ripubblico, per rinfrescare la memoria a qualcuno - TopicsExpress



          

ripubblico, per rinfrescare la memoria a qualcuno ..................... MOZIONE Oggetto : appoggio alla campagna per la “ Legge Rifiuti Zero” . Iniziative e misure concretamente applicabili . Premesso che è in corso in tutta Italia una campagna per il varo della “ Legge Rifiuti Zero : per una vera società sostenibile “ , campagna che coinvolge variegate sensibilità del mondo ambientalista, associazioni, comuni cittadini, comitati , diverse forze politiche; Visto che tale campagna investe gli stili di vita di tutti e di ciascuno ed è pertanto all’attenzione anche di organismi internazionali , che si sono autorevolmente pronunciati, in varie circostanze, sulla capacità di carico del pianeta rispetto ad attività industriali e non fortemente impattanti, sul modello di sviluppo attuale, sul ciclo dei rifiuti ecc..; Rilevato che la Legge in questione punta , nello specifico, a far rientrare il ciclo produzione – consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta, riducendo l’impatto delle attività umane attraverso la totale re - immissione dei materiali trattati nei cicli produttivi, con la massimizzazione del recupero e del riciclo e la minimizzazione ( tendendo a zero in vista del 2020 ) dei processi di smaltimento, nonché di recupero di energia e di materia attraverso filiere diverse da quella del riciclaggio; Tenuto conto del fatto che uno dei capisaldi fondamentali dell’iniziativa in questione è la Carta di Ottawa per la promozione della salute del 21 novembre 1986, incentrata sull’interdipendenza tra società complesse e tra gli obiettivi di tutela della salute e i processi produttivi ; Sottolineato che , nello specifico e abbracciando tutti i dettagli che ne compongono il quadro, la proposta della Legge “ Rifiuti zero “ prevede tra le altre cose, in linea di principio ed operativamente : - Il pieno e totale recepimento di quanto prescritto dalla Carta di Ottawa per la promozione della salute del 21 novembre 1986, dal D.Lgs n. 502 / 2006, art. 13, dalla Carta di Aalborg del 1994, affinchè i cittadini siano messi in grado di partecipare pienamente, con il massimo di informazione, alle decisioni istituzionali per la gestione dei rischi ambientali e sanitari in tutte le fasi connesse al ciclo dei rifiuti ( Convenzione di Aarhus del 26 / 06 / 1998, Direttiva 2003 / 35 / CE , Direttiva 2008 / 98 / CE ); - Il recepimento e l’applicazione del Sesto Programma di Azione per l’ambiente della CE, in particolare in materia di riduzione dei rifiuti, con l’abbattimento del quantitativo dei medesimi del 20 % al 2020 e del 50 % al 2050 rispetto alla produzione dell’anno 2000; - Il recepimento e l’applicazione del risultato referendario del giugno 2011 sull’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali nonché della sentenza della Corte Costituzionale n. 199 del 2012, che esclude l’obbligo dell’assegnazione del servizio tramite gara, consentendone l’affidamento diretto a proprie società interamente pubbliche, così come previsto dalla legislazione europea; - Il recepimento degli indirizzi della risoluzione del Parlamento europeo del 24 maggio 2012 per “ un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse “, laddove essa parla di “ necessità di ridurre i rifiuti residui fino a raggiungere livelli prossimi allo zero “; - Il massimo potenziamento della raccolta differenziata, riducendo la forbice tra la raccolta stessa ed il riciclo; - Meccanismi di riduzione dell’IVA da applicarsi ai beni e materiali oggetti di riuso e riciclaggio, al fine di dare loro maggiore competitività economica rispetto ai beni prodotti con materiale vergine, con destinazione di parte dell’IVA alla riconversione del sistema di gestione dei rifiuti ; - La sospensione fino al 2020 di tutte le autorizzazioni in itinere per impianti di incenerimento e combustione dei rifiuti, procedendo in maniera progressiva verso l’abbandono del ricorso al trattamento termico e di recupero energetico dei materiali post – utilizzo, di fanghi essiccati, di prodotti o residui biodegradabili, di residui di lavorazione o dei cosiddetti Combustibili Solidi Secondari ( CSS ); - La sospensione di ogni incentivo all’incenerimento, dichiarando decadute e revocate tutte le misure previste per i CIP6 ed i certificati verdi, di impianti di incenerimento / combustione / co – combustione di rifiuti , di impianti a combustione a biomassa e di digestori anaerobici alimentati con i rifiuti in fase di progettazione e / o autorizzazione, nonché degli impianti già in esercizio che ne abbiano usufruito per almeno 5 anni e degli impianti citati sottoposti a ristrutturazione funzionale chiamata tecnicamente “ revamping “, estendendo la stessa misura anche agli incentivi previsti dagli articoli 24, 28 e 29 del Decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, per gli impianti industriali che usino o abbiano intenzione di usare come combustibili i residui di lavorazione o i Combustibili Solidi Secondari ( C.S.S.) per la produzione di energia elettrica o calore da fonti rinnovabili; - Il divieto di smaltimento dei rifiuti riutilizzabili, riciclabili e non trattati; - Il divieto di esportazione dei rifiuti; - Il divieto di diluzione e riciclo delle scorie di incenerimento; - Meccanismi di premialità fiscale e tariffaria a beneficio dei Comuni che danno i migliori risultati in termini di riduzione dei rifiuti, riuso e riciclo; - Il principio dell’incompatibilità fra gestione della raccolta, gestione dello smaltimento e gestione del riciclo, con la separazione netta dei ruoli in ogni territorio tra soggetti pubblici gestori delle fasi di raccolta e gli attuali soggetti privati gestori proprietari di impianti di smaltimento, sotto forma di qualsivoglia raccordo e collegamento societario; - La massima semplificazione delle procedure per l’impiantistica del riciclo legata a riuso, riciclaggio e compostaggio, con l’adozione, da parte delle Regioni e delle Province, di un iter amministrativo accelerato; - Un “ Piano di monitoraggio sanitario ed ambientale “ affidato a Ministero della Salute, Regioni, Province, Arpa, ordini professionali del medici , comunità locali ecc.., mirato all’individuazione di aree e bacini industriali in cui si sia determinato un danno ambientale permanente e patologie della salute pubblica, identificando i soggetti responsabili dei danni e chiamandoli a rispondere degli stessi con il finanziamento delle attività di ricerca, monitoraggio e prestazione sanitaria e promuovendo al contempo le necessarie opere di controllo, bonifica, prevenzione e cura quali la mappatura del latte materno e vaccino, l’istituzione dei Registri dei Tumori, il conferimento di maggiori poteri alle Asl; - L’introduzione del reato di inquinamento, individuando le responsabilità penali , civili e amministrativo – contabili, con risarcimento dei danni a favore delle comunità locali e dello Stato; Tutto ciò visto e considerato, il Consigliere Luca Baldelli ( PRC ) impegna la Giunta a : - Sostenere con ogni sua risorsa la campagna per la “ Legge rifiuti zero “, promuovendone anche la conoscenza nell’ambito del territorio ; - Avviare in tempi celeri un’attività di studio e approfondimento volta ad individuare, nel testo della proposta, le misure già attuabili a livello territoriale in sinergia con la Regione Umbria e con i Comuni; - Organizzare un Consiglio provinciale aperto sul tema dei rifiuti, del riciclo e del riutilizzo degli stessi . Si richiede il preventivo passaggio in Commissione Perugia, lì IL CONSIGLIERE PROVINCIALE 18 / 06 / 2013 LUCA BALDELLI ( PRC –
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 13:58:43 +0000

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