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#novivisezione #nosperimentazione #direttivaeuropea Oggi abbiamo votato nell’aula della Camera dei Deputati la Legge di delegazione europea 2013, che è comprensiva di vari temi, tra cui vorrei sottolineare il tema della vivisezione animale che viene trattato all’articolo 13 sui “Criteri di delega al Governo per il recepimento della direttiva 63 del 2010 sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici”. Riteniamo che questa sia una legge che stia andando nella direzione giusta. Questo lo si capisce dalla lettura di alcuni punti del primo comma: a) orientare la ricerca all’impiego di metodi alternativi d) vietare gli esperimenti e le procedure che non prevedono anestesia o analgesia g) vietare l’allevamento nel territorio nazionale di cani, gatti e primati non umani destinati alla sperimentazione; ma soprattutto lo si capisce dalla lettera di un noto vivisezionista, il Professor Garattini, quando dice che chiede al ministro dell'Istruzione e la Ricerca, Maria Chiara Carrozza, di "far sentire la sua voce" affinchè l'articolo 13 della legge sia "stralciato e completamente rivisto". Con questo non vogliamo dire che questa legge sia il miglior provvedimento possibile contro la vivisezione ma è un inizio. Il nostro voto è stato l’astensione poiché non siamo riusciti a intervenire sul recepimento della direttiva Europea e non abbiamo condiviso il metodo con cui è stata portata avanti la discussione, il governo ha accettato i nostri ordini del giorno che lo impegnano a supportare la ricerca dei metodi alternativi e a rendere più trasparente le modalità e i numeri degli animali vivisezionati. Ribadisco che il M5S è per l’abolizione della sperimentazione animale e della vivisezione, perché ci sono metodi alternativi molto più affidabili e meno crudeli. Vorrei riportare le considerazioni che si trovano all’interno del “Dossier di Nemesi Animale” sulla sperimentazione animale nei laboratori di Milano per la quale è stata diffidata: Durante la Santa Inquisizione uomini di Chiesa hanno messo in pratica le più impensabili torture con il convincimento di trovarsi di fronte a degli esseri di natura demoniaca e di indole bestiale, incapaci di soffrire. Le donne erano situate nel livello inferiore dell’umanità, essendo perverse, deboli, ottuse, subdole, mentre in quello superiore regnava l’uomo con la sua lungimiranza, la sua intelligenza, la sua virtù, la sua ragione. I carnefici, spesso coperti da una maschera di cuoio, appendevano, stritolavano, stiravano, bruciavano, ammaccavano, seviziavano con distacco scientifi co il corpo della malcapitata. Se si guarda alla storia dell’umanità, sembra impossibile che siano potute davvero succedere tali inconcepibili crudeltà e che siano esistiti simili luoghi di tortura. E’ cambiato il periodo storico e si è deciso che le vittime devono essere solo gli animali. Se questo intervento l’avessi portato in aula avrei tentato di far capire al Presidente e a i deputati presenti, qual è il lamento che un animale emette durante la vivisezione, ed è questo: 5 SECONDI DI SILENZIO…. E’ il silenzio! E sapete perché? Perché agli animali di solito vengono tagliate le corde vocali per non infastidire i vivisezionisti!!! . C’è una cosa, una sola cosa positiva della vivisezione: è quella che mi ha reso cosciente del male che subiscono gli animali. Coscienza che ha portato e sta portando molte persone alla comprensione più profonda dell’inutilità della sperimentazione animale, quindi a diventare vegetariani e vegani. Ma l’obiezione che viene fatta è: “la vivisezione è utile, meglio loro di noi”. Vorrei vedere se qualcuno vivisezionasse il vostro gatto o il vostro cane come reagireste a queste parole, non è il possesso di un animale che ci deve far provare sentimenti nei suoi confronti, sono tutti uguali, soffrono tutti nello stesso modo. Io vorrei abolire la vivisezione animale per legge! La vivisezione è inutile, e non lo dico solo io, ma la rivista Nature, uno dei punti di riferimento della scienza mondiale, che ha pubblicato il 10 novembre 2005 un articolo con le dichiarazioni di alcuni scienziati: ” - I test di tossicità che abbiamo utilizzato per decenni sono semplicemente cattiva scienza. Oggi abbiamo l’opportunità di incominciare da zero e di sviluppare dei test basati su prove evidenti, che forniscono una reale opportunità per la tossicologia di diventare infine una scienza rispettabile. - E’ stata riconosciuta la cattiva qualità della maggior parte dei test su animali, che non sono mai stati sottoposti ai rigori della validazione oggi imposta ai metodi alternativi in vitro. La maggior parte dei test su animali sovrastimano o sottostimano la tossicità, o semplicemente non sono in grado di fornire dati precisi sulla tossicità riferita all’uomo (il 75% dei test su animali vengono fatti per prove di tossicologia, ndr) - I test di tossicologia embrionale fatti su animali non sono affidabili per la previsione nell’uomo: quando scopriamo che il cortisone è tossico per gli embrioni di tutte le specie testate, eccetto quella umana, cosa dobbiamo fare?” Che delle creature, come dei cuccioli di beagle, nascano solo per essere vivisezionate è intollerabile. Tutti noi possiamo fare qualcosa , ad esempio non consumare prodotti che sono testati sugli animali. Ma consumare solo prodotti da aziende con marchio “Cruelty free”, ovvero “senza crudeltà”. L’articolo 13 uscito così dal parlamento è un piccolo passo, nella direzione giusta. Quella direzione che deve portarci all’abolizione dei test sugli animali! Continuare a lavorare per cercare di garantire che la vivisezione diventi solo un brutto ricordo e come disse Isaac Bashevis Singer, Premio Nobel per la Letteratura , Ebreo sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti: “Ciò che i Nazisti hanno fatto agli Ebrei, gli umani lo stanno facendo agli animali.”
Posted on: Tue, 06 Aug 2013 17:40:18 +0000

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