566.000 fans sulla pagina di Silvio Berlusconi... povera Italia.. - TopicsExpress



          

566.000 fans sulla pagina di Silvio Berlusconi... povera Italia.. Io dico sempre cose sincere, anche perché non ho memoria e dimenticherei le bugie. Come ci si può fidare di chi usa la menzogna come mezzo della lotta politica? La gente deve fidarsi solo di chi dice la verità (Silvio Berlusconi, 2-3-94) Indro Montanelli, il più grande giornalista italiano scomparso nel 2001, lo conosceva bene, avendolo avuto per 15 anni come editore. E diceva: Silvio Berlusconi è un mentitore professionale: mente a tutti, sempre anche a se stesso, al punto da credere alle sue stesse menzogne. Una pulsione incontenibile e irrefrenabile, quella del presidente del Consiglio italiano verso la menzogna. Persino in Tribunale. Infatti, il 22 ottobre 1990, la Corte dAppello di Venezia lha riconosciuto colpevole di aver mentito ai giudici sotto giuramento: Il Berlusconi - si legge nella sentenza - deponendo avanti il Tribunale di Verona, ha dichiarato il falso, realizzando gli estremi obiettivi e soggettivi del contestato delitto: cioè la falsa testimonianza, a proposito della sua iscrizione alla loggia massonica P2. Il reato, accertato, fu dichiarato estinto grazie a una provvidenziale amnistia approvata nel 1989. Negli Stati Uniti la menzogna (specie se giurata dinanzi a un giudice) comporta limmediato impeachment: il colpevole lascia la Casa Bianca. In Italia, entra a Palazzo Chigi. E, naturalmente, continua a mentire. Come prima e più di prima. Quello che segue è un piccolo catalogo ragionato delle bugie berlusconiane. BERLUSCONI GIOVANE La mia carriera canora (come cantante sulle navi da crociera, ndr) è cominciata con una tournée in Libano (7-6-1989). Ma secondo Giuseppe Fiori, suo biografo non autorizzato, Berlusconi non è mai stato in Libano. Al Gardenia (un locale notturno, ndr) di Milano, come poi sarebbe avvenuto a Parigi, dopo aver cantato mi buttavo in pista per ballare con le bionde (ibidem). Ma Berlusconi non ha mai suonato a Parigi. Ho studiato due anni a Parigi, alla Sorbona, e per mantenermi dovevo suonare e cantare nei locali della capitale (8-7-1989). Ma Berlusconi non ha mai studiato alla Sorbona: semmai alla Statale di Milano. A Parigi facevo il canottaggio ed ero campione italiano studentesco con il Cus di Milano (luglio 1989). Parigi a parte, esistono seri dubbi sui titoli sportivi conquistati dal Cavaliere in canoa. BERLUSCONI INCAPPUCCIATO Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo. Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mi è stata richiesta (27-9-1988, al Tribunale di Verona). Berlusconi siscrisse alla P2 nei primi mesi del 1978 e pagò regolarmente la quota di iscrizione di 100 mila lire. Di qui la falsa testimonianza. Basta con questa storia della P2: lho già detto, ricevetti la tessera per posta e non pagai neppure la quota discrizione (10-3-94). Ma, come ha testimoniato anche Licio Gelli, gran maestro venerabile della loggia P2, Berlusconi ha fatto la normale iniziazione alla loggia P2. BERLUSCONI IMPRENDITORE Il signor Berlusconi ha lavorato, ha rischiato, ha pagato le tasse e non ha mai chiesto alcuna lira di contributi allo Stato (22-5-95). Ma la Fininvest è sotto processo per evasione fiscali di centinaia di miliardi; e ha ricevuto contributi pubblici, tanto per leditoria (5 miliardi e rotti allanno per Il Giornale, intestato al fratello Paolo, altrettanti per Il Foglio intestato alla moglie Veronica), quanto per la cassa integrazione alla Standa e alla Mondadori. La legge Mammì ci ha tolto la metà del fatturato (La Stampa, 24-5-95). Allepoca della legge Mammì (che nellagosto 1990 ha regolamentato il sistema radiotelevisivo italiano), le dimensioni del gruppo erano pressappoco le stesse del 95. La Mammì ci ha costretti a vendere i quotidiani e ci ha impedito di tenere le pay tv (La Stampa, 24-5-95). I quotidiani erano uno solo: il Giornale (subito passato al fratello Paolo); le pay tv non esistevano ancora, visto che Tele+ è nata il 20 ottobre 90. E una falsità, una cosa senza senso dire che dietro il signor Berlusconi ci sia Craxi. Non devo nulla a Craxi e al cosiddetto Caf, e non rinnego nulla di ciò che ho fatto (a Mixer, Rai2, 21-2-94). Ma era stato lo stesso Berlusconi a confessare, il 13-9-93, in un raro lampo di sincerità, di aver licenziato lanchor man Gianfranco Funari su ordine di Craxi (Non è un mistero - aveva ammesso il Cavaliere - che Berlusconi è sempre stato schiavo del Principe, e in più di unoccasione ho dovuto tenerne conto. Un anno fa, se ricordate bene, io stavo aspettando le concessioni televisive...). BERLUSCONI CANDIDATO Tutti mi chiedono di candidarmi. Ma io so perfettamente quello che posso fare. Se io facessi la scelta politica dovrei abbandonare le televisioni e cambiare completamente mestiere. Un partito di Berlusconi non cè stato, nè ci sarà mai (13-9-93). Due mesi dopo nasce ufficialmente Forza Italia e Berlusconi si candida alla presidenza del Consiglio. Se fonderò un partito? Ho sempre dichiarato il contrario, sarà la ventesima volta che lo ripeto. Lo scrive chi ha interesse a mettermi contro gli attuali protagonisti della politica. E perciò farà finta anche stavolta di non leggere la mia smentita, per cui mi toccherà di ripeterla per la ventunesima volta e chissà per quante altre volte ancora (Epoca, 23-10-93). Come sopra. Il mio presunto partito esiste soltanto sulle pagine di alcuni giornali (alla commissione Bilancio della Camera, 26-10-93). Come sopra. BERLUSCONI PREMIER/2 Il nostro futuro ministro della Giustizia è la dottoressa Parenti (6-2-94). Invece sarà Alfredo Biondi. Credo che al ministero dellInterno ci sia bisogno di una persona esperta... di un nonno (La Stampa, 20-4-94). Infatti offre il ministero al pm Antonio Di Pietro (44 anni), ma questi rifiuta, e allora Berlusconi nomina il leghista Roberto Maroni (39 anni). Siamo orientati ad un governo molto snello, magari con meno sottosegretari: sarebbe una bella rottura con il passato (12-4-94). I sottosegretari saranno 39, rispettivamente 3 e 4 in più rispetto ai precedenti governi Ciampi e Amato. Il criterio per lassegnazione dei ministeri sarà assolutamente meritocratico, nessuna spartizione delle poltrone (19-4-94). Infatti, per esempio, la latinista Adriana Poli Bortone andrà alle Risorse Agricole. Questo governo è schierato dalla parte dellopera di moralizzazione della vita pubblica intrapresa da valenti magistrati. No ai colpi di spugna. Da questo governo non verrà mai messa in discussione lindipendenza dei magistrati (al Senato, 16-5-94). In 7 mesi di vita, il governo Berlusconi metterà quotidianamente in discussione lindipendenza dei giudici e approverà in tutta fretta il colpo di spugna di Biondi, detto anche decreto salvaladri, che vieta larresto per i reati di corruzione, concussione, finanziamento illecito e falso in bilancio. Falcone e Borsellino hanno dato la vita contro la mafia. E nel loro nome che il governo si sente vincolato a proseguirne lopera. Sarebbe suicida abbassare la guardia contro la criminalità. Bisogna invece dotare di strumenti migliori la polizia e la magistratura (al Senato il 16 e alla Camera il 18-5-94). Il primo governo Berlusconi e la sua maggioranza tenteranno di smantellare la legislazione voluta (e pagata con il sangue) da Falcone e Borsellino: carcere duro per i boss (41-bis), legge sui pentiti, supercarceri nelle isole e così via. Vi assicuro che non ci sarà il condono edilizio (30-5-94). Nel Consiglio dei ministri o altrove non ho mai pronunciato la parola condono. Sono i giornali che vogliono farci apparire come gli altri governi (23-6-94). Un mese dopo il suo governo varerà il condono edilizio, e subito dopo quello fiscale. Alla Rai non sposterò nemmeno una pianta (29-3-94). Mai mi occuperò di questioni televisive, per non dare limpressione di voler favorire i miei affari, anzi starò più dalla parte della Rai che della Fininvest (30-5-94). Pochi giorni dopo, Berlusconi destituisce anzitempo lintero consiglio damministrazione della Rai, per nominarne uno nuovo di sua fiducia, con appositi direttori di rete e tg. E proclama: E certamente anomalo che in uno Stato democratico esista un servizio pubblico televisivo contro la maggioranza che ha espresso il governo del Paese. Questa Rai non piace alla gente: me lha detto un sondaggio. Il governo se ne occuperà tra breve (7-6-94). Le nonne, le mamme e le zie dItalia stiano tranquille: non sarà toccata una lira delle pensioni attuali (10-9-94). Poco dopo Berlusconi tenta una riforma che taglia drasticamente le pensioni, poi bloccata da una manifestazione sindacale con oltre un milione di persone e dalla dissociazione del suo ministro del Lavoro Clemente Mastella, nonché del partito alleato Lega Nord che lascia il governo e lo rovescia. BERLUSCONI OPPOSITORE La par condicio ha danneggiato gravemente il Polo delle libertà (20-4-95). LOsservatorio delluniversità di Pavia sulle televisioni dimostra, ininterrottamente dal 1995, che i politici più presenti sulle reti televisive sono Berlusconi e i suoi uomini. Pochi ricordano che la Thatcher ha privatizzato qualunque cosa, tranne che la British Telecom (Liberal, 4-4-95). Ma è vero il contrario. Scrive infatti Margaret Thatcher nella sua autobiografia (Gli anni di Downing Street, Sperling & Kupfer, 1994, pag.577): British Telecom fu il primo servizio pubblico ad essere privatizzato. Più di qualsiasi altra, la sua vendita pose le basi del capitalismo ad azionariato popolare in Gran Bretagna... Fui più che soddisfatta quando nel novembre 1984. British Telecom fu finalmente privatizzata. Non so se avrò voglia di tornare a Palazzo Chigi. Troppo faticoso. La presidenza del Consiglio non la reputo essenziale, non ho questa ambizione personale (10-2-95). Non mi ritengo indispensabile. Sono assolutamente favorevole ad un tecnico a Palazzo Chigi, io potrei restare leader del Polo in cabina di regia (13-4-95). Adesso che si torna al teatrino della politica, diventa inutile che io resti in pista. Meglio tornare a curare le mie aziende (31-5-95). Il ruolo di regista delle riforme, come leader del Polo in Parlamento, è un ruolo che mi attira molto di più di quello di presidente del Consiglio (10-10-95). Silvio Berlusconi avrà sempre un solo candidato per Palazzo Chigi: Silvio Berlusconi. BERLUSCONI EDITORE Noi non abbiamo giornali- partito. Noi non teorizziamo né tantomeno pratichiamo linformazione come strumento di ricatto politico. I nostri sono eccellenti prodotti editoriali, non fabbriche di consenso o, quel che è peggio, di calunnie, di derisione, di disprezzo. Non ho mai usato né mai userò i miei mezzi di comunicazione per scatenare campagne di aggressione contro un concorrente, né diffamare chi non è daccordo con me. Lascio questi metodi ad altri (Epoca, 20-10-93). Chiunque conosca giornali e tv berlusconiani sa che, almeno dopo lentrata in politica di Berlusconi, sono stati trasformati in formidabili strumenti di attacco, aggressione e spesso anche di diffamazione per i magistrati e gli avversari politici del loro proprietario. BERLUSCONI RICANDIDATO Dal 1995, passata allopposizione dopo il golpe politico-giudiziario, mentre fischiavano le pallottole delle procure politicizzate, Forza Italia. (da Una storia italiana, lautobiografia illustrata di Berlusconi inviata in 20 milioni di copie a tutte le famiglie italiane nellaprile 2001, in piena campagna elettorale). Forza Italia passò allopposizione perché, il 21 dicembre 94, Berlusconi salì al Quirinale e si dimise da presidente del Consiglio: la Lega Nord gli aveva revocato lappoggio, votando mozioni di sfiducia insieme al Ppi di Rocco Buttiglione e al Pds di Massimo DAlema. Le procure non centrano nulla. Io non ho nulla a che vedere con All Iberian e non possiedo società off- shore allestero (Silvio Berlusconi, 15-3-2000). La Cassazione ha già accertato definitivamente che All Iberian è interamente controllata dalla Fininvest. Tantè che i suoi conti esteri venivano aperti dal tesoriere centrale del gruppo Berlusconi, Giuseppino Scabini. All Iberian è una società off- shore con sede allestero (isole del Canale), come le altre 63 scoperte dal pool di Milano e confermate dalla società di revisione internazionale Kpmg. Le nostre holding erano intestate ai nostri consulenti perché si faceva così, era tutto normale: le trovavamo già pronte negli studi professionali specializzati (26-4-2001). Le 34 holding Italiana 1,2,3,4 eccetera che stanno dietro alla Fininvest sin dalla fine degli anni 70 e le altre società della galassia berlusconiana nascono quasi tutte senza il nome di Berlusconi, ma intestate a prestanome: una cinquantina fra parenti, amici, casalinghe baresi, disoccupati calabresi, elettricisti, malati terminali colpiti da ictus, persino un cecoslovacco nato nel 1887. Tutto normale? Nessun mistero sulle origini delle mie fortune: ho cominciato con la liquidazione di mio padre: 30 milioni (26-4-2001). Poi, però, fra il 1978 e il 1983 Berlusconi si ritrovò in tasca 113 miliardi (degli anni 70, pari ad almeno 250 milioni di euro odierni). In parte giunti in contanti. Sulla provenienza di quel fiume di denaro, Berlusconi non ha mai voluto spiegare nulla. Nemmeno quando, nel novembre 2002, il Tribunale di Palermo che sta processando il suo braccio destro Marcello DellUtri (parlamentare europeo e italiano, già condannato per false fatture e frode fiscale e imputato per mafia, calunnia ed estorsione), si è recato in trasferta a Palazzo Chigi per interrogarlo. In quelloccasione, alle domande sulle origini di quei quattrini e sulle ragioni che lo indussero a ospitare in casa sua per due anni un boss mafioso del calibro di Vittorio Mangano, con mansioni di stalliere o di fattore, il premier ha Berlusconi ha risposto: Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. E i giudici sono ritornati a Palermo a mani vuote. BERLUSCONI PREMIER/2 Meno tasse per tutti (slogan elettorale di Berlusconi, maggio 2001). Le tasse degli italiani resteranno le stesse, anzi aumenteranno per lincremento sostanzioso dei tributi regionali e comunali, in conseguenza dei tagli ai trasferimenti governativi a comuni e regioni. Il 13 novembre 2001, in visita a Granada (Sagna), Berlusconi e il suo ministro dellEconomia Giulio Tremonti comunicano che i conti pubblici non sono ancora a posto, dunque 23 di ridurre le tasse non se ne parla. Così come della riforma delle pensioni, promessa in campagna elettorale alla Confindustria. Che subito protesta. Non ho mai detto che la civiltà occidentale è superiore allIslam. E colpa di una sinistra irresponsabile che diffonde notizie false sul mio conto (7-9- 2001). In realtà Berlusconi, soltanto il giorno prima, ha dichiarato testualmente in una conferenza stampa dalla Germania: Noi dobbiamo essere consapevoli della superiorità della nostra civiltà, che ha dato luogo al benessere e al rispetto dei diritti umani e religiosi. Cosa che non cè nei paesi dellIslam... Dobbiamo evitare di mettere le due civiltà, quella islamica e quella nostra sullo stesso piano. La libertà non è un patrimonio della civiltà islamica. La nostra civiltà deve estendere a chi è rimasto indietro di almeno 1400 anni nella storia i benefici e le conquiste che lOccidente conosce. Cè una singolare coincidenza fra gli islamici e gli anti-global nella loro opposizione allOccidente. Poi lincidente diplomatico internazionale, le proteste della Lega Araba (posizioni razziste), limbarazzo dellOccidente impegnato nel tentativo di coinvolgere nella lotta al terrorismo fondamentalista delle Due Torri i paesi islamici moderati. Così il Cavaliere è costretto alla smentita, cioè allennesima bugia. Ho fatto unesposizione sommaria della legge finanziaria e ho trovato unottima accoglienza sia da Prodi sia dal commissario Pedro Solbes (10- 10-2001). Così Berlusconi al termine di un incontro ufficiale a Bruxelles con il presidente Romano Prodi e gli altri membri della Commissione europea. Senonché Prodi cade dalle nuvole: Non ne abbiamo neanche parlato. Anche Solbes lo smentisce: Non ho espresso alcun giudizio sulla finanziaria italiana, la valuterò insieme al patto di stabilità. Berlusconi è costretto alla retromarcia: Io ho illustrato lazione del mio governo, Prodi e Solbes mi hanno ascoltato in silenzio. Poi, in conferenza stampa, se la prende con il club della menzogna della sinistra che gli attribuirebbe frasi mai dette. La tv pubblica è interamente nelle mani della sinistra, e anche la tv privata si sbilancia a sinistra (30-1-2002, a Le Figaro). Appena tornato al governo, Berlusconi, che già detiene il monopolio assoluto della televisione commerciale (Canale 5, Italia 1, Rete 4), nomina suoi uomini al vertice delle tre reti pubbliche Rai (presidente Antonio Baldassarre, direttore generale Agostino Saccà). Costoro allontanano dal video i due giornalisti più famosi della Rai, sgraditi al premier - Enzo Biagi e Michele Santoro - nonché il comico Daniele Luttazzi, anche lui inviso al Cavaliere. Poi, quando il primo consiglio di amministrazione si dimette agli inizi del 2003, Berlusconi riunisce gli alleati in casa propria per decidere i nuovi consiglieri, facendo infuriare addirittura i presidenti delle due Camere, che rifiutano di ratificare le nomine. Alla fine, viene creato un nuovo Cda Rai formato da 4 esponenti del centro-destra e uno solo del centro-sinistra. Anche il direttore generale, amico di Berlusconi e del fratello Paolo, è di stretta obbedienza governativa. Comprare Alessandro Nesta (difensore della Lazio e della Nazionale, ndr) per il Milan? Sono cose che non hanno più nulla di economico, di morale. Nel calcio abbiamo sbagliato tutti, ora basta (23-8-2002). Lindomani il Milan di Berlusconi annuncia lacquisto di Nesta, avvenuto da almeno una settimana. Non capisco tutta questa fretta per la legge Cirami sul legittimo sospetto (che gli consente di spostare i suoi processi da Milano a Brescia, ndr) (31- 7-2002). La legge sul legittimo sospetto è una priorità per il governo (30- 8-2002). E se in Irak non ci fossero più armi di distruzione di massa? Come parere personale, non credo che ci siano più quegli ordigni (16-10-2001, al termine di un lungo incontro con Vladimir Putin). Sono e resto con Blair, lalleato più vicino a Bush. Non ho mai detto che Saddam non ha armi di distruzione di massa. Dico solo che potrebbe avere avuto il tempo di distruggerle o di metterle da qualche altra parte (17-10-2002, dopo le incredule proteste di Londra e Washington). Mediaset non farà alcun ricorso al condono fiscale (30-12-2002). Berlusconi smentisce le rivelazioni del quotidiano La Repubblica, il quale calcola che il condono fiscale contenuto nella legge finanziaria Berlusconi consentirà al gruppo Mediaset di chiudere la lite col fisco per il possesso di società off-shore risparmiando multe per 100 milioni di euro, pari a 200 miliardi di lire. Cinque mesi dopo, il settimanale lEspresso scoprirà che Mediaset ha regolarmente fatto ricorso al condono, risparmiando così circa 120 milioni di euro di imposte. Ho assoluta fiducia nella Cassazione, fiducia che non né mai mancata. Altra cosa sono certi pm che vogliono un ruolo particolare e imbastiscono processi che finiscono nel nulla (26 gennaio 2003).Lindomani la Cassazione gli dà torto e non sposta i suoi processi da Milano. Lui, il premier, tuona subito contro i giudici golpisti. BERLUSCONI IMPUTATO Giuro sui miei cinque figli che non so nulla di quanto mi viene contestato (le tangenti alla Guardia di Finanza, ndr). Sono vittima di una grande ingiustizia. Mi dicono che questo avviso è la risposta a quanto stiamo facendo (23-11-94). E come se mi avessero mandato un avviso di garanzia accusandomi di non chiamarmi Silvio Berlusconi. Siccome sono certo di chiamarmi Silvio Berlusconi, non credo che nessun tribunale giusto al mondo possa condannarmi perché mi chiamo Silvio Berlusconi. Può esserci una condanna, ma allora non sarà un atto di giustizia, ma sovversione (1-12-94). Io corruttore? Sarebbe come incolpare suor Teresa di Calcutta, dopo una vita di sacrifici, se una bambina dellistituto allungasse una mano per pigliare un quarto di mela dal fruttivendolo, non per sé, ma per darlo ad un altro (27-10-95). Nessuno si è reso responsabile di corruzione, il capo del gruppo non era minimamente a conoscenza di quanto gli viene addebitato. Il vero scandalo sta semmai nel fatto che la mia impresa, come quasi tutte le imprese italiane, sia stata sottoposta a pressioni concussive da parte di un corpo armato dello Stato... Siamo stati costretti a pagare da unassociazione a delinquere come la Guardia di Finanza, da elementi deviati di un corpo armato dello Stato (16-1-96). Con buona pace dellincolpevole prole, due dirigenti Fininvest verranno definitivamente condannati per corruzione della Guardia di Finanza, un consulente legale definitivamente per favoreggiamento, i due segretari per falsa testimonianza in primo e secondo grado, mentre Berlusconi verrà condannato dal Tribunale per corruzione, dichiarato prescritto (cioè responsabile, ma non più punibile) dalla Corte dappello, infine assolto dalla Cassazione. Ma solo per insufficienza probatoria. Publitalia non ha mai emesso fatture false, e funziona come un orologio (31-5-95). Ma i massimi dirigenti di Publitalia, dal presidente fondatore Marcello DellUtri in giù, hanno patteggiato condanne per decine di miliardi di false fatture e frodi fiscali. Sono pronto a lasciare la guida del Polo, la Camera e la vita politica se verrà dimostrato un rapporto mio o della Fininvest o di una società del gruppo col signor Bettino Craxi, diverso da quello della pura amicizia! (29- 11-95). Craxi è colui che nel 1984 impose con il suo governo al Parlamento ben due decreti ad personam, i decreti Berlusconi, per salvare le televisioni dellamico finite sotto inchiesta (e minacciate di sequestro dai magistrati) perché trasmettevano illegalmente su tutto il territorio nazionale. La Corte di Cassazione, confermando la prescrizione del reato di finanziamento illecito nel processo sulla società berlusconiana off-shore All Iberian, ha ritenuto dimostrato che Berlusconi versò illegalmente a Craxi, tra il 1990 e il 1992, ben 21 miliardi estero su estero. Ma Berlusconi non ha lasciato la vita politica. Non ho mai fatto alcun attacco alla magistratura (10-10-95). Se cè una cosa che mi viene addebitata e che non risponde al vero è da parte mia un giudizio negativo nei confronti dei magistrati (25-11-95). Io sono un grande estimatore della magistratura e lho dimostrato nella mia attività di governo, durante la quale sono sempre stato vicino ai problemi dei giudici (7-12-95). Mi consenta ancora una volta di esprimere ammirazione verso la magistratura e i giudici (23-1-96). Una costante dellazione politica è lattacco sistematico, scientifico, incessante alla magistratura di ogni ordine e grado: dai pm di Milano (ma anche di Palermo, Napoli, Torino: tutti quelli che si sono occupati di lui o di sue aziende) ai giudici per le indagini preliminari, da quelli di tribunale a quelli di appello, su su fino alle sezioni unite della Corte di Cassazione, massima istanza giurisdizionale del Paese. Le inchieste sul mio gruppo sono iniziate soltanto dopo il mio impegno in politica. Prima non avevo mai subito nulla del genere (17-6-2003). Ma è vero il contrario: prima nascono le inchieste sulla Fininvest di Berlusconi, poi (e forse proprio per questo) Berlusconi scende in campo politico. La prima indagine (poi archiviata) sul Berlusconi imprenditore, per traffico di droga, fu aperta a Milano nel lontano 1983. Nel 1989 poi, sempre a Milano, Marcello DellUtri finì per la prima volta sotto inchiesta per mafia (prosciolto). La tesi della persecuzione politica per via giudiziaria, già esposta dal premier in una denuncia a Brescia, è stata così smontata dal gip Carlo Bianchetti nellarchiviazione del 15 maggio 2001: Risulta dallesame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie. avevano preceduto e non seguito la decisione di scendere in campo. [Il pool di Mani pulite ha compiuto, tra] il 27 febbraio 92 e il 20 luglio 93, ben 25 accessi presso Fininvest e Publitalia. Lo stesso Berlusconi, al momento di entrare in politica verso la fine del 1993, aveva confidato ai famosi giornalisti Enzo Biagi e Indro Montanelli (che lhanno poi raccontato): Se non entro in politica, fallisco e mi arrestano. E questo potere arbitrario e di casta è stato illiberalmente esercitato nel 1994 contro un governo sgradito alla magistratura giacobina di sinistra, governo messo platealmente sotto accusa attraverso il suo leader in un procedimento iniziato a Napoli mentre presiedeva una Convenzione delle Nazioni Unite e sfociato poi, per assoluta mancanza di fondatezza, in una clamorosa assoluzione molti anni dopo (29-1-2003). Berlusconi si ostina a ripetere che, nel 1994, il suo governo fu rovesciato dallinvio di un avviso di garanzia per le mazzette Fininvest alla Guardia di Finanza, a Napoli, mentre lui presiedeva un convegno sulla criminalità organizzata. Si trattava in realtà di un invito a comparire (una convocazione per un interrogatorio), dovuto per legge, che non fu affatto notificato a Napoli, ma a Roma. E fu preannunciato al telefono allinteressato la sera prima (21 novembre 94) dai carabinieri. Fu dunque Berlusconi, pur sapendo di essere sospettato di corruzione, a decidere ugualmente di presiedere il convegno anche lindomani (giorno 22), esponendo il buon nome dellItalia al ludibrio internazionale. Ai magistrati milanesi, secondo uninformativa dei carabinieri, risultava che lui, la sera stessa del 21, sarebbe rientrato a Roma abbandonando il convegno napoletano inaugurato la mattina. Perciò inviarono i militari per la consegna a Roma, non a Napoli. Quanto alle ragioni della caduta del governo, quellatto non ebbe alcuna conseguenza. Lhanno stabilito i magistrati di Brescia, ai quali Berlusconi aveva presentato un esposto contro i magistrati milanesi per attentato agli organi costituzionali (cioè al suo primo governo). Nellordinanza del giudice Carlo Bianchetti che il 15 maggio 2001 archivia linchiesta e assolve il pool di Milano, si legge: Alla causazione del cosiddetto ribaltone è stata sostanzialmente estranea la vicenda dellinvito a presentarsi, dal momento che, secondo la testimonianza dellallora ministro Maroni, la decisione della Lega Nord di sfiduciare il governo Berlusconi (decisione che era stata determinante nella caduta dellEsecutivo) era stata formalizzata il 6 novembre 1994, e perciò due settimane prima; trovava comunque le sue radici in un insanabile contrasto tra la Lega Nord e gli altri partiti del Polo delle Libertà risalente a fine agosto 94, allorché lon. Bossi era venuto a sapere dellintenzione del capo del governo di andare alle elezioni anticipate in autunno. Nel processo Sme non ci sono né indizi né prove contro di me, cè solo il teorema della signora Stefania Ariosto, una mitomane che ha fatto dei pettegolezzi. Per la Sme mi aspetterei non un processo, ma una medaglia doro al valore civile per avere salvato lItalia da una svendita di un bene pubblico per 500 miliardi quando ne valeva 2500. La teste Stefania Ariosto non parla dellaffare Sme: si limita a raccontare ciò che ha visto e sentito a proposito di Previti e della corruzione di alcuni giudici romani. In realtà, nel processo Sme, gli imputati sono sotto accusa per alcuni bonifici bancari. Il primo riguarda lindustriale Pietro Barilla (deceduto nel 93): il 2 maggio e il 26 luglio 1988 da un conto estero di Barilla partono due accrediti (1 miliardo e 800 milioni di lire) destinati allavvocato Attilio Pacifico, braccio destro dellavvocato berlusconiano Cesare Previti. Pacifico versa, secondo laccusa, 200 milioni in contanti al giudice Filippo Verde, e tramite bonifico 850 a milioni a Previti e 100 al giudice Renato Squillante. Il secondo bonifico chiama invece direttamente in causa la Fininvest. Il 6 marzo 1991, dal conto svizzero Ferrido, aperto dal capo della tesoreria Fininvest Giuseppino Scabini, vengono accreditati 434.404 dollari sul conto Mercier di Previti, da dove, unora dopo, vengono girati sul conto Rowena del giudice Squillante. Secondo laccusa, il conto Ferrido (della galassia All Iberian) era alimentato con fondi personali e familiari di Berlusconi. Di qui laccusa, per tutti, di corruzione giudiziaria. Per la Sme (la finanziaria alimentare dellIri), Berlusconi non sventò alcuna svendita: la quota dellazienda in vendita da parte dellIri era stata valutata 500 miliardi da due esperti delluniversità milanese Bocconi, e dunque Carlo De Benedetti, unico offerente nel 1985, aveva offerto quella cifra. Poi Berlusconi, su ordine di Craxi, si intromise nellaffare, rilanciando per un 10% appena: il minimo indispensabile per entrare in partita. Dunque offrì 550 miliardi, poco più di De Benedetti, poco meno di un quinto rispetto al valore che oggi egli pretende di attribuire alla Sme del 1985. La magistratura politicizzata, nel 1992-93, ha cancellato cinque partiti dalla vita pubblica, risparmiando i comunisti per portarli al potere. A parte il fatto che, a Milano, il pool Mani Pulite arrestò e inquisì quasi lintero vertice del Pci-Pds, esattamente come quelli dei partiti moderati, va detto che le prime elezioni dopo Tangentopoli non le vinsero le sinistre. Le vinse Berlusconi, occupando lo spazio lasciato libero dal pentapartito che si era sciolto per mancanza di voti dopo lo scandalo. Il 24 gennaio 1994, al momento della sua discesa in campo, il Cavaliere elogiò il pool di Milano per avere scoperchiato lo scandalo di Tangentopoli: La vecchia classe politica è stata travolta dai fatti e superata dai tempi [...]. Lautoaffondamento dei vecchi governanti, schiacciati dal peso del debito pubblico e del finanziamento illegale dei partiti, lascia il paese impreparato e incerto.... E il 6 febbraio rincarò la dose: Basta con i ladri di Stato, noi siamo per una politica nuova, diversa, pulita. Siamo lItalia che lavora contro lItalia che ruba. Subito dopo tentò di avere nel suo governo i due simboli del pool di Mani Pulite: Antonio Di Pietro al ministero dellInterno e Piercamillo Davigo alla Giustizia. I due, però, rifiutarono. Ma evidentemente, allepoca, Berlusconi non li considerava toghe rosse. I magistrati milanesi abusavano della carcerazione preventiva per estorcere confessioni agli indagati (30-9-2002). Anche questo cavallo di battaglia della polemica berlusconiana anti-giudici è smentita dai fatti e, soprattutto, dalla relazione consegnata al governo dai quattro ispettori ministeriali inviati contro il pool di Milano nellottobre 1994 dal guardasigilli Alfredo Biondi (Forza Italia, primo governo Berlusconi). Relazione resa nota il 15 maggio 95: Nessun rilievo può essere mosso ai magistrati milanesi, i quali non paiono aver esorbitato dai limiti imposti dalla legge nellesercizio dei loro poteri [...]. Non si è riscontrata unapprezzabile e significativa casistica di annullamenti delle decisioni che hanno dato luogo a quelle detenzioni [...]. I provvedimenti custodiali sono stati spesso suffragati [...] dallulteriore e decisiva prova della confessione dellindagato. Né è risultato che tali confessioni siano state in seguito ritrattate perché rese sotto la minaccia dellulteriore protrarsi della detenzione [...]. Non è possibile ascrivere quelle confessioni alle condizioni fisiche e psicologiche disumane nelle quali si sarebbero venuti a trovare molti indagati, alcuni dei quali suicidatisi, condizioni cui fa riferimento lon. Sgarbi: non è stata mai segnalata lapplicazione di regimi detentivi differenziati e inaspriti rispetto alla generalità dei casi. I magistrati del pool di Milano avevano come obbiettivo quello di favorire la presa di potere da parte delle sinistre (9-5-2003). A parte le considerazioni già esposte, è interessante leggere la risposta data il 23 ottobre 1996 dal ministro dellInterno britannico Simon Brown al Parlamento britannico, per spiegare il diniego opposto al ricorso degli avvocati di Berlusconi, i quali parlavano di inchieste e reati politici per opporsi alla consegna dei documenti sui conti esteri della galassia All Iberian: Se ben capisco largomentazione dei richiedenti [la Fininvest], essi sostengono che lazione giudiziaria in corso in Italia per donazioni illecite di 10 miliardi al signor Craxi è politica, e che le accuse di falso contabile [...] sarebbero reato connesso. Le donazioni politiche illegali sono un reato politico? Non sono daccordo. A me sembra piuttosto un reato contro la legge ordinaria promulgata per garantire un corretto ordinamento del processo democratico in Italia - reato in nulla diverso, diciamo, dal votare due volte alle elezioni [...]. Il reato in questione è stato commesso per influenzare la politica del governo: non si pagano clandestinamente grosse somme di denaro a un partito politico senza uno scopo [...]. Non accetto in nessun modo che il desiderio della magistratura italiana di smascherare e punire la corruzione nella vita pubblica e politica, e il conflitto che ciò ha creato tra i giudici e i politici in quel paese, operi in modo tale da trasformare i reati in questione in reati politici. È un uso scorretto del linguaggio definire la campagna dei magistrati come improntata a fini politici, o le loro azioni nei confronti del signor Berlusconi come persecuzione politica. Al contrario, tutto ciò che ho letto su questo caso suggerisce che la magistratura stia dimostrando una giusta indipendenza politica dallesecutivo ed equanimità nel trattare in modo eguale i politici di tutti i partiti [...]. [Il reato] non è intrinsecamente politico, né lo diviene nel caso che lautore del reato speri di cambiare la politica del governo comprando influenza politica, e neanche se il potere giudiziario, perseguendo lui, spera di ripulire la politica. Nessuno degli argomenti dei richiedenti riesce a persuadermi in nulla che i reati in questione siano politici. Non riesco proprio a vedere i pagatori corrotti della politica come i Garibaldi di oggi, o cercatori di libertà, o prigionieri politici. I magistrati milanesi abusavano della carcerazione preventiva per estorcere confessioni agli indagati (30-9-2002). Anche questo cavallo di battaglia della polemica berlusconiana anti-giudici è smentita dai fatti e, soprattutto, dalla relazione consegnata al governo dai quattro ispettori ministeriali inviati contro il pool di Milano nellottobre 1994 dal guardasigilli Alfredo Biondi (Forza Italia, primo governo Berlusconi). Relazione resa nota il 15 maggio 95: Nessun rilievo può essere mosso ai magistrati milanesi, i quali non paiono aver esorbitato dai limiti imposti dalla legge nellesercizio dei loro poteri [...]. Non si è riscontrata unapprezzabile e significativa casistica di annullamenti delle decisioni che hanno dato luogo a quelle detenzioni [...]. I provvedimenti custodiali sono stati spesso suffragati [...] dallulteriore e decisiva prova della confessione dellindagato. Né è risultato che tali confessioni siano state in seguito ritrattate perché rese sotto la minaccia dellulteriore protrarsi della detenzione [...]. Non è possibile ascrivere quelle confessioni alle condizioni fisiche e psicologiche disumane nelle quali si sarebbero venuti a trovare molti indagati, alcuni dei quali suicidatisi, condizioni cui fa riferimento lon. Sgarbi: non è stata mai segnalata lapplicazione di regimi detentivi differenziati e inaspriti rispetto alla generalità dei casi. BERLUSCONI E IL CONFLITTO DINTERESSI Dire che nellattività di governo e politica ci sia stato qualche volta un interesse personale, non solo del signor Berlusconi, ma anche di altri membri di Forza Italia, è una vergogna (14-12-95). La vecchia classe politica che facendo politica prendeva soldi. Io posso dire che per fare politica ne ho spesi parecchi (15-12-95). Il primo governo Berlusconi passerà alla storia per due provvedimenti: il decreto Biondi, che vietava le custodia in carcere per corruzione alla vigilia dellarresto di Paolo Berlusconi per corruzione; e la legge Tremonti, che ha fruttato alla Mediaset dello stesso Berlusconi (Silvio) sgravi fiscali per 243 miliardi. Ho dato incarico ai miei manager di avviare le dismissioni delle mie proprietà (23-3-94). Ho sempre riconosciuto che cera unanomalia da sanare... Sono il primo a proporre una soluzione di separazione drastica tra lesercizio dei doveri di governo e lesercizio dei diritti proprietari (2-8-94). Le mie aziende o le congelo o le vendo. Voglio assolutamente dividere i miei interessi privati che ho come azionista Fininvest dalla mia attività pubblica che svolgerò nellinteresse di tutti. Credo che quella del blind trust americano sia la soluzione ideale (11-4-94). Oggi vi annuncio che ho deciso di vendere le mie aziende, perché credo che qualcuno, quando si prende un impegno e dentro questo impegno ci sono certe condizioni che sono ostative allo svolgimento globale dellimpegno, deve avere anche il coraggio di sacrificarsi... Non sarà facile trovare un compratore, ma andremo in Borsa con la televisione e terrò una quota assolutamente non di maggioranza (23-11-94). Da novembre ho dato mandato irrevocabile alla Fininvest di vendere le tv (18-3-95). Venderò le tv ad imprenditori internazionali (Il Giornale, 1-4-95). Il conflitto dinteressi sarà risolto nei primi cento giorni del mio governo (5-5-2001). Nove anni dopo il suo primo governo e due anni dopo lavvio del secondo, Berlusconi non ha risolto il conflitto dinteressi né tantomeno ha ceduto alcuna delle sue aziende. Anzi, il 21 dicembre 2001, comunica agli italiani che il conflitto dinteressi esiste solo nel senso che le mie aziende ci hanno rimesso da quando sono entrato in politica al servizio del Paese. E il 7 maggio 2003, ancora più esplicito: Il conflitto dinteressi è una scusa. Tutti vedono bene che non cè nessun conflitto dinteressi. Anzi, io non posso fare che cose sfavorevoli al mio gruppo. Non cè stata una sola decisione assunta da questa maggioranza e da questo governo che abbia portato cose a mio favore. Da quando sono sceso in politica, il mio gruppo ha subìto soltanto danni enormi.
Posted on: Thu, 14 Nov 2013 16:37:53 +0000

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