Una sera, deciso a tornare in albergo per parlarle, non potei - TopicsExpress



          

Una sera, deciso a tornare in albergo per parlarle, non potei credere ai miei occhi: la vidi sul palco, più bella che mai, che si accingeva a cantare un pezzo scritto da lei. D’improvviso mi ricordai di quando lei mi diceva che scriveva canzoni e che sarebbe stato bello se qualche volta fossi andato a una sua serata: eccola lì, con quegli occhi profondi e quello sguardo intenso; quegli occhi che mi avevano stregato. La Sala Congressi era piena di gente e mi nascosi tra di loro mentre Maria stava per cominciare a cantare: “Questo è un brano che ho scritto in questi giorni... è dedicato ad una persona che mi mancherà tantissimo... forse troppo e che probabilmente non rivedrò mai più... si intitola Fuori dal tempo”. Partì la musica e quando Maria cominciò a cantare, avevo i brividi per tutto il corpo. Il brano faceva più o meno così: Fuori dal tempo e dalla città, il mio pensiero stupendo và... Fuori dal tempo e dalla città, questo mio cuore ripensa già, a quando io e te eravamo noi, canzoni d’amore, calde ballate, fresco profumo di fiori e di mare... e ora che non ci sei... c’è qualcosa che non sai... RIT. Penso ancora a noi Come un’ossessione Penso ancora a noi, e crei confusione Penso ancora a noi, sento il tuo respiro Penso ancora a noi, ti sento vicino Fuori dal tempo e dalla città, mi chiedo se mai tu tornerai, Fuori dal tempo e dalla città, mi chiedo se tu mi pensi mai... perché io non riesco più a vivere vorrei rivederti, poterti abbracciare, stringerti forte e non lasciarti andare perché sei la vita mia, io non vivo senza te... RIT. Penso ancora a noi, come un’ossessione.... Ma tu ora sei lontano, ora so che t’amo davvero... senza te io sono un fiore che non potrà mai sbocciare... Rit. Penso ancora a noi... Fuori dal tempo e dalla città, questo mio tempo pensandoti và... Quando smise di cantare il cuore ce l’avevo in gola e le lacrime mi scendevano incontrollabili per l’emozione. Un uomo vero non piange mai, diceva zio Carlo, e invece, a volte l’amore fa piangere anche un uomo innamorato, profondamente perso negli occhi, nel cuore e nelle emozioni della sua donna. (tratto dal romanzo Che tutto può e ti ruba il cuore di A. Di Donato) VI DEDICO QUESTO PEZZO, BUONANOTTE A tutti e SOGNI DORO
Posted on: Wed, 30 Oct 2013 22:13:53 +0000

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