Veni vidi versai Che il comune di Aprilia volesse battere il - TopicsExpress



          

Veni vidi versai Che il comune di Aprilia volesse battere il record di produzione di energia indoor era chiaro, viste le innumerevoli attività di questo genere presenti sul territorio, ma che volesse regolamentare anche chi, senza nessun controllo (a parte autocertificazione e restrizioni orarie) sversi il suo ammendante agricolo di dubbia qualità e provenienza, questo proprio non ce lo aspettavamo. Eppure il 18 ottobre u.s. il sindaco Antonio Terra o meglio Antonio Compost, ha regolamentato con l’ordinanza (della puzza) n. 406/2013: ”Le operazioni di distribuzione ed interramento dei fertilizzanti organici tra cui concimi, compost, ammendanti, letame e fanghi di depurazione.” L’ordinanza, scritta dopo “le numerose segnalazioni da parte di lavoratori e cittadini residenti in quartieri a vocazione agricola che hanno lamentato odori molesti derivanti dall’utilizzo di ammendanti organici” (compost di qualità?), più che un aiuto alla città, sembra una grottesca presa in giro dovuta allincompetenza e alla mancanza di tutela sanitaria della popolazione come prevede il Testo Unico degli Enti Locali (TUEL). Da un lato c’è un Amministrazione comunale che tenta di arginare e regolamentare lo sversamento di sostanze tossiche, dall’altro c’è la stessa Amministrazione che crea, approva e consente l’entrata in vigore di un’ordinanza che spalanca le porte, o meglio, incentiva gli sversamenti nei terreni della città, da parte di tutti coloro vogliono disfarsi dei loro prodotti nocivi. Le domanda sono sempre le stesse: chi controlla? Chi paga? In virtù del forte radicamento della malavita organizzata nel territorio, questa ordinanza favorisce coloro che decidono di liberarsi dei fanghi e dei rifiuti attraverso lo sversamento degli stessi sui terreni del comune, anche da località limitrofe, per più motivi: 1) perché non viene specificata la quantità, quindi un chilogrammo o una tonnellata, sono soggetti alla stessa sanzione; 2) le sanzioni appaiono in forte concorrenza con i prezzi delle discariche, ergo, se si viene colti in flagranza di reato, la sanzione risulta più conveniente rispetto allo smaltimento in discarica; 3) c’è l’opportunità di scaricare gratuitamente nella notte, data la mancanza dei controlli; 4) non è prevista la rimozione per conto di chi ha commesso lillecito, cè da domandarsi: chi sostiene le spese della rimozione? Chi deve occuparsene, il produttore o il comune? 5) letichetta applicata dal produttore, non ha nessun valore se non certificata da enti come l Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio (ARPA Lazio) o l Eco-Management and Audit Scheme (EMAS). Ci vogliono garanzie che il carico non contenga metalli pesanti, Policlorobifenili (PCB) ed altri elementi chimici nocivi allagricoltura, onde evitare di diventare la seconda terra dei fuochi, aumentando il danno sanitario, oltre quello economico del comparto agricolo. Queste sono conseguenze logiche che un Sindaco lungimirante, aiutato soprattutto dal suo Assessore all’ambiente, dovrebbe prevedere, dal momento che non è cosi facile utilizzare come ammendanti agricoli i fanghi di depurazione, che sono si ricchi di sostanze nutritive, ma anche molto pericolosi perché pieni di metalli pesanti e sostanze cancerogene come i Policlorobifenili (PCB), generate dalle attività industriali. Inoltre, sarebbe interessante capire come lo sversamento a 200 metri da nuclei abitativi possa ridurre la problematica degli odori molesti, o ancora comprendere come non si possano contaminare i corsi dacqua, accumulando materiale ad un minimo di 10 metri. Almeno sono preservate le festività pasquali, poiché è vietato il trasporto, la distribuzione e l’interramento dei fertilizzanti organici 3 giorni prima e tre giorni dopo la santa Pasqua, nel rispetto dell’Altissimo. Questa ordinanza denota, oltre alla non curanza del territorio apriliano, anche la più completa ignoranza da parte dellamministrazione in materia ambientale. Amministrazione che già nel mese di Luglio era stata avvertita delle continue lamentele da parte della cittadinanza per i miasmi presenti, e che solo adesso, a metà ottobre, è costretta ad affrontare il problema con urgenza, ma lo fa per mezzo di questa inutile e dannosa ordinanza, che aggrava la criticità. Eppure non c’è nulla di strano, non si ci poteva aspettare di meglio da una giunta, che già dal suo insediamento aveva il destino segnato, con la nomina a consigliere della Sig.ra Ornella Pistolesi, promotrice della L.I.P. Rifiuti Zero, proposta di legge popolare che incentiva (vedi art. 14 e 17) ancora una volta le vere eco-mafie moderne, ovvero le centrali a Biogas alimentate a Biomassa, che sono i maggiori produttori di fanghi, quindi è evidente lagevolazione anche perché ad Aprilia sono previsti fino a 10 impianti. Quella che doveva essere un ordinanza di controllo, somiglia più ad un nulla osta, rivolto a tutte quelle aziende che vogliono o devono (nessuno compra il compost di qualità?) in qualche modo liberarsi del loro prodotto finale. Ancora una volta la cittadinanza viene messa allultimo posto, mentre regna sovrana la disinformazione su un argomento che riguarda la salute della persona, dell’aria, dell’acqua e del suolo. 11 novembre 2013 aprilia5stelle.it
Posted on: Mon, 11 Nov 2013 19:24:52 +0000

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