VOGLIO TURNA A MARECHIARO Il suo autore, Luigi Libra, ci ha - TopicsExpress



          

VOGLIO TURNA A MARECHIARO Il suo autore, Luigi Libra, ci ha dato uno stimolo interessante su cui riflettere: cosa fa nascere un testo? Quale emozione si tramuta in parole e musica? E così che abbiamo scoperto un innamorato di Napoli, timido e particolare, Nunzio Di Bernardo, un poeta emergente, nonché artefice della nascita di questa meravigliosa canzone. Nunzio Di Bernardo, classe 1974, è un amante di Napoli, e in particolar modo di Marechiaro. La sua poesia è intrisa di napoletanità, di mare, di sole, ma anche di religione, che traspare dai suoi versi, in maniera limpida e chiara. Diverse sue opere sono pubblicate in antologie (anche multilingue), e in riviste specializzate del settore. Ha vinto numerosi Premi di Poesia in diverse città italiane, ha ricevuto Nomine accademiche ed è Consigliere Direttivo dellAssociazione Culturale Gabbiani Sopra il Mare. Ha pubblicato tre Raccolte di Poesie: 1) Album, ed. Gabbiani Sopra il Mare - 2005 (NA) inventariato nella Biblioteca Storica della Fondazione Giovanni Paolo II di Reggio Calabria. 2) Come mai ti crocifissi, 2008 (NA) ed. l Ancora di Partenope (Collana la Regina, volume n° 2). 3) Amare chiaro, ed. Gabrieli - 2009 (RO). Una sua biografia è stata pubblicata nel Dizionario Antologico degli Artisti Italiani, ed. Il Pianeta dell Amore curato da Gilbert Paraschiva. Qual è per Nunzio il luogo più romantico di Napoli? Senza dubbio Marechiaro, qui sono nato e qui vorrei anche morire. Marechiaro è la terra del demonio sottratta a Dio: questa leggenda sottolinea la straordinaria bellezza di questo luogo, la sua magia, il suo fascino. Mi emoziona il fatto che questo posto abbia ispirato grandi poeti come Salvatore di Giacomo, Torquato Tasso e anche me, nel mio piccolo. Marechiaro ha una voce e, se la sai ascoltare, ti parla attraverso i gabbiani, i suoi colori, le sue stagioni. Quale Napoli porti nelle tue poesie? Io credo che i mass media diano un’ immagine errata di Napoli. Ogni napoletano che ama la sua città dovrebbe spiegare che non c’ è solo immondizia, criminalità, ma anche altro. Accanto ad una visione negativa, deve anche essere mostrata una positiva. Che ruolo ha la religione nelle tue poesie? La religione è alla base delle mie poesie per un motivo molto semplice: noi non creiamo nulla, parliamo di ciò che già c’è ed esiste. Il più grande poeta è Dio, lui è il creatore, il creato è l’oggetto della poesia, ma è solo Lui l’artefice. Quanto sei innamorato di Napoli da 1 a 10? Sicuramente 10, ma anche di più. E la mia terra, la mia vita, l’oggetto della mia ispirazione, a poesia mi ha scelto attraverso questi luoghi, è lei che ha scelto me, non io lei. L’intervista si conclude con un simpatico duetto tra Nunzio Di Bernardo e il suo amico Luigi Libra: raccontano la loro amicizia e il loro incontro artistico per la canzone Voglio turnà a Marechiaro. Come nasce questa canzone? Luigi: Un giorno Nunzio mi disse che avrei dovuto scrivere una canzone su Marechiaro, il luogo della mia infanzia. Composi la melodia, cercai di ritrovare quella scrittura napoletana di un tempo che si era ormai persa. Nunzio: Una sera Luigi mi telefonò e mi fece ascoltare la musica di questa canzone, mancavano alcuni versi. Dopo varie telefonate, pensai al fatto che la bellezza di Marechiaro è disarmante, e cosi nacque la frase: “Voglio turnà a Marechiaro, addò i pitturi guardann se scordann penniel e culur” Questa è dunque poesia che diventa musica, questo è spettacolo che diventa poesia. (Simona Nadalin Zanon, de fallinlovewithNAPOLI, qualche annetto fa)
Posted on: Wed, 30 Oct 2013 12:20:21 +0000

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