Wolfgang Amadeus Mozart Da Wikipedia, lenciclopedia - TopicsExpress



          

Wolfgang Amadeus Mozart Da Wikipedia, lenciclopedia libera. bussola Disambiguazione – Mozart rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Mozart (disambigua). Dividi Si propone di dividere questa pagina in più pagine, intitolate Wolfgang Amadeus Mozart e Lista delle composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart per genere. Commento: Vedi discussione Segui i consigli sulla dimensione delle voci. Vedi anche la discussione. Per maggiori informazioni vedi Aiuto:Scorporo. Wolfgang Amadeus Mozart (ritratto postumo di Barbara Kraft, 1819) Wolfgang Amadeus Mozart, nome di battesimo Joannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791), è stato un compositore, pianista, organista e violinista austriaco[1][2], a cui è universalmente riconosciuta la creazione di opere musicali di straordinario valore artistico. Firma di Mozart Mozart è annoverato tra i più grandi geni della storia della musica, dotato di raro e precoce talento[3]. Iniziò a comporre alletà di cinque anni e morì alletà di trentacinque, lasciando pagine indimenticabili di musica. È stato definito dal Grove Dictionary come il compositore più universale nella storia della musica occidentale[4]: la sua produzione comprende musica sinfonica, sacra, da camera e opere di vario genere. La musica di Mozart è considerata la musica classica per eccellenza, egli è infatti il principale esponente del classicismo settecentesco, i cui canoni principali erano larmonia, leleganza, la calma imperturbabile e lolimpica serenità. Mozart raggiunge nella sua musica rari vertici di perfezione, tanto che il filosofo Nietzsche lo considererà il simbolo dello Spirito Apollineo della Musica, in contrapposizione a Wagner, che Nietzsche definirà lemblema delloSpirito dionisiaco della Musica[5]. Indice [nascondi] 1 Il nome 2 La vita 2.1 La nascita e la famiglia 2.2 Genio precoce (1756-1769) 2.3 Mozart in Italia (1769-1773) 2.3.1 Primo viaggio 2.3.1.1 Milano 2.3.1.2 Bologna 2.3.1.3 Firenze 2.3.1.4 Roma 2.3.1.5 Napoli 2.3.1.6 Viaggio di ritorno 2.3.2 Secondo viaggio in Italia 2.3.3 Terzo viaggio in Italia 2.4 Musicista di corte a Salisburgo (1773 - 1777) 2.5 Mannheim e Parigi (1777-1780) 2.6 Rottura con lArcivescovo e partenza per Vienna (1780-1791) 2.7 Mozart massone 2.8 Malattia e morte (1791) 3 Lista parziale delle composizioni per genere 3.1 Opere teatrali 3.2 Musica Sacra 3.2.1 Messe 3.2.2 Litanie, Vespri ed altre composizioni sacre 3.3 Composizioni strumentali 3.3.1 Sinfonie 3.3.2 Concerti 3.3.3 Sonate per pianoforte 3.3.4 Altre composizioni per piano 3.3.5 Sonate per pianoforte e violino 3.3.6 Sonate per clavicembalo 3.3.7 Sonate da Chiesa 3.3.8 Duetti, Trii, Quartetti e Quintetti 3.3.9 Divertimenti e Serenate 3.3.10 Altre composizioni 4 Lo stile mozartiano 5 Mozart ed i compositori contemporanei 5.1 Joseph Haydn 6 Aneddotica 6.1 La leggenda su Mozart e Salieri 6.2 Altre curiosità 7 Onorificenze 8 Filmografia 9 Lavori teatrali 10 Filatelia 11 Note 12 Bibliografia 13 Voci correlate 14 Altri progetti 15 Collegamenti esterni 15.1 Audio e Video 15.2 Partiture e testi Il nome[modifica | modifica sorgente] I nomi assegnati al piccolo Mozart furono: Joannes Chrysostomus, perché il bambino nacque il 27 gennaio, giorno di san Giovanni Crisostomo[6][7]. Wolfgangus (letteralmente: «camminare come un lupo»)[8], nome del nonno materno, Wolfgang Nikolaus Pertl (1667 - 1724)[9]. Theophilus, nome del padrino, Johann Theophilus Pergmayr, commerciante e consigliere civico. Il padre Leopold chiamava familiarmente suo figlio Wolferl[10]. Il nome Amadeus è la traduzione latina del greco Theophilus, cioè «colui che ama Dio» o anche «colui che è amato da Dio»,[11]; successivamente (dal 1771) fu chiamato anche Amadè. Nei primi anni il padre usò inoltre, in alcune lettere, la versione tedesca del nome, ossia Gottlieb.[12] Sembra che Mozart patisse una certa insofferenza per la desinenza -us apposta alla fine dei suoi nomi, tanto che a volte si firmava con enfasi scherzosa: Wolfgangus Amadeus Mozartus[13]. La vita[modifica | modifica sorgente] La nascita e la famiglia[modifica | modifica sorgente] Il piccolo Mozart in un ritratto. Wolfgang Amadeus Mozart nacque al numero 9 di Getreidegasse a Salisburgo,[14] capitale dellarcivescovato di Salisburgo, allepoca territorio sovrano appartenente al Sacro Romano Impero nel Circolo Bavarese. Wolfgang fu battezzato il giorno dopo la sua nascita presso la cattedrale di San Ruperto. La notizia della nascita di Wolfgang venne data dal padre Leopold in una lettera del 9 febbraio 1756 ad un amico di Augusta, Johann Jakob Lotter: « Ti informo che il 27 gennaio, alle otto della sera, la mia cara moglie ha dato felicemente alla luce un bambino. Si era dovuta rimuovere la placenta e perciò ella era estremamente debole. Ora invece, grazie a Dio, sia il bimbo che la madre stanno bene. Il bambino si chiama Joannes Chrysostomus, Wolfgang, Gottlieb.[15] » I genitori di Wolfgang avevano quasi la stessa età (la madre differiva dal marito di un solo anno) ed erano personaggi attivi dellepoca: il padre Leopold, compositore ed insegnante di musica[16], ricopriva lincarico di vice Kapellmeister[17] presso la corte dellarcivescovo Anton von Firmian; la madre Anna Maria Pertl[18] (1720- 1778) era figlia di un prefetto. Dei sette figli di Leopold e Anna Maria, Wolfgang a parte, lunica non morta durante linfanzia era la sorella maggiore Maria Anna (1751–1829),[19] detta Nannerl o Nannette.[20] Genio precoce (1756-1769)[modifica | modifica sorgente] La famiglia Mozart. Il bambino dimostrò un talento per la musica tanto precoce quanto straordinario, un vero e proprio bambino prodigio: a tre anni batteva i tasti del clavicembalo, a quattro suonava brevi pezzi, a cinque componeva[21]. Esistono vari aneddoti riguardanti la sua memoria prodigiosa, la composizione di un concerto alletà di cinque anni, la sua gentilezza e sensibilità, la sua paura per il suono della tromba[22]. Inoltre sviluppò lorecchio assoluto dalletà di tre anni.[23] Quando non aveva neppure sei anni, il padre portò lui e la sorella, pure assai dotata, a Monaco, affinché suonassero per la corte del Principe elettore bavarese Massimiliano III; alcuni mesi dopo, essi andarono a Vienna, dove furono presentati alla corte imperiale e in varie case nobiliari. Il miracolo che Dio ha fatto nascere a Salisburgo era la definizione che Leopold dava di suo figlio[24] e pertanto egli si sentiva in dovere di far conoscere il miracolo a tutto il mondo (e magari di trarne qualche profitto). Verso la metà del 1763 egli ottenne il permesso di assentarsi dal suo posto di vice Kapellmeister presso la corte del principe vescovo di Salisburgo. Tutta la famiglia intraprese così un lungo viaggio, che durò più di tre anni. Essi toccarono quelli che erano i principali centri musicali dellEuropa occidentale: Monaco, Augusta, Stoccarda, Mannheim, Magonza, Francoforte, Bruxelles e Parigi (dove soggiornarono il primo inverno), poi Londra (dove rimasero per ben quindici mesi), quindi di ritorno attraverso LAja, Amsterdam, Parigi, Lione, la Svizzera e infine arrivando a Salisburgo nel novembre 1766. Il piccolo Mozart in una tournée a Verona. Mozart suonò nella maggior parte di queste città, da solo o con la sorella, ora presso una corte, ora in pubblico, ora in una chiesa. Le lettere che Leopold scrisse ad amici di Salisburgo raccontano luniversale ammirazione riscossa dai prodigi di suo figlio. A Parigi essi incontrarono molti compositori tedeschi e in questa città furono pubblicate le prime composizioni di Mozart (sonate per clavicembalo e violino, dedicate a una principessa reale; cfr. KV 6-9). A Londra essi conobbero, tra gli altri, Johann Christian Bach, il figlio più giovane di Johann Sebastian e una delle figure di primo piano della vita musicale londinese: sotto la sua influenza, Mozart compose le sue prime sinfonie (n. 1, n. 4 e K 19a). Unaltra sinfonia seguì durante il soggiorno a LAja, nel viaggio di ritorno (Sinfonia n. 5). Dopo poco più di nove mesi trascorsi a Salisburgo, i Mozart partirono per Vienna nel settembre 1767, dove restarono per quindici mesi, escluso un intervallo di dieci settimane trascorse a Brno (Brünn) e Olomuc (Olmütz) durante unepidemia di vaiolo. Durante questo periodo Mozart compose un dramma in latino, Apollo et Hyacinthus (rappresentato in seguito per la prima volta allUniversità di Salisburgo), e un Singspiel tedesco in un atto, Bastien und Bastienne (K 50), che fu rappresentato privatamente. Maggiori speranze furono riposte nella prospettiva di vedere rappresentata nel teatro di corte unopera buffa italiana, La finta semplice (K 51): tali speranze andarono però deluse, con grande indignazione di Leopold. Una grande messa solenne (probabilmente la Messa solenne in Do minore Weisenhausmesse, K 139) fu invece eseguita alla presenza della corte imperiale in occasione della consacrazione della chiesa dellOrfanotrofio. La finta semplice venne rappresentata lanno seguente, 1769, nel palazzo dellarcivescovo a Salisburgo. In ottobre Mozart fu nominato Konzertmeister onorario presso la corte salisburghese. Appena tredicenne, Mozart aveva acquisito una notevole familiarità con il linguaggio musicale del suo tempo. Le prime sonate di Parigi e Londra, i cui autografi includono lausilio della mano di Leopold, mostrano un piacere ancora infantile nel modellare le note e la tessitura musicale. Ma le sinfonie di Londra e de LAja attestano la rapida e originale acquisizione da parte di Mozart della musica che aveva incontrato. Analoghe dimostrazioni provengono dalle sinfonie composte a Vienna (come la Sinfonia n.6 e, specialmente, n. 8), caratterizzate da una tessitura più ricca e da uno sviluppo più approfondito. La sua prima opera italiana, poi, mostra un veloce apprendimento delle tecniche dello stile buffo. Mozart in Italia (1769-1773)[modifica | modifica sorgente] « La nostra musica da chiesa è assai differente di quella dItalia, e sempre più, che una Messa con tutto il Kyrie, Gloria, Credo, la Sonata allEpistola, loffertorio ò sia Mottetto, Sanctus ed Agnus Dei ed anche la più Solenne, quando dice la Messa il Principe stesso non ha da durare che al più longo tre quarti dora. Ci vuole uno studio particolare per questa sorta di composizione, e che deve però essere una Messa con tutti strumenti - Trombe di guerra, Tympani etc. » (Wolfgang Amadeus Mozart, 1776[25]) Dal 1769 al 1773 Wolfgang effettuò con il padre tre viaggi in Italia, durante i quali suonò ed ascoltò musica nelle varie città. Mappa che mostra i principali luoghi visitati dalla famiglia Mozart durante il primo viaggio, dal dicembre 1769 al marzo 1771. La linea nera mostra il percorso di andata fino a Napoli. La linea verde indica invece le tappe del viaggio di ritorno. Primo viaggio (1769-1771): dicembre 1769: Bolzano, Trento e Verona; gennaio 1770: Mantova, Cremona e Milano; marzo 1770: Lodi, Parma, Bologna e Firenze; aprile 1770: Roma; maggio 1770: Napoli, da cui va in gita a Pozzuoli, Baia, Pompei, Ercolano e Caserta; giugno 1770: Roma; luglio 1770: Spoleto, Loreto, Ancona, Senigallia, Pesaro, Rimini, Bologna; ottobre 1770: Milano; gennaio 1771: Torino e Milano; febbraio 1771: Verona, Vicenza, Padova, Venezia; marzo 1771: Padova, Verona, Salisburgo. Secondo viaggio: agosto 1771: Rovereto, Ala, Verona, Brescia, Milano; dicembre 1771: Brescia, Verona, Ala, Bressanone, Salisburgo. Terzo viaggio: ottobre 1772: Bressanone, Trento, Rovereto, Ala novembre 1772: Verona, Milano marzo 1773: Verona, Trento, Bressanone, Salisburgo. Primo viaggio[modifica | modifica sorgente] Milano[modifica | modifica sorgente] Chiesa di San Marco, Milano, nella cui canonica i Mozart alloggiarono durante la prima visita nella città. I soggiorni milanesi diventeranno unimportante esperienza formativa: Mozart (talvolta chiamato Volgango Amadeo) rimarrà a Milano complessivamente per quasi un anno della sua breve vita. Incontrò musicisti (Johann Adolph Hasse, Niccolò Piccinni, Giovanni Battista Sammartini, Johann Christian Bach e forse anche Giovanni Paisiello), cantanti (Caterina Gabrielli) e scrittori (Giuseppe Parini, che scrisse per lui alcuni libretti). Hasse rimase molto colpito dalle capacità del ragazzo, tanto che disse: Questo ragazzo ci farà dimenticare tutti.[26] Tra le più importanti conoscenze che fece Mozart spicca quella del conte Carlo Giuseppe di Firmian, descritto come il Re di Milano, un colto e influente mecenate. Il suo supporto sarà vitale per il successo dellintero viaggio in Italia.[27] Lasciò Milano il 15 marzo 1770, per tornarci più volte in seguito. Arrivato a Lodi, sulla strada per Parma, scrisse le prime tre parti, Adagio, Allegretto e Minuetto, del Quartetto per archi n. 1, K 80, completato con il Rondò che scriverà più tardi, forse a Vienna (1773) o a Salisburgo (1774). Tornerà a Milano per rappresentare le sue opere liriche. Lultima a debuttare in un teatro italiano fu il Lucio Silla, nel 1772. Bologna[modifica | modifica sorgente] Lepistolario Lepistolario di Mozart, noto anche per la giocosità scurrile delle lettere in esso contenute, è stato reso pubblico nella sua interezza solo in tempi recenti. Per curiosità se ne propongono alcuni estratti. «Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto. Ieri ero di pessimo umore e il mio linguaggio era corretto e serio; oggi sono allegro e il mio stile è contorto e giocoso». A Bäsle. Mozart (1789) «Oui, con quanto sentimento defeco sul tuo naso, così che ti coli sul mento». Alla cugina Maria Anna, chiamata affettuosamente Bäsle. «Ieri ascoltammo il re scoreggione / Era dolce come torrone / E benché non fosse granché in voce / Rumoreggiava in modo atroce». Alla madre «Sono dispiaciuto di sentire che Herr Abate Salate ha avuto un colpo apoplettico, ma spero che con laiuto del Signore Truffatore le conseguenze non siano un insano pantano» (1777). «Ora le comunico una notizia che forse saprà già: quellateo e arcibirbone di Voltaire, è morto come un cane. Che ricompensa!» lettera al padre Leopold (1778). Un altro importante soggiorno fu quello di Bologna (in due riprese, da marzo ad ottobre 1770). Ospite del conte Gian Luca Pallavicini, ebbe lopportunità di incontrare musicisti e studiosi (dal celebre castrato Farinelli ai compositori Vincenzo Manfredini e Josef Mysliveček, fino allo storico della musica inglese Charles Burney e padre Giovanni Battista Martini). A Parma ebbe loccasione di assistere ad un concerto privato della celebre soprano Lucrezia Agujari, detta La Bastardella. Amadeus prese lezioni di contrappunto da padre Martini, allepoca considerato come il più grande teorico musicale e il più grande esperto dEuropa nel contrappunto barocco.[28] Firenze[modifica | modifica sorgente] A Firenze, grazie alla raccomandazione del conte Pallavicini, la famiglia Mozart ottenne udienza presso Palazzo Pitti con il granduca e futuro imperatore Leopoldo II.[29] Ritrovarono a Firenze anche il violinista Pietro Nardini, già incontrato allinizio del viaggio in Italia.[30] Nardini e Wolfgang suonarono insieme in un lungo concerto serale al palazzo estivo del Granduca.[31] Roma[modifica | modifica sorgente] A Roma Mozart dà una straordinaria prova del suo genio: ascolta nella Cappella Sistina il Miserere di Gregorio Allegri e riesce nellimpresa di trascriverlo interamente a memoria dopo solo due ascolti. Si tratta di una composizione a nove voci, apprezzata a tal punto da essere proprietà esclusiva della Cappella pontificia, tanto da essere intimata la scomunica a chi se ne fosse impossessato al di fuori delle mura vaticane. Limpresa ha i caratteri dello sbalorditivo, se si pensa alletà del giovanissimo compositore e alla incredibile capacità mnemonica nel ricordare un brano che riassume nel proprio finale ben nove parti vocali. La notizia della straordinaria impresa raggiunse anche il Papa, Clemente XIV.[32] Il soggiorno a Roma vede Mozart impegnato in unintensa attività compositiva. È durante questo periodo, infatti, che scrive opere come la Contraddanza K 123 (K6 73g) e laria Se ardire, se speranza K 82 (K6 73o).[33] Napoli[modifica | modifica sorgente] Dopo tale impresa i salisburghesi si recarono a Napoli, dove soggiornarono per sei settimane. Qui ebbero un incontro con il segretario di Stato Bernardo Tanucci e con lambasciatore britannico William Hamilton, che avevano già conosciuto a Londra.[34] Mozart tenne anche un concerto al Conservatorio della Pietà dei Turchini, durante il quale qualcuno attribuì allanello che portava al dito la genesi delle sue incredibili capacità musicali. Wolfgang se lo tolse e lo posò sulla tastiera, dimostrando che il suo talento non derivava da virtù magiche.[35] A parte la scaramanzia, Napoli nel 1770 era la Capitale della Musica oltre che quella di un Regno, e i Mozart ebbero modo di sondare il terreno della produzione musicale napoletana. Amadeus era attratto dagli innovatori della musica a Napoli: Tommaso Traetta, Pasquale Cafaro, Gian Francesco de Majo e principalmente Giovanni Paisiello. Secondo il musicologo Hermann Abert, da Paisiello il giovane Mozart doveva apprendere diversi aspetti [...] sia per i nuovi mezzi espressivi sia per luso drammatico-psicologico degli strumenti[36]. Mozart a Napoli viene ad imparare, tuttavia la città lo ignora, nonostante i positivi riscontri ottenuti dai Mozart durante il soggiorno a Bologna e a Roma. Ferdinando IV di Borbone, allepoca diciottenne, non lo riceve a corte se non in una visita di cortesia presso la Reggia di Portici. Per Mozart non arriva nessuna scrittura nei Teatri napoletani, nessun concerto alla corte della Capitale della Musica. La qualità e la quantità della musica prodotta a Napoli induce il padre Leopold in una lettera al figlio del 23 febbraio del 1778 ad affermare[37]: « Adesso la questione è solo: dove posso avere più speranza di emergere? forse in Italia, dove solo a Napoli ci sono sicuramente 300 Maestri [...] o a Parigi, dove circa due o tre persone scrivono per il teatro e gli altri compositori si possono contare sulle punte delle dita? » Viaggio di ritorno[modifica | modifica sorgente] Mozart a Bologna in un dipinto del 1777 fatto realizzare appositamente per la quadreria di Padre Martini a Bologna (si noti infatti lonorificenza di Accademico Filarmonico Bolognese in bella vista). Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica Il viaggio di ritorno verso la casa natia iniziò con una nuova sosta a Roma, dove papa Clemente XIV gli conferì lo Speron dOro.[38] Indi lasciarono Roma per recarsi sulla costa adriatica, fermandosi ad Ancona e Loreto; questo soggiorno colpì il giovane Mozart, tanto che, subito dopo il ritorno, scrisse una composizione sacra dedicata alla Madonna di Loreto dal titolo Litaniae Lauretanae Beatae Mariae Virginis, seguita tre anni più tardi, nel 1774, da una seconda. In seguito, i Mozart si fermarono nuovamente a Bologna, dove sostarono per qualche tempo a causa di un infortunio alla gamba di Leopold Mozart[39]. Durante questo periodo, Wolfgang compose il Minuetto per orchestra K 122 (K673t)[40] e un Miserere in La minore, K 85 (K6 73s)[41]. Nello stesso periodo gli fu recapitato il libretto dellopera Mitridate, re di Ponto (scritto da Vittorio Amedeo Cigna-Santi), sul quale iniziò a lavorare.[42] Fu probabilmente allinizio di ottobre del 1770 che Mozart iniziò gli studi sotto Giovanni Battista Martini.[43] Fu presso di lui che sostenne lesame per laggregazione allAccademia Filarmonica di Bologna (allora titolo ambitissimo dai musicisti europei). La prova consisteva nella redazione di unantifona di canto fermo (Mozart presentò la sua opera Quaerite primum regnum, K. 86/73v). Il difficile e rigido esame dellancora giovane Mozart non fu particolarmente brillante (al musicista venne accreditato un 6), tuttavia esistono prove del fatto che lo stesso Martini lo abbia aiutato in sede desame per favorirne la promozione. A riprova del travagliato esito, infatti, del cosiddetto compito di Mozart esistono oggi ben due copie, la prima esposta al Museo internazionale e biblioteca della musica e quella definitiva allAccademia Filarmonica di Bologna.[44] La famiglia giunse in seguito a Milano dove, il 26 dicembre, al Teatro Regio Ducale, fu eseguita la prima rappresentazione dellopera Mitridate, che vide Wolfgang al clavicembalo.[45] Levento fu un clamoroso successo, al punto che furono organizzate 22 repliche.[46] La tappa successiva fu costituita da un breve soggiorno a Torino, dove Mozart ebbe occasione di incontrare alcuni importanti musicisti, come il violinista Gaetano Pugnani e il quindicenne bambino prodigio Giovanni Battista Viotti. A Padova invece, Don Giuseppe Ximenes, Principe di Aragona e mecenate della musica, commissionò a Mozart un oratorio, La Betulia Liberata K 118 (K6 74c), che rimane lunica opera di questo genere che il compositore abbia realizzato. A marzo del 1771[47] i Mozart tornarono a Salisburgo, dove vi rimasero fino ad agosto, quando ripartirono per un secondo viaggio in Italia, di quattro mesi. Secondo viaggio in Italia[modifica | modifica sorgente] A Milano il 23 settembre 1771[48] viene rappresentata lopera Ascanio in Alba su libretto di Giuseppe Parini, per celebrare le nozze dellArciduca Ferdinando dAsburgo-Este dAustria con la Principessa Maria Beatrice Ricciarda dEste di Modena. Nonostante il fitto programma di impegni, Mozart riuscì comunque a comporre la Sinfonia n. 13, K 112.[49] Anche unaltra sinfonia, K 96, fu probabilmente scritta in questo periodo, nonostante rimangano ancora dubbi sulla datazione.[50] Nel dicembre dello stesso anno i Mozart tornarono a Salisburgo. Dopo pochi giorni, morì larcivescovo Sigismund III von Schrattenbach, sostituito successivamente da Hieronymus von Colloredo.[51] Il padre Leopold, intuendo che con il nuovo arcivescovo le possibilità di promozione si sarebbero ridotte notevolmente, organizzò un terzo viaggio in Italia per sperare di trovare una degna occupazione al figlio.[52] Terzo viaggio in Italia[modifica | modifica sorgente] Il terzo e ultimo viaggio in Italia durò dallottobre del 1772 fino al marzo del 1773, periodo in cui di rilievo è la composizione e la rappresentazione dellopera Lucio Silla a Milano. Dopo un iniziale insuccesso, questa opera seria divenne ancora più rappresentata e apprezzata della precedente e applaudita Mitridate, re di Ponto. Stante questo successo, Leopold sperò di ottenere un posto per il figlio Wolfgang presso la corte del Granduca Leopoldo I di Toscana.[53] Nellattesa di avere udienza presso il granduca, Wolfgang compose i cosiddetti Quartetti Milanesi (dal K 155/134a al K 160/159a) e il famoso mottetto Exsultate, Jubilate, K 165.[54] Tuttavia la risposta del granduca fu negativa.[53] Per tale motivo, i Mozart ritornarono a Salisburgo. Né Wolfgang né Leopold sarebbero più rientrati in Italia.[55] Musicista di corte a Salisburgo (1773 - 1777)[modifica | modifica sorgente] Dopo il ritorno dal viaggio in Italia, Mozart fu assunto come musicista presso la corte dellarcivescovo Colloredo. Il compositore aveva un gran numero di amici e ammiratori a Salisburgo,[56] perciò ebbe lopportunità di concentrare la sua attività compositiva su numerosi generi, tra cui varie sinfonie (alcune delle quali appunto chiamate da Alfred Einstein Sinfonie Salisburghesi: la n. 22, n. 23, n. 24, n. 26 e n. 27[57]), sonate, quartetti per archi, messe, serenate e alcune opere minori. Tra aprile e dicembre 1775 Mozart sviluppò un certo entusiasmo per i concerti per violino e orchestra, componendone cinque di seguito (poi rimasti gli unici di questo genere concepiti dal musicista). Gli ultimi tre (n. 3 K 216, n. 4 K 218, n. 5 K 219) attualmente sono tra i più eseguiti del repertorio mozartiano. Nel 1776 il suo interesse si spostò sui concerti per pianoforte, tra i quali è degno di rilievo il Concerto per pianoforte e orchestra n. 9 Jeunehomme, considerato dai critici unopera cardine dellevoluzione stilistica del compositore.[58] Nonostante il successo artistico, lo scontento di Mozart verso Salisburgo crebbe sempre di più, e aumentarono gli sforzi per la ricerca di una posizione alternativa. Una delle ragioni si può ricercare nel basso stipendio che percepiva (150 fiorini allanno)[59]. Un altro motivo era lassenza di commissioni per opere, genere a cui invece Mozart amava dedicarsi. La situazione peggiorò con la chiusura del teatro di corte nel 1775.[60] Due viaggi interruppero il lungo periodo salisburghese, entrambi con lo scopo di trovare una nuova occupazione: Mozart visitò Vienna con il padre dal 14 luglio al 26 settembre 1773, e Monaco dal 6 dicembre 1774 al marzo del 1775. Nessuno dei due soggiorni fu fruttifero, nonostante il successo della première dellopera La finta giardiniera, a Monaco.[61] Mannheim e Parigi (1777-1780)[modifica | modifica sorgente] Nellagosto 1777 Mozart chiese allarcivescovo il permesso di assentarsi da Salisburgo[62] e il 23 settembre, accompagnato dalla madre, partì alla ricerca di nuove opportunità, in un viaggio che lo avrebbe portato a visitare Augusta, Mannheim, Parigi e Monaco.[63] Mozart e la madre si recarono in primo luogo ad Augusta, facendo visita ai parenti paterni; qui Wolfgang iniziò una vivace amicizia con la cugina Maria Anna Thekla (con la quale in seguito tenne una corrispondenza piena di umorismo allegro e osceno con frequenti riferimenti coprofili e coprofagi).[64][65] Alla fine di ottobre Mozart e la madre giunsero a Mannheim, la cui corte dellElettore Palatino era una delle più famose ed evolute in Europa sul piano musicale. Mozart vi soggiornò per più di quattro mesi, durante i quali divenne amico di vari musicisti, insegnò musica e suonò. Fu a Mannheim che Mozart si innamorò di Aloysia Weber, un soprano, seconda delle quattro figlie di un copista di musica. In questa città si dedicò anche alla composizione, con la stesura della Sonata per pianoforte n. 7, dei Concerti per flauto e orchestra n. 1 e n. 2 e di altre composizioni minori. A Mannheim, però, Mozart non riuscì a trovare impiego,[66] per cui partì per Parigi, insieme a sua madre, il 14 marzo 1778.[67] In una delle sue lettere si cita un possibile incarico da organista presso la Reggia di Versailles, ma Mozart non si mostrò disponibile ad accettarlo.[68] Presto si ritrovò nei debiti e dovette impegnare alcuni suoi oggetti di valore.[69] Tra le composizioni più famose scritte durante il viaggio a Parigi si ricordano la Sonata per pianoforte n. 8 K. 310/300d e la Sinfonia n. 31 (anche chiamata, appunto, Parigi); la prima fu eseguita per la prima volta a Parigi il 12 giugno 1778, la seconda il 18 dello stesso mese.[70] Il giorno della prima della sinfonia, il 18 giugno, sua madre era seriamente malata. Secondo Halliwell, si ritardò a chiamare un medico a causa della mancanza di liquidità.[71] Anna Maria Pertl coniugata Mozart, morì il 3 luglio 1778[72] e fu sepolta nel cimitero di Saint Eustache; al suo funerale erano presenti solo il figlio Wolfgang e lamico Heina.[73] Durante il soggiorno a Parigi, Leopold negoziava con larcivescovo la riassunzione del figlio alla corte di Salisburgo.[74] Con laiuto della nobiltà locale, fu offerto a Wolfgang un posto come konzertmeister e organista di corte, con un salario annuo di 450 fiorini.[75] Dopo aver lasciato Parigi nel settembre 1778, sostò a Mannheim e a Monaco, serbando ancora qualche speranza di ottenere qualche incarico al di fuori di Salisburgo. A Monaco, in particolare, incontrò nuovamente Aloysia, nel frattempo divenuta una cantante di successo, che però non si dimostrò più interessata al compositore.[76] Mozart raggiunse Salisburgo il 15 gennaio 1779. Rottura con lArcivescovo e partenza per Vienna (1780-1791)[modifica | modifica sorgente] Wolfgang tornò quindi assai contrariato nella sua città natale: con la morte della madre e la presa di coscienza delle proprie capacità musicali, egli aveva sempre più voglia di poter viaggiare e confrontarsi con le nuove realtà culturali, cose che sicuramente la piccola e provinciale Salisburgo non poteva offrirgli. A Salisburgo egli era alle dipendenze, come del resto il padre Leopold, della Corte Arcivescovile, Leopold come vice-direttore di cappella, Wolfgang come organista. A Wolfgang, tuttavia, questa occupazione andava stretta: mentre per il padre era importante che il figlio potesse consolidare sempre più la propria posizione di dipendente con uno stipendio fisso, Wolfgang aspirava a qualcosa di più, forse ad essere un artista completamente libero. In questo senso Mozart era veramente figlio del suo tempo, dellepoca che avrebbe cioè portato alla Rivoluzione Americana e alla Rivoluzione Francese. A causa di tale sete di libertà, Wolfgang cominciò ad avere dissidi sempre più frequenti col padre (che vedeva in lui un degno successore per un incarico ben stipendiato alla corte locale), ma soprattutto con lArcivescovo di Salisburgo Hieronymus von Colloredo, al quale spesso le biografie su Mozart dedicano giudizi ingrati. Di sicuro egli, che può essere definito a ben vedere un degno rappresentante del Dispotismo illuminato (aveva un busto di Voltaire nella sua residenza), non capì di aver un genio al proprio servizio ma è anche vero, però, che Mozart domandasse sempre più di frequente licenze straordinarie e sempre più lunghe, cosa che Colloredo, ovviamente, mal sopportava. Ciò, in modo inevitabile, non poteva che portare a una rottura tra i due. Loccasione arrivò presto. Grazie ai contatti con i Weber, a Wolfgang venne commissionata unopera, Idomeneo, ossia Ilia ed Idamante, da rappresentarsi a Monaco. Convinto di poter accattivarsi con questa il favore della Corte, Mozart si gettò nella composizione con entusiasmo, e alla fine del 1780 era nella capitale bavarese. Il 29 gennaio 1781 Idomeneo andò in scena con successo trionfale, tanto che ne vennero disposte numerose repliche; nello stesso periodo, lImperatrice Maria Teresa moriva, e lArcivescovo Colloredo si recò a Vienna per i funerali. Questi fatti costrinsero Wolfgang a rimanere più del dovuto fuori sede e a raggiungere il suo padrone nella capitale austriaca: ufficialmente per ricongiungersi a lui e scusarsi, in realtà con lo scopo di farsi assumere dal nuovo Imperatore Giuseppe II, cosa che però non accadde. Solo nel 1787 Mozart sarà nominato compositore di corte, incarico modesto seppur retribuito con 800 fiorini lanno (Gluck ne aveva presi quattromila). Le cose non andarono bene per Mozart, nel senso che lArcivescovo, stizzito per il suo comportamento, lo fece letteralmente buttare fuori dal palazzo dal suo Camerlengo con una storica pedata nel fondoschiena. A nulla valsero le suppliche di papà Leopold al risoluto porporato: il figlio, licenziato, rimase a Vienna con lintenzione di vivere come libero artista, cioè senza impieghi fissi pur componendo musica per la Corte. Mozart rimarrà nella capitale austriaca, salvo brevi periodi, per il resto della sua vita, componendovi le sue musiche migliori e morendovi giovane, senza conoscere mai il vero successo. Mozart massone[modifica | modifica sorgente] Mozart entrò nella Massoneria proprio dopo la partenza per Vienna, mentre la sua carriera di musicista era al culmine del successo. Venne iniziato come apprendista il 14 dicembre 1784, nella Loggia “La Beneficenza” di Vienna. Il compositore, in poco tempo, percorse tutto il cammino iniziatico della massoneria “bruciando le tappe”: nel marzo del 1785 fu elevato al grado di Compagno e il mese successivo, il 22 aprile, divenne Maestro. Nel frattempo, anche suo padre Leopold venne iniziato ai misteri della Libera Muratoria[77]. Lappartenenza massonica di Mozart non fu per adesione formale, ma trasse fondamento in profondi convincimenti esoterici e spirituali, che egli tradusse in musica, nelle Opere che più si riallacciano ai simboli e agli ideali massonici: fra questi, resta impareggiabile la simbologia del “Flauto Magico”[78]. Simbolico anche il carattere di progressione delle terze parallele, che contraddistingue la parte finale dellopera K623. Il carattere massonico, poi, è impresso pure nella tonalità (con predilezione di mi bemolle) e nei timbri, dove è predominante la presenza di strumenti a fiato e voci maschili. Alluniverso della musica massonica apparterrebbero, fra le altre opere, la “Cantata K471” del 1785, “LAdagio” per 2 clarinetti e 3 corni di bassetto K411 dello stesso anno e la “Musica Funebre Massonica” K477 (pure questa del 1785), oltre alla “Piccola Cantata Massonica” K623 del 1791[79]. Malattia e morte (1791)[modifica | modifica sorgente] Mozart morì cinquanta minuti dopo la mezzanotte del 5 dicembre 1791 a Vienna. Le esequie furono celebrate il 6 dicembre, alle tre del pomeriggio. Il feretro fu portato al Duomo di Santo Stefano, davanti alla Cappella del Crocifisso, nei pressi del cosiddetto pulpito di Capistran, dove per i funerali più modesti la benedizione avveniva allaperto. Il corpo venne poi sepolto in una fossa comune del cimitero di San Marco. Pur essendo di fatto andato disperso lesatto luogo di sepoltura di Mozart - vi sono a Vienna ben due monumenti funerari del compositore in due diversi cimiteri, uno presso il Cimitero di St. Marx e un altro presso il Cimitero centrale (Zentralfriedhof). La malattia e la morte di Mozart sono stati e sono tuttora un difficile argomento di studio, oscurato da leggende romantiche e farcito di teorie contrastanti. Gli studiosi sono in disaccordo sul corso del declino della salute di Mozart, in particolare sul momento in cui Mozart divenne conscio della sua morte imminente e se questa consapevolezza influenzò le sue ultime opere. Lidea romantica sostiene che il declino di Mozart fu graduale e che la sua prospettiva e le sue composizioni declinarono anchesse in ugual misura. Al contrario, qualche erudito suo contemporaneo sottolineò come Mozart nellultimo anno fosse di buon umore e che la morte giunse inattesa anche per gli amici e la famiglia stessa [senza fonte]. Anche leffettiva causa del decesso di Mozart è materia di congettura. Il suo certificato di morte riporta hitziges Frieselfieber (“febbre miliare acuta”, che allora era considerata contagiosa, o “esantema febbrile”), una definizione insufficiente a identificare la corrispettiva diagnosi nella medicina odierna. Sono state avanzate diverse ipotesi, dalla trichinosi allavvelenamento da mercurio, alla febbre reumatica o, più recentemente, la sifilide. La pratica terapeutica del salasso, allepoca diffusa, è menzionata come concausa della morte. Una serie di ricerche epidemiologiche eseguite nel 2009 da un gruppo di patologi austriaci e olandesi, che si sono soffermati a studiare tutte le principali cause di decesso negli ultimi anni di vita di Mozart, porta a ritenere che - con grande probabilità - il compositore sia morto per una nefrite acuta conseguente a una glomerulonefrite a eziologia streptococcica.[80] Mozart morì lasciando incompiuto il Requiem, il cui completamento fu affidato dalla moglie del compositore in un primo tempo al musicista Joseph Eybler, il quale, tuttavia, ben presto si fece indietro. Fu allora chiamato il giovane compositore Franz Xaver Süssmayr, allievo e amico di Mozart che terminò il lavoro, completando le parti non finite e scrivendo ex novo quelle inesistenti. Nel 1809 Constanze Weber, la vedova, si risposò col diplomatico danese Georg Nikolaus von Nissen (1761–1826), grande ammiratore di Mozart e autore di una delle prime biografie dedicate al musicista. Per questo lavoro di sicuro Nissen attinse a testimonianze di Constanze, la quale, però, non può essere considerata una fonte del tutto attendibile. Ad esempio dalle lettere scritte da Mozart ad amici e familiari (alla stessa Constanze, ad esempio) Nissen e Constanze cancellarono spesso le parti più scurrili e ciò nel chiaro intento di idealizzare la figura del compositore[81]. Lista parziale delle composizioni per genere[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Thu, 21 Nov 2013 22:39:41 +0000

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