A Londra sarebbe sfuggito alle grinfie di quella donna e, prima di - TopicsExpress



          

A Londra sarebbe sfuggito alle grinfie di quella donna e, prima di tutto, alle domande sempre più numerose degli abitanti di Salem. Erano ormai quasi una decina d’anni che vi abitava e la gente cominciava a chiedersi perchè non invecchiasse, perchè non si fosse mai sposato e perchè non comparissero delle rughe sul suo volto come a tutti loro. Jackson dapprima iniziò ad evitare gli sguardi, le chiamate e gli inviti, poi smise di uscire di casa anche di sera. Non poteva di certo continuare così dunque decise di andarsene lontano, molto lontano, laddove nessuno di loro lo avrebbe rivisto più. Andare a vivere in una nuova città lo aveva sempre rallegrato. I primi tempi conosci i suoi abitanti, ne diventi amico alle volte, acquisti il loro favore. Ma quando vedono che qualcosa non va come dovrebbe andare, cominciano ad allontanarti con la loro stessa curiosità. Organizzò il viaggio per gli ultimi di settembre, non portò con sé nulla, solo gli abiti e la propria memoria. Non si preoccupò di trovare una casa o un lavoro, a questo avrebbe pensato una volta sceso dall’aereo. Si ritrovò in questo modo per giorni a vagare per Londra, affascinato dall’eleganza degli edifici e dalle persone che l’abitavano. Era passato parecchio tempo dall’ultima volta. Solitamente in una nuova città seguiva un ordinato e solido piano, ovvero studiare ogni individuo e sciegliere il genere di vittime fino a che non si arriva ad un compromesso con un solo individuo o preferibilmente due, ma l’ultima volta che si era nutrito era pericolosamente lontana e non poteva rischiare di aspettare ancora un pò. Così aspettò solo un paio di giorni, il tempo necessario per individuare una donna dall’odore di sangue sulle mani. La seguì per un giorno e mezzo, scoprì dove abitava e organizzò un nuovo piano, semplice ed efficace, secondo le sue aspettative. Entrò nella casa della donna senza difficoltà, girò in un ogni stanza controllandola, ma senza mai toccare nulla. Aspettò ore e ore, assorto nel silenzio accogliente di quella dimora e sprofondato nell’ombra che le persiane alle finestre donavano. Testò la comodità del divano e la capienza del frigorifero, la facilità della pulizia intera del bagno e delle pareti e la sicurezza della porta d’ingresso e proprio quando fece per toccare la maniglia la serratura scattò ed allora si nascose dietro di essa, silenzioso, immobile. Fu un istante, veloce e silenzioso. L’avambraccio premeva sul collo della ragazza, non abbastanza da strozzarla o impedirle di respirare e parlare, ma abbastanza da tenerla ferma. L’altra mano chiudeva le sue braccia contro lo stomaco. “Shh shh ... quieta. Non ti agitare.” Sussurrò a fior di labbra, vicino al suo orecchi destro. “So cose che se le sapesse la polizia tu non saresti ancora qui, in casa tua. So cose di te che mi hanno alquanto incuriosito. Non mi interessa perchè lo fai o per chi, non dirò nulla a nessuno, ma ti devo chiedere un paio di favori, in cambio del mio caro silenzio, Miss..” Si avvicinò maggiormente all’orecchio della ragazza e sussurrando continuò. Il tono della voce era talmente basso ma allo stesso tempo talmente comprensibile da sembrar essere stati chiusi in una campana di vetro. Il petto dell’uomo premeva contro la schiena di lei, il cuore del vampiro era lento, mentre quello della donna leggermente accelerato. Poteva sentirne il nettare pulsare nel collo. “Ho necessità urgente di una dimora e la tua fa al caso mio, oserei dire. Ho bisogno inoltre del sangue delle tue vittime. Non ti chiedo di uccidere per me, ma di sfruttare al meglio e tutto ciò che avanzi nelle tue care e casuali giocattoli. Ti chiederai..perchè devo fare tutto questo per un estraneo e nulla in cambio? Il denaro in confronto alla mia protezione e il mio aiuto in ogni momento della giornata è polvere. “ Allentò la presa, lentamente, ma non la lasciò. “Sì, sono uno di quei mostri descritti nei film. Dracula, hai presente? Ora mi aspetto da te una risposta o negativa o, preferibilmente, positiva. Allora potrò lasciarti andare.”
Posted on: Sat, 14 Sep 2013 11:34:00 +0000

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