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172 0 0 - DIREZIONE PARTECIPATE Proposta di Deliberazione N. 2013-DL-334 del 16/10/2013 RICOGNIZIONE ED INDIRIZZI SUL SISTEMA PARTECIPATE DEL “GRUPPO COMUNE” Il Presidente pone in discussione la proposta della Giunta al Consiglio Comunale n. 69 in data 17 Ottobre 2013. Su proposta del Sindaco Marco Doria, dell’Assessore alle Partecipate Francesco Miceli; La legislazione e la giurisprudenza in materia di società partecipate dagli enti locali sono state oggetto di numerosi e non sempre univoci cambiamenti che hanno modificato, in più occasioni, il quadro di riferimento. Il legislatore è spesso intervenuto con provvedimenti di urgenza, contenuti in manovre di finanza pubblica, privi di carattere organico rispetto alla materia delle partecipazioni locali. La crisi economica, le difficoltà in cui versa la finanza pubblica hanno spinto il legislatore ad accelerare l’introduzione di misure correttive nel settore delle società partecipate in linea con il più ampio processo avviato da alcuni anni che va nella direzione di un sostanziale ridimensionamento dell’uso dello strumento societario da parte della pubbliche amministrazioni. Parallelamente è andata affermandosi la consapevolezza della rilevanza dei beni comuni il cui godimento – inteso come diritto del cittadino e della comunità – è spesso intrinsecamente legato alle modalità di gestione e messa a disposizione del bene (servizio) stesso. Risulta quindi decisivo in questa fase basare la riorganizzazione del sistema su criteri di sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Criteri che devono trovare la loro declinazione in un mutato quadro istituzionale: l’avvio del processo di realizzazione della Città Metropolitana e l’evoluzione del quadro normativo regionale in diversi settori dei servizi pubblici locali portano con sé la ristrutturazione delle modalità di affidamento dei servizi che, nel rispetto della normativa comunitaria, comporteranno la necessità di diverse aziende in house di liberarsi dai vincoli di questo assetto per poter concorrere alla gestione in ambiti di livello metropolitano o addirittura regionale. Siamo quindi di fronte a una fase che non si riduce al dibattito tra gestione pubblica e gestione privata, ma che chiede alle aziende pubbliche innovazioni in modo da poter essere protagoniste nel nuovo scenario competitivo, in particolare, rispetto alla loro capacità di attivare investimenti. DATO ATTO CHE: Documento 1 Firmato Digitalmente Il processo di riordino delle società partecipate ha trovato il proprio fondamento normativo nell’articolo 3 commi 27- 29 legge 244/2007 che impone all’Ente la verifica della sussistenza o meno dell’interesse istituzionale nelle partecipazioni detenute dall’Ente stesso; Il Comune di Genova con deliberazioni di Consiglio Comunale n. 25/2008 e 116/2010, ha dato attuazione alle disposizioni di cui all’art. 3 della legge 244/2007 e con provvedimenti successivi ha attuato specifici indirizzi in merito al mantenimento ed alla dismissione delle proprie partecipazioni azionarie, il cui assetto alla data della presente deliberazione è di seguito descritto: SOCIETA’ DIRETTAMENTE CONTROLLATE: 1. AMIU S.P.A 2. AMT S.P.A 3. ASEF S.R.L. 4. ASTER S.P.A 5. BAGNI MARINA S.R.L. 6. FARMACIE GENOVESI S.R.L. 7. GENOVA PARCHEGGI S.P.A 8. JOB CENTER S.R.L. 9. PORTO ANTICO S.P.A 10. RIGENOVA S.R.L. 11. SPIM S.P.A. SOCIETA’ IN CONTROLLO PARITETICO: 1. F.S.U S.R.L. SOCIETA’ INDIRETTAMENTE CONTROLLATE: 1. SVILUPPO GENOVA S.P.A SOCIETA’ COLLEGATE: 1. FIERA DI GENOVA S.P.A 2. SOCIETA’ PER CORNIGLIANO ALTRE PARTECIPAZIONI: 1. MARINA FIERA DI GENOVA 2. SOCIETÀ GESTIONE MERCATO 3. A.R.E. LIGURIA S.P.A 4. BANCA POPOLARE ETICA 5. SISTEMA TURISTICO PER IL GENOVESATO 6. FILSE S.P.A 7. A.R.R.E.D. S.P.A 8. RETROPORTO DI ALESSANDRIA SOCIETA’ IN LIQUIDAZIONE: 1. SPORTINGENOVA 2. TUNNEL SOCIETA’ IN CORSO DI ALIENAZIONE 1. STAZIONI MARITTIME S.P.A Documento 2 Firmato Digitalmente 2. THEMIS S.R.L. TENUTO CONTO che il processo di riorganizzazione avviato con il presente provvedimento ha come presupposto il riconoscimento dei settori ritenuti strategici per l’ente, quali aree di intervento coordinate attraverso società direttamente controllate o collegate per l’attuazione degli indirizzi a livello locale; tenuto conto altresì che alla luce di tale riflessione si sono individuati come strategici i seguenti ambiti: 1. Trasporti e Mobilità : ( AMT S.P.A e GENOVA PARCHEGGI S.P.A) 2. Gas Acqua ed Energia (F.S.U S.R.L.) 3. Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare (SPIM S.P.A) 4. Ciclo Integrale dei Rifiuti (AMIU S.P.A) 5. Interventi di manutenzione Strade, Impianti e verde cittadino (ASTER S.P.A) 6. Sviluppo economico e del territorio (FIERA DI GENOVA S.P.A , FILSE S.P.A., SVILUPPO GENOVA S.P.A.) ATTESO CHE: Quali centri di governo del sistema delle partecipazioni, gli enti locali rappresentano il punto di riferimento e di garanzia del rispetto delle regole che governano il sistema stesso, ed in detta veste devono essere in grado di operare. Per l’Ente Locale il ruolo di regolatore nel settore dei servizi non può più intendersi limitato alla verifica dell’economicità nella resa del servizio e della qualità dei servizi erogati ma deve ritenersi esteso all’accertamento della compatibilità del sistema locale con un quadro normativo ed economico di riferimento articolato e stringente. Il mutamento della strategia pubblica, consistente nel graduale disimpegno dello Stato dal finanziamento dei pubblici servizi, impone oggi una piena considerazione del ruolo di regolazione e controllo dello standard di servizio da parte dell’Ente concedente così da contemperare al meglio le diverse esigenze di accesso al mercato, di economicità del servizio e di pieno soddisfacimento dei bisogni dell’utenza con i vincoli imposti dal legislatore alla gestione del servizio tramite società totalmente partecipate. (vincoli alle società strumentali, limiti finanziari e quantitativi ai componenti dei consigli d’amministrazione, obblighi nel reclutamento del personale e nel conferimento di incarichi, divieti o limitazioni alle assunzioni di personale, sottoposizione alla normativa pubblicistica in materia di costo del personale con consolidamento nelle spese di personale dell’ente, assoggettamento al patto di stabilità, vincoli in termini di conferimenti di capitale e ripiano perdite). La stessa normativa sui servizi pubblici locali, come accennato, è da anni in Italia oggetto di 3 Documento Firmato Digitalmente continue revisioni che hanno determinato un quadro estremamente mobile e indefinito. Lultimo pronunciamento della Corte Costituzionale, contrario alla riproposizione del principio di liberalizzazione bocciato dallesito referendario sullex articolo 23 bis, offre ai Comuni la possibilità di scegliere quale modello societario e quale assetto proprietario applicare ad ogni servizio nel rispetto della normativa comunitaria. (società in house, società mista, affidamento con gara del servizio) Nel contempo ha ripreso vigore liniziativa legislativa regionale che sembra orientata a garantire una maggiore efficienza dei servizi anche attraverso la definizione delle corrette economie di scala di ATO e che dovrà recepire levoluzione dellassetto istituzionale degli enti locali che vede le Città Metropolitane protagoniste di un ridisegno complessivo di attribuzioni e competenze. In tale contesto il Comune di Genova interviene direttamente nella produzione dei servizi, attraverso sue società, in coerenza con il principio fondamentale secondo cui la natura pubblica è in capo ai servizi e non ai soggetti che li erogano. Le dinamiche gestionali degli ultimi anni hanno tuttavia evidenziato come possa risultare complesso e oneroso garantire il pieno soddisfacimento dell’interesse pubblico assommando nel Comune la duplice veste di regolatore del servizio e di socio unico di impresa regolata, committente e gestore del servizio. Per questi motivi la scelta su quale modello proprietario, societario e produttivo e quindi di intervento pubblico da utilizzare nei diversi comparti di attività dovrà basarsi sulla verifica del rispetto dei principi fondamentali per il corretto funzionamento del “sistema Gruppo- Comune”: 1. Tutela del servizio pubblico inteso come bene comune, funzionale al riconoscimento di un bisogno primario che deve necessariamente essere soddisfatto, secondo un principio di garanzia della continuità produttiva e della qualità del servizio. 2. Giusto equilibrio tra il ruolo sociale dell’azienda e la sua efficienza gestionale. 3. Efficienza economica a garanzia degli equilibri complessivi del sistema, da valutarsi anche nei molteplici aspetti di impiego dei fattori produttivi, ivi compresa la forza lavoro. 4. Mantenimento e sviluppo occupazionale, principio che deve essere contemperato dall’esigenza di garantire adeguati livelli occupazionali in un contesto di particolare difficoltà economica; 5. Capacità di investimento a sostegno delle strategie di sviluppo dell’azienda in coerenza con i propri obiettivi di medio lungo termine. 6. Confronto con le parti sociali e i diversi stakeholders. In particolare il confronto con le organizzazioni sindacali deve puntare alla definizione di un modello di contrattazione intersocietario e in generale del sistema pubblico comunale finalizzato a gestire processi di riorganizzazione della produzione nonché di riorganizzazione della base occupazionale basata sul rinnovamento e la riqualificazione degli organici, oltre che a garantire una maggiore omogeneità dei livelli contrattuali delle singole realtà. Documento 4 Firmato Digitalmente Detti principi possono trovare applicazione attraverso scelte diverse, anche in considerazione degli orientamenti di politica industriale assunti dallo Stato e dal Governo nel perseguire il mantenimento della presenza nazionale in settori strategici. E’ infatti di particolare interesse che in diversi ambiti industriali si stia assistendo a un intervento di investitori pubblici o partecipati dal pubblico, indirizzato non a supportare la ristrutturazione di aziende oggi inefficienti ma a sostenere iniziative di rilancio e di espansione, in particolare in ambiti quali il manifatturiero ad alto contenuto tecnologico, l’energia, le utilities e le infrastrutture. Questa politica apre nuovi scenari anche nell’eventuale ricerca di partner per le aziende dei servizi pubblici delle aree metropolitane e richiede al tempo stesso la capacità dei sistemi pubblici di risolvere in modo autonomo i problemi gestionali e/o di eccesso di indebitamento. RITENUTO pertanto, a seguito della ricognizione del modello societario e produttivo delle società operanti negli ambiti strategici di intervento dell’Ente, effettuata in coerenza con l’applicazione dei principi soprarichiamati, di formulare i seguenti indirizzi al fine di garantire le potenzialità industriali e occupazionali delle aziende stesse: - AMIU S.p.A : Si dia mandato al management di adottare provvedimenti di riorganizzazione sulla base dell’adozione di un nuovo piano industriale e, in coerenza con i principi sopra individuati, si consideri l’opportunità di acquisire la partecipazione, non maggioritaria, di un partner al capitale sociale in modo da permettere il superamento delle condizioni dell’in house con i connessi vincoli e con l’obiettivo di garantire: ·necessari investimenti impiantistici difficilmente sostenibili agendo sulla politica tariffaria sola ma che siano coerenti con il redigendo piano regionale dei rifiuti; ·il controllo pubblico del servizio; ·la valorizzazione della realtà industriale ed occupazionale di Amiu anche attraverso la possibile costruzione di sinergie produttive con aziende del sistema ligure e interregionale; - ASTER S.P.A: Si dia mandato al management (amministrazione aziendale) di redigere entro il 2013 un piano industriale che oltre alla riorganizzazione degli aspetti produttivi consideri l’opportunità di ricercare ed acquisire partner per l’attuazione di progetti al fine di garantire le capacità di investimenti coerenti con le strategie di sviluppo dell’azienda; - AMT S.P.A: Si colleghi la definizione degli indirizzi strategici, anche in relazione ad ipotesi di aggregazione con altre realtà che si occupano di mobilità urbana, al completamento del processo di valutazione dell’azienda e delle sue prospettive ad opera dell’ Advisor, individuato ai sensi della DG 14/2013, dando mandato alla Giunta affinché presenti al Consiglio una proposta operativa che coniughi la necessità di garantire all’azienda la continuità aziendale fondata sul necessario rafforzamento economico - patrimoniale con la necessità di garantire al cittadino livelli elevati di standard di servizio in un contesto giuridico-economico basato ancora su troppe incertezze irrisolte (definizione dei nuovi bacini di traffico, Accordo Quadro con la Regione Liguria per la definizione dei servizi minimi, nuova legge regionale) dando atto che Documento 5 Firmato Digitalmente l’Amministrazione si impegna a sostenere l’azienda nell’azione intrapresa volta a recuperare ulteriori margini di efficienza; CONSIDERATO INOLTRE CHE : · nell’ambito delle partecipazione direttamente controllate dall’Ente le società: Farmacie Genovesi S.r.l e Bagni Marina s.r.l svolgono attività che non rientrano negli ambiti strategici prima indicati e che sono state caratterizzate da un precario equilibrio economico- patrimoniale; per dette società, la recente trasformazione in srl impone un costante monitoraggio degli effetti delle azioni di piano, dovendosi sin d’ora prevedere che qualora non vengano raggiunti gli attesi equilibri economici si proceda con un piano di privatizzazione in grado di valorizzarne la natura commerciale e assicurarne la continuità aziendale; · è necessario valutare l’opportunità di procedere a una razionalizzazione delle partecipazioni comunali nelle società al fine di eliminare sovrapposizioni funzionali e duplicazione degli investimenti; definire una migliore organizzazione del lavoro; favorire processi di integrazione con Enti Pubblici o Società da essi controllate nell’ambito della realizzazione della Città Metropolitana. RITENUTO di prevedere che le risorse ricavate dai processi di riorganizzazione e riassetto aziendale o dall’eventuale valorizzazione degli assets siano destinate: a) all’ abbattimento del debito; b) ad investimenti nei settori oggetto di riorganizzazione e in ambiti ritenuti di particolare rilevanza dallamministrazione (quali ad esempio i trasporti e lhousing sociale); c) all’adozione di provvedimenti che garantiscano un maggior controllo pubblico su alcuni settori in particolare quello idrico; DATO ATTO di confermare, a termine del processo ricognitorio, il mantenimento della partecipazione del Comune di Genova nelle società non interessate dal presente provvedimento, per le motivazioni già espresse con DCC 116/2010 che qui si intendono espressamente richiamate: Visti gli allegati pareri in ordine alla regolarità tecnica e contabile del presente provvedimento espressi rispettivamente dal Responsabile del Servizio competente e dal Responsabile di Ragioneria, nonché lattestazione sottoscritta dal Responsabile del Servizio Finanziario ed il parere di legittimità espresso dal Segretario Generale; la Giunta PROPONE al Consiglio Comunale Documento 6 Firmato Digitalmente 1. di delegare alla Giunta il compito di sviluppare un sistema di monitoraggio che, con l’ausilio di un sistema integrato di controllo di gestione verifichi la rispondenza tra le performances delle aziende e i livelli di produttività previsti dai Piani Industriali. 2. di confermare le aree di intervento, come già individuate dalla DCC 25/2008, quali ambiti fondamentali del sistema “Gruppo Comune” per il coordinamento e lo sviluppo degli indirizzi a livello locale: - Trasporti e Mobilità : ( AMT S.P.A e GENOVA PARCHEGGI S.P.A) - Gas Acqua ed Energia (F.S.U SRL) - Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare (SPIM S.P.A) - Ciclo Integrale dei Rifiuti (AMIU S.P.A) - Interventi di manutenzione Strade, Impianti e verde cittadino : (ASTER S.P.A) con l’individuazione della nuova area: - Sviluppo economico e del territorio (FIERA DI GENOVA S.P.A , FILSE S.P.A ,SVILUPPO GENOVA S.P.A.) 3 . AMIU S.p.A.: si dia mandato al management di adottare provvedimenti di riorganizzare sulla base dell’adozione di un nuovo piano industriale e, in coerenza con i principi sopra individuati, si consideri l’opportunità di acquisire la partecipazione non maggioritaria di un partner al capitale sociale in modo da permettere il superamento delle condizioni dell’in house con i connessi vincoli e con l’obiettivo di garantire: o I necessari investimenti impiantistici difficilmente sostenibili agendo solo sulla politica tariffaria ma che siano coerenti con il redigendo piano regionale dei rifiuti; o Il controllo pubblico del servizio; o la valorizzazione della realtà industriale ed occupazionale di AMIU anche attraverso la possibile costruzione di sinergie produttive con aziende del sistema ligure e interregionale; 4. ASTER S.p.A.: si dia mandato al management (amministrazione aziendale) di redigere entro il 2013 un piano industriale che oltre alla riorganizzazione degli aspetti produttivi consideri l’opportunità di ricercare ed acquisire partner per l’attuazione di progetti al fine di garantire le capacità di investimenti coerenti con le strategie di sviluppo dell’azienda. 5. di collegare la definizione degli indirizzi strategici su AMT al completamento del processo di valutazione dell’azienda e delle sue prospettive ad opera dell’ Advisor, individuato ai sensi della 7 Documento Firmato Digitalmente DG 14/2013, dando mandato alla Giunta affinché presenti al Consiglio entro il 31/12/2013 una proposta operativa che possa coniugare la necessità di garantire una continuità aziendale fondata sul necessario rafforzamento economico - patrimoniale con la necessità di garantire al cittadino livelli elevati di standard di servizio, impegnando l’Amministrazione a sostenere AMT S.p.A nell’azione intrapresa volta a recuperare ulteriori margini di efficienza; 6. di prevedere che le risorse ricavate dai processi di riorganizzazione e riassetto delle strutture aziendali o dall’eventuale cessione degli assets siano destinate: a. all’ abbattimento del debito; b. ad investimenti nei settori oggetto di riorganizzazione e in ambiti ritenuti di particolare rilevanza dallamministrazione (quali ad esempio i trasporti e lhousing sociale); c. alla valorizzazione della partecipazione del Comune in realtà aziendali o finanziarie che garantiscano un maggior controllo pubblico su alcuni settori in particolare quello idrico. 7. di dare mandato alla Giunta, qualora le azioni del piano industriale posto alla base della loro trasformazione in S.r.L. non permettano di garantire il raggiungimento dell’equilibrio economico-patrimoniale di medio periodo, di predisporre un piano di cessione di Farmacie Genovesi s.r.l e Bagni Marina s.r.l da presentarsi al Consiglio Comunale; 8. di confermare in questa fase il mantenimento della partecipazione del Comune di Genova nelle società non oggetto di riordino da parte del presente provvedimento,, per le motivazioni già espresse con DCC 116/2010 che qui si intendono espressamente richiamate SOCIETA’ DIRETTAMENTE CONTROLLATE: 1. ASEF S.R.L. (100% Comune) 2. GENOVA PARCHEGGI S.P.A (100% Comune) 3. JOB CENTER (100% Comune) 4. PORTO ANTICO S.P.A (51% Comune) 5. RIGENOVA S.R.L.( 74,71 % Comune) 6. SPIM S.P.A (100% Comune) SOCIETA’ IN CONTROLLO PARTITETICO: 1. F.S.U S.R.L. (50% Comune) SOCIETA’ INDIRETTAMENTE CONTROLLATE: 1.SVILUPPO GENOVA S.P.A (51% Comune) SOCIETA’ COLLEGATE: 1. FIERA DI GENOVA S.P.A (32,46%) 2. SOCIETA’ PER CORNIGLIANO (22,5%) ALTRE PARTECIPAZIONI: Documento 8 Firmato Digitalmente 1. MARINA FIERA DI GENOVA (18,90% COMUNE) 2. SOCIETÀ GESTIONE MERCATO (10% COMUNE) 3. A.R.E .LIGURIA S.P.A (5%) 4. BANCA POPOLARE ETICA (0,06 % COMUNE) 5. SISTEMA TURISTICO PER IL GENOVESATO (12,61% COMUNE) 6. FILSE S.P.A ( 6,02% COMUNE) 7. A.R.R.E.D. S.P.A (2,04 COMUNE) 8. RETROPORTO DI ALESSANDRIA (3,33% COMUNE) 9. di impegnare la Giunta ad un attento monitoraggio del soddisfacimento dei principi decritti in premessa da parte delle partecipazioni non interessate dal presente provvedimento e richiamate al punto predetto del dispositivo con l’impegno a presentare al Consiglio proposte di riordino nel caso in cui tali principi non risultassero soddisfatti; 10. la definizione, nel rispetto delle norme vigenti, di un protocollo di mobilità tra le società finalizzato alla tutela dell’occupazione, anche in relazione ai servizi che si intendessero affidare all’esterno previo confronto con le rappresentanze sindacali con adeguati percorsi di riqualificazione professionale o percorsi incentivanti di accompagnamento alla pensione; 11. di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile. Documento 9 Firmato Digitalmente E’ PARTE INTEGRANTE DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE 172 0 0 N. 2013-DL-334 DEL 16/10/2013 AD OGGETTO: RICOGNIZIONE ED INDIRIZZI SUL SISTEMA PARTECIPATE DEL “GRUPPO COMUNE” PARERE TECNICO (Art 49 c. 1 D.Lgs. 267/2000) Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica del presente provvedimento 17 /10/2013 Il Dirigente Responsabile Dr.ssa Lidia Bocca Documento Firmato Digitalmente ALLEGATO AL PARERE TECNICO ART. 25, COMMA 2, REGOLAMENTO DI CONTABILITA CODICE UFFICIO: 172 0 0 DIREZIONE PARTECIPATE Proposta di Deliberazione N. 2013-DL-334 DEL 16/10/2013 OGGETTO: RICOGNIZIONE ED INDIRIZZI SUL SISTEMA PARTECIPATE DEL “GRUPPO COMUNE” a) La presente proposta di deliberazione comporta lassunzione di impegni di spesa a carico del bilancio di previsione annuale, pluriennale o degli esercizi futuri? SI NO Nel caso di risposta affermativa, indicare nel prospetto seguente i capitoli di PEG (e gli eventuali impegni già contabilizzati) ove la spesa trova copertura: Anno di esercizio Spesa di cui al presente provvedimento Capitolo Impegno Anno Numero b) La presente proposta di deliberazione comporta una modifica delle previsioni di entrata o di spesa del bilancio di previsione annuale, pluriennale o degli esercizi futuri? SI NO Nel caso in cui si sia risposto in modo affermativo alla precedente domanda b) compilare il prospetto seguente: Anno di esercizio Capitolo Centro di Costo Previsione assestata Nuova previsione Differenza + / - Documento Firmato Digitalmente x x c) La presente proposta di deliberazione comporta una modifica dei cespiti inventariati o del valore della partecipazione iscritto a patrimonio? SI NO Nel caso in cui si sia risposto in modo affermativo alla precedente domanda c) compilare il prospetto seguente (per i cespiti ammortizzabili si consideri il valore ammortizzato): Tipo inventario e categoria inventariale Tipo partecipazione (controllata/ collegata o altro) Descrizione Valore attuale Valore postdelibera d) La presente proposta di deliberazione, ove riferita a società/enti partecipati, è coerente con la necessità di assicurare il permanere di condizioni aziendali di solidità economico-patrimoniale dei medesimi, in relazione agli equilibri complessivi del bilancio dell’Ente? SI NO Nel caso in cui si sia risposto in modo negativo alla precedente domanda d) compilare il prospetto seguente: Effetti negativi su conto economico Effetti negativi su stato patrimoniale Osservazioni del Dirigente proponente: Genova, _17/ _10 /_2013___ Il Dirigente Dr.ssa Lidia Bocca Documento Firmato Digitalmente x x E’ PARTE INTEGRANTE DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE 172 0 0 N. 2013-DL-334 DEL 16/10/2013 AD OGGETTO: RICOGNIZIONE ED INDIRIZZI SUL SISTEMA PARTECIPATE DEL “GRUPPO COMUNE” PARERE REGOLARITA’ CONTABILE (Art. 49 c. 1 D.Lgs. 267/2000) Non necessita. 17/10/2013 Il Direttore di Ragioneria [dott.ssa Magda Marchese] Documento Firmato Digitalmente E’ PARTE INTEGRANTE DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE 172 0 0 N. 2013-DL-334 DEL 16/10/2013 AD OGGETTO: RICOGNIZIONE ED INDIRIZZI SUL SISTEMA PARTECIPATE DEL “GRUPPO COMUNE” ATTESTAZIONE COPERTURA FINANZIARIA (Art. 153 c. 5 D.Lgs. 267/2000) Non necessita. 17/10/2013 Il Direttore di Ragioneria [dott.ssa Magda Marchese] Documento Firmato Digitalmente E’ PARTE INTEGRANTE DELLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE 172 0 0 N. 2013-DL-334 DEL 16/10/2013 AD OGGETTO: RICOGNIZIONE ED INDIRIZZI SUL SISTEMA PARTECIPATE DEL “GRUPPO COMUNE” PARERE DI LEGITTIMITA’ DEL SEGRETARIO GENERALE (Ordinanza Sindaco n. 239 del 8.8.2012) Si esprime parere favorevole in ordine alla legittimità del presente provvedimento 17/10/2013 Il Vice Segretario Generale Vicario [Avv. Graziella De Nitto] Documento Firmato Digitalmente
Posted on: Tue, 22 Oct 2013 08:24:37 +0000

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