se è vero che laria, lacqua e i cibi che consumiamo sono contaminati, vuol dire che un intero popolo è avvelenato. Non appare neanche più sorprendente questa notizia . Lo sarà forse sapere che il Centro Antiveleni del Cardarelli di Napoli, lunico che ha competenze specialistiche in materia di tossicologia clinica in tutta la campania, non si occupa delle intossicazioni per fattori ambientali. Cura solo chi ha respirato funi tossici in fabbrica ma non chi vive su una discarica abusiva contenente amianto dato alle fiamme. Paradossalmente, proprio il popolo campano, quello più colpito da questo dramma, non ha possibilità di ricevere cure per gli avvelenamenti. Accade allora che bisogna attendere linsorgenza o la manifestazione dei sintomi di altre patologie per ricevere diagnosi e cure dal servizio sanitario nazionale. Eppure proprio gli avvelenamenti da metalli pesanti sono ricomprese nei livelli essenziali di assistenza e possono essere richieste mediante pagamento del ticket ! Questo è stato loggetto della conferenza stampa di oggi. Il silenzio delle istituzioni diffidate (Regione campania, Pascale, Policlinico II, Universita Federico II) ed il solito scarica barile (il cardarelli rinvia allArpa e alla regione, che poi riniveranno a chi?) conferma che le associazioni riunite nel Coordinamento Comitati Fuochi devono portare avanti la battaglia legale iniziata, conducendola anche dinanzi la Corte di Giustizia della comunità europee per richiedere lapplicazione concreta anche in Italia del principio di precauzione a salvaguardia della salute dei cittadini campani anche prima ed a prescindere dallaccertamento del nesso di causalità o delleffettiva attuazione del registro tumori. La salute prima di tutt!
Posted on: Tue, 15 Oct 2013 16:48:40 +0000
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