Amiche e Amici, la giornata del 30 settembre ha visto noi - TopicsExpress



          

Amiche e Amici, la giornata del 30 settembre ha visto noi cittadini scafatesi protagonisti di una protesta simbolica, pacifica e senza bandiere. Insieme a centinaia di scafatesi, tra cui studenti, passanti, professionisti, pensionati, dipendenti comunali, consiglieri e altri, abbiamo occupato l’atrio della casa comunale per ottenere risposte circa la situazione pietosa in cui riversa l’Ospedale “Mauro Scarlato”: CHIUSO DA DUE ANNI. Lo abbiamo fatto in quel luogo e non altrove per chiedere al nostro Sindaco di unirsi ad una protesta legittima, e magari chiamare anche sua moglie, il consigliere regionale Monica Paolino, a lottare con noi per portare le nostre istanze a Stefano Caldoro, il quale, in quanto Presidente della Regione ma soprattutto Commissario della Sanità campana, è l’unico in grado di darci delle risposte vere, definitive. E’ stata una giornata di mobilitazione e rabbia, è vero: il nostro diritto alla salute ci preme più di ogni altra cosa, ed è vergognoso che Scafati, secondo comune più grande della provincia di Salerno, non abbia più un ospedale funzionante, il pronto soccorso e le ambulanze. Con amarezza abbiamo notato due cose: la prima (ma ce lo aspettavamo), che il Sindaco ha frainteso la bontà di un gesto collettivo, scambiandolo per un attacco personale. Noi vogliamo ricordare al primo cittadino che è Sindaco di tutti e non solo dei suoi elettori, e che in qualità di rappresentante delle istituzioni non può sfuggire al suo popolo indignato e disperato che protesta: gli chiediamo, per la prossima volta, di parlare con la sua città invece di nascondersi dietro superflui e vaneggianti comunicati stampa. La seconda, più dolorosa: pare che molti nostri concittadini ignorino completamente la situazione attuale del nosocomio cittadino, e per questo chiediamo l’impegno di tutti nel diffondere la verità e di unirsi a questa battaglia per la dignità e la salute di Scafati e dei suoi abitanti. Sembra ormai abbastanza chiaro che si tratta di una vicenda che interessa tutti, a prescindere dall’appartenenza politica, per cui senza strumentalizzazioni né polemiche rilanciamo il nostro appello all’unità e alla coesione: TUTTI INSIEME PER LA RIAPERTURA DEL PRONTO SOCCORSO. La nostra occupazione ha avuto, anche se piccoli, dei risvolti positivi: si sono uniti alla nostra battaglia i rappresentanti del comitato di Agropoli (altro ospedale vessato dal decreto 49); ci ha raggiunti in piena occupazione il vicepresidente della Quinta Commissione Regionale per la Sanità Anna Petrone, la quale, insieme al Consigliere Regionale Donato Pica porterà la nostra istanza in Commissione e a Stefano Caldoro; abbiamo avuto un incontro con il Comitato per il NO ALLA CHIUSURA DELLO SCARLATO che si è tradotto poi in un incontro più ampio con i consiglieri comunali di maggioranza (anche se non tutti) e di opposizione per ottenere un Consiglio Comunale monotematico sull’argomento. Restiamo a vedere. Se non otterremo risposte, ritorneremo a manifestare. La salute non si baratta. Passo dopo passo ci riprenderemo quello che è nostro, però dovremo essere tutti, insieme. Pnb
Posted on: Fri, 04 Oct 2013 11:17:25 +0000

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