Un bilancio su Matteo Renzi politico cè già... - TopicsExpress



          

Un bilancio su Matteo Renzi politico cè già... purtroppo! Dove passa lui, resta solo terra bruciata!. È questo il giudizio di diversi esponenti del Pd toscano che lo hanno visto allopera in Provincia e poi al Comune di Firenze. Della sua azione alla Provincia di Firenze, si ricorda il Genio fiorentino (sparito nella successiva gestione), la creazione di Florence Multimedia (che sostituirà il canonico ufficio stampa, arrivando a costare dagli iniziali 600mila euro del 2006 ai 4,5milioni di euro nel solo 2008!) ed una strada a grande comunicazione come la Fi-Pi-Li, rinnovata nel nomen – Fipilissima (!!!) – , più che nel manto stradale costellato di rifacimenti a pioggia durante tutta la legislatura provinciale di Renzi. Per la sua opera di servizio alla comunità – come Renzi sostiene debba tornare ad essere la politica (ed avrebbe ragione se anche ne desse prova concreta) – grazie al dossier superdocumentato[9] del sen. Achille Totaro (Pdl) e del consigliere provinciale Guido Sensi (Pdl), laspirante premier diviene famoso a Firenze col nome di Renzino spendaccino. Non è un caso che la Corte dei Conti della Toscana – che già lo ha condannato per danno erariale – stia indagando su circa 20milioni di euro di spese effettuate dalla Provincia di Firenze con a capo Renzi, ed il Ministero abbia avviato unazione ispettiva[10]. La sua azione come primo cittadino di Firenze, invece è così riassumibile: nel primo anno di amministrazione comunale – lanno delle promesse – Renzi gode di grandissimo credito tra i suoi concittadini, tanto da risultare il primo sindaco dItalia per gradimento. Già nel secondo anno, però, la posizione di Renzi nella classifica dei sindaci più graditi, crolla al 51esimo posto! Ma un bilancio ce lo fa lui stesso, sia quando dice cose confacenti con la realtà, sia quando confacenti con la realtà non lo sono. Infatti, Renzi ricorda spesso la pedonalizzazione del Duomo di Firenze, leliminazione di una brutta struttura alla stazione centrale di Firenze, labbassamento delle tasse ai fiorentini (!). In effetti il suo mandato sarà ricordato dai fiorentini proprio per la pedonalizzazione dellarea su cui insiste il Duomo. Peccato che questo intervento, così come le successive pedonalizzazioni avviate – queste molto odiate – non fossero minimamente citate nel suo programma elettorale. Diversamente, il suo programma, si caratterizzava per i famosi 100 punti in 100 giorni[11]. Addirittura ad esser buoni con Renzi, e dunque a non pretendere che i 100 punti fossero realizzati in 100 giorni, si deve purtroppo constatare che dopo più di 3 anni di amministrazione, molti di questi sono finiti nel dimenticatoio. Ne potremmo citare moltissimi, ma basterà che ogni italiano arrivi in treno alla stazione di Santa Maria Novella per verificare la non realizzazione di un progetto facilissimo: Tapis roulant. Predisposizione del progetto preliminare per la creazione di due tapis roulant: uno tra la Fortezza e la Stazione Firenze Santa Maria Novella; uno tra la Stazione di Rifredi e Piazza Dalmazia (punto 53). In generale, Renzi proponeva una città più semplice ed una città più coraggiosa. Circa la semplicità, a causa delle pedonalizzazioni effettuate – appunto non previste nel programma – la vita di molti fiorentini è diventata impossibile. In queste aree sono state create situazioni folli. Per i residenti di quelle aree, per esempio, è stato limitato il diritto alluscita ed al rientro a casa col proprio mezzo (!). In sostanza Renzi ha imposto a quei residenti gli orari a cui uscire di casa e rientrarvi. Questo fatto, folle di per sé, lo è ancora di più se si considera che Firenze non è dotata di sistemi di mobilità pubblica di massa capillari ed efficienti: niente metropolitana e linee del bus fortemente tagliate sotto la sua Amministrazione. Sempre in diverse di queste aree, è stato reso impossibile al residente di essere prelevato e riaccompagnato presso la propria abitazione, dal taxi addirittura... ma non se sei un turista con bagagli, ci riferiscono i vigili. Sempre sul piano della semplificazione della vita cittadina, lintroduzione del nuovo regolamento per lo scarico merci, ha comportato laumento dei costi per gli esercizi del centro, impossibilitati ad avere la consegna dopo una certa ora. Laltro slogan renziano – quello della città più coraggiosa, ossia capace di fare opere infrastrutturali – ha comportato invece la totale immobilizzazione di ogni opera su Firenze: dalle linee 2 e 3 della tramvia, allallargamento dellaeroporto fiorentino, alla tangenziale sotterranea nord-sud per lo sviamento delle auto dallattraversamento della città, alla Cittadella viola, ai lavori per lalta velocità ferroviaria (tutta roba che Renzi aveva promesso come prioritaria). Così, Renzi si è dimostrato un fenomeno a decidere male ed a non tornare indietro, a chiudere, abbattere, ma non a creare. Renzi ha pensato molto al salotto buono della Città – le strade dello shopping di lusso nel centro – ma si è dimenticato di rinforzare le fondamenta della stessa. Con Renzi Firenze è diventata ancor più una città dormitorio per turisti, adatta a chi ha da passeggiare la domenica, ma non a chi deve lavorarvi gli altri giorni, insediarsi per fare impresa (visto laumento delle tasse), mettere su famiglia.
Posted on: Mon, 28 Oct 2013 12:45:22 +0000

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