnato, pur non avendo obblighi militari, allo stabilimento militare di costruzioni ed esperienze aeronautiche. In questi stabilimenti nel 1916 progetterà un nuovo dirigibile per lesplorazione del mare, denominato O. Nel 1919 viene nominato direttore dello stabilimento in cui presta servizio; questa carica verrà conservata fino al 1927, periodo nel quale perfezionerà la progettazione dei dirigibili semirigidi per eliminarne i gravi difetti. Nellestate del 1922, Nobile si recherà negli Stati Uniti, chiamato a collaborare alla costruzione di unaeronave militare. Tornato in Italia, nel 1923 realizzerà il dirigibile N1, modello impiegato anni dopo nella prima trasvolata al Polo Nord. Lo stesso anno viene nominato tenente colonnello del Genio aeronautico. Nel 1925 continua la consulenza allestero per la costruzione di nuovi modelli di dirigibili. In questanno stabilisce i primi contatti con lesploratore norvegese Roald Amundsen. La trasvolata del Polo Nord[modifica | modifica sorgente] La prima spedizione[modifica | modifica sorgente] Umberto Nobile e la cagnetta Titina, 1926 Il 10 maggio 1926, assieme allesploratore norvegese Roald Amundsen e al suo sponsor statunitense Lincoln Ellsworth, partì da Ciampino a bordo del dirigibile Norge, N-1 da lui stesso progettato. Volando sopra il Polo atterrarono in Alaska due giorni dopo, compiendo una traversata di oltre 5300 km di volo ininterrotto. Questo viaggio sfociò in una controversia tra Nobile e Amundsen, su a chi andasse il merito e il credito per la spedizione. Il Norge parte da Ciampino Il crescente favore del partito fascista in Italia riteneva limpresa di Nobile una buona pubblicità al movimento anche oltreoceano mentre i norvegesi reclamavano il merito maggiore visto che lidea e lacquisto del dirigibile lo avevano fatto loro: Amundsen era il grande personaggio della Norvegia, il suo eroe, ma per tutta la durata del viaggio non ebbe altro ruolo che quello di un malcontento passeggero. Una volta tornato in Italia Nobile fu promosso da Mussolini a maggior generale del Genio Aeronautico. La seconda spedizione[modifica | modifica sorgente] Nobile ritornò al Polo Nord come comandante del dirigibile Italia. Questa nuova spedizione, dal carattere marcatamente scientifico, ebbe inizio il 15 aprile 1928, da Milano. Alla spedizione partecipò anche, con funzioni di supporto, un gruppo di alpini al comando del capitano Gennaro Sora, che avrebbe poi preso parte alle operazioni di soccorso conseguenti il disastro del dirigibile Italia. Dopo aver attraversato le Alpi, lAustria, la Cecoslovacchia, la Germania e la Svezia lItalia raggiunse Kingsbay, base norvegese nelle isole Svalbard. Dopo aver effettuato un primo viaggio di esplorazione a oriente delle Svalbard lItalia partì per il Polo Nord il 23 maggio 1928. Lambito limite geografico fu raggiunto alle 00:24 del 24 maggio 1928; dalla verticale del punto furono lanciate una croce benedetta da Pio XI e una bandiera dellItalia. Il dirigibile non poté effettuare un atterraggio come previsto a causa delle avverse condizioni climatiche e dopo due ore sopra il polo iniziò il viaggio di ritorno. La Tenda Rossa[modifica | modifica sorgente] Il generale Nobile affacciato al portello della cabina dellItalia appena giunto a Stolp, in Pomerania, durante il viaggio verso il Polo Nord nellaprile 1928. In basso a destra è visibile la cagnetta del generale, Titina. Ma a tragitto quasi del tutto completato, proprio mentre spiccavano allorizzonte le montagne delle isole Svalbard, il dirigibile Italia si schiantò sui ghiacci a causa di una violenta tempesta. Dieci uomini (Nobile, Zappi, Mariano, Viglieri, Biagi, Behounek, Malmgren, Cecioni, Trojani, Pomella morto nellimpatto) e Titina, la cagnetta del Generale, vennero sbalzati dallurto sul ghiaccio mentre il dirigibile riprendeva quota portando con sé gli altri membri dellequipaggio destinati a scomparire per sempre (Pontremoli, Arduino, Ciocca, Lago, Alessandrini e Caratti). Nobile riportò gravi ferite a un braccio e a una gamba, a tal punto da dover essere sistemato in un sacco a pelo, dove rimase fino allarrivo dei soccorsi. I superstiti, fortunatamente, si trovarono circondati di materiali caduti con limpatto o gettati eroicamente da Arduino dallaeronave tra i quali cibo, una radio e la famosa Tenda Rossa (in realtà di color argento, colorata di rosso con dellanilina, sostanza usata per le rilevazioni altimetriche[1]) entro la quale si adattarono a vivere per sette settimane. Dallincidente scaturì la prima spedizione internazionale di soccorso polare e un mese dopo Nobile venne portato in salvo con un piccolo aereo svedese comandato dal tenente svedese Lundborg. Nobile non voleva essere salvato per primo poiché Cecioni aveva una gamba fratturata, ma il pilota svedese aveva precise consegne e fu irremovibile nellordinare al generale di essere salvato per primo. Quando il pilota ritornò a prendere gli altri, precipitò egli stesso rimanendo a sua volta imprigionato tra i ghiacci. In totale perirono otto persone dellequipaggio dellItalia; lo stesso Amundsen morì, scomparendo per sempre, mentre volava su quelle gelide isole per prendere parte alle ricerche dei dispersi. Mentre tutte le forze internazionali di soccorso si erano mobilitate per salvare i superstiti, la sola nazione che rimase inerte fu proprio lItalia. La nave appoggio Città di Milano comandata dal capitano Romagna rimase alla fonda nella Baia del Re su precisi ordini di Roma. Una volta che Nobile vi salì a bordo vi rimase da prigioniero, impossibilitato a fornire utili indicazioni per il salvataggio mentre la stampa su pressione del movimento fascista lo tacciava di vigliaccheria (Nobile non aveva mai espresso il proprio entusiasmo politico verso il regime). Solo il 12 luglio 1928 il rompighiaccio russo Krasin raggiunse i superstiti e li trasse in salvo. Le accuse[modifica | modifica sorgente] Nobile fu accusato di aver abbandonato i suoi uomini e fu costretto a dimettersi da tutte le cariche. Invano, come lo stesso esploratore raccontò anni dopo in una intervista televisiva nellambito della trasmissione realizzata dal giornalista Gianni Bisiach, si rivolse direttamente a Benito Mussolini perché la verità storica fosse ristabilita. Nobile aveva in Italo Balbo, ministro della Regia Aeronautica e ardente fascista, un grande nemico che, si suppone, tramò al fine di imporre la propria visione di unaeronautica priva degli obsoleti e costosi dirigibili. Di fatto, il governo fascista dellepoca lo abbandonò al suo destino e solo dopo la fine della seconda guerra mondiale il giudizio della commissione dinchiesta fu sovvertito e Nobile venne riabilitato e promosso al grado di generale. Gli anni successivi alle esplorazioni[modifica | modifica sorgente] Amareggiato dallatteggiamento italiano nei suoi confronti, Nobile abbandonò lItalia nel 1931 per trasferirsi in Unione Sovietica dove collaborò al progetto di dirigibile URSS W6 OSOAVIAKHIM. Successivamente si trasferì negli Stati Uniti dove le sue capacità di progettista vennero ampiamente utilizzate. Rientrò in Italia solo nel 1943. Dal 1946 al 1948 fu deputato allAssemblea Costituente come indipendente nel gruppo del Partito Comunista Italiano[2][3][4], dove fu eletto con 33.373 preferenze, secondo solo al segretario generale Palmiro Togliatti[5]. Durante i lavori dellassemblea costituente Nobile fu autore, assieme a Gustavo Colonnetti e a Giuseppe Firrao, dellemendamento che porterà allaffermazione, nellarticolo 9 della Costituzione, che la Repubblica promuove la ricerca scientifica e tecnica[6]. Umberto Nobile si occupò, oltre che della progettazione di dirigibili, anche di numerose altre questioni aeronautiche. Benché al tempo interamente assorbito dai dirigibili, progettò nel 1918 tre diversi tipi di paracadute, tra cui uno di tipo collettivo, che consentiva il lancio dellintero equipaggio di un pallone aerostatico[7], e nel 1922 promosse, con lingegnere Gianni Caproni, la costruzione del primo aeroplano metallico in Italia, il Ca 73. Fu autore di numerosissimi scritti tecnici oltre che di diverse memorie storiche riguardo alle due trasvolate polari. Nel periodo in cui fu direttore dello Stabilimento militare di Costruzioni Aeronautiche di Roma sviluppò il progetto dello sfortunato dirigibile Roma destinato al servizio aereo dellesercito degli Stati Uniti e andato distrutto in un incidente a pochi mesi dallinizio dei voli. La storia della tragica spedizione è raccontata in alcuni libri scritti dallo stesso Nobile. Al dramma della spedizione del dirigibile Italia si è ispirato nel 1969 il film La tenda rossa con Sean Connery nei panni di Amundsen e Peter Finch in quelli di Nobile. Una nuova struttura scientifica italiana, la Amundsen-Nobile Climate Change Tower installata a Ny-Ålesund, porta il suo nome, affiancato a quello di Roald Amundsen. Il portale web dellAeronautica Militare ha proposto una pagina, intitolata I grandi aviatori, dove vengono citate le maggiori personalità storiche dellaviazione italiana, ponendo Nobile tra di esse.[8] Opere[modifica | modifica sorgente] Il consumo di gas idrogeno nei palloni dirigibili in relazione alla forza ascensionale, Roma, Tip. Del Genio Civile, 1917. Lelica aerea propulsiva, Roma, Tip. Del Genio Civile, 1917. Laviazione. Fondamenti sperimentali e teorici, Roma, Stab. tipo-litografico del Genio Civile, 1918. Il volo transpolare, Roma, Stabilimento tipo-litografico del Genio civile, 1925. In volo alla conquista del segreto polare. Da Roma a Teller attraverso il Polo Nord, Milano, A. Mondadori, 1928. Lesplorazione polare dellItalia, Milano, Il Rotary, 1928. La tenda rossa, come Nemo, Parma-Milano, Studio editoriale della stamperia bodoniana, 1928. L«Italia» al Polo Nord, Milano, A. Mondadori, 1930. La preparazione e i risultati scientifici della spedizione polare dell«Italia», a cura di, Milano, A. Mondadori, 1938. Corso di macchine I, Macchine idrauliche, Padova, Cedam, 1938; 1941; 1944. II, Elementi di termodinamica teorica e applicata. Caldaie a vapore, Padova, Cedam, 1940; 1945; 1949. III, Motori a vapore, Padova, Cedam, 1942; 1944. IV, Motori a combustione interna I, Tipi fondamentali e loro Teoria. Cinematica e dinamica del motore, Padova, Cedam, 1948. II, Parti costitutive dei motori a combustione interna, Padova, Cedam, 1951. Posso dire la verità. Storia inedita della spedizione polare dell«Italia», Milano, A. Mondadori, 1945. Quello che ho visto nella Russia sovietica, Roma, Atlantica, 1945. Perché sono a fianco dei comunisti, Roma, Latinia, 1946. Lezioni di costruzioni aeronautiche. Costruzioni grafiche per la Ricerca degli elementi caratteristici di volo, Napoli, R. Pironti e Figli, 1947. Lumanità al bivio, Milano, A. Mondadori, 1947. Addio Malyghin! Con i russi, fra i ghiacci della terra Francesco Giuseppe. Seguìto da una nota storica sulla scoperta ed esplorazione di quella terra, Milano, A. Mondadori, 1948. Il grado di sicurezza dei cavi portanti-traenti nei trasporti aerei monofuni, Roma, Istituto poligrafico dello Stato, 1950. Le resistenze passive nei trasporti aerei monofuni. Considerazioni ed esperienze preliminari, Roma, Istituto poligrafico dello Stato, 1950. Nuovi sistemi di trasporti aerei monofuni a moto continuo per persone. Il sistema Oehler con veicoli agganciabili automaticamente a pendoli di sospensione permanentemente fissati sulla fune, Roma, Istituto poligrafico dello Stato, 1951. Elementi di aerodinamica I, Teoremi fondamentali del moto di un fluido perfetto; Correnti incompressibili; Effetti della compressibilità; Propulsione ad elica, con unappendice sulla propulsione a reazione, Roma, Libreria dello Stato, 1954. II, Correnti supersoniche; correnti superaerodinamiche o meccanica dei gas rarefatti, Roma, Libreria dello Stato, 1954. Gli italiani al Polo Nord, Milano, A. Mondadori, 1959. Storia aggiornata della spedizione polare dell«Italia». Lepilogo del dramma, Roma, Tip. A. Staderini, 1962. La tenda rossa. Memorie di neve e di fuoco, Milano, A. Mondadori, 1969. Macchine a fluido per gli istituti tecnici industriali, con Francesco Nobile, 2 volumi, Padova, Cedam, 1973-1977. Ali sul Polo. Storia della conquista aerea dellArtide, Milano, Mursia, 1975. La verità in fondo al pozzo, Milano, A. Mondadori, 1978. LItalia al Polo Nord. 1928: lultima epopea del dirigibile, Venezia, Marsilio, 1987. ISBN 88-317-5013-5. Il destino di un uomo. Pagine autobiografiche, Milano, Mursia, 1988. Sentieri azzurri. La conquista del Polo Nord. Una suggestiva pagina di storia inedita: la trascrizione integrale degli otto fogli sparsi annotati da Umberto Nobile durante il volo polare del Norge sul percorso Kingsbay (isole Svalbard)-Teller (Alaska), Garbagnate Milanese, Anthelios, 2000. ISBN 88-8394-096-2. Onorificenze[modifica | modifica sorgente] Onorificenze italiane[modifica | modifica sorgente] Cavaliere dellOrdine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere dellOrdine militare di Savoia «Conferita con Regio Decreto n. 147 del 1926[9]» — 10 giugno 1926 Grande Ufficiale dellOrdine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria Grande Ufficiale dellOrdine al merito della Repubblica Italiana «Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri[10].» — 27 dicembre 1966 Onorificenze straniere[modifica | modifica sorgente] Cavaliere di I Classe dellOrdine del Nibbio doro (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di I Classe dellOrdine del Nibbio doro (Giappone) «[11]» Medaglia doro del Congresso - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia doro del Congresso Note[modifica | modifica sorgente] ^ La Tenda Rossa: 70º anniversario della spedizione del dirigibile Italia ^ I CANDIDATI COMUNISTI RAPPRESENTANTI DI TUTTO IL POPOLO PER IL RINNOVAMENTO DEL PAESE, in lUnità, 18/4/1946, p. 1. ^ Togliatti a Nobile, in lUnità, 20/4/1946, p. 1. ^ La Suprema Corte ha concluso i suoi lavori, in lUnità, 18/6/1946, p. 1. ^ Archivio Storico delle Elezioni| Assemblea costituente del 02/06/1946 | Area ITALIA | Circoscrizione ROMA-VITERBO-LATINA-FROSINONE | PCI ^ nascitacostituzione.it/01principi/009/index.htm ^ Ovidio Ferrante, Umberto Nobile, Claudio Tatangelo Editore, Roma 1985 ^ I grandi aviatori in «aeronautica.difesa.it». URL consultato il 31 maggio 2013. ^ Riferimento sul sito del Quirinale ^ Riferimento sul sito del Quirinale ^ Riferimento fotografico
Posted on: Wed, 30 Oct 2013 19:16:17 +0000

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