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Battaglia di Dara Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Abbozzo conflitti Questa voce sullargomento conflitti è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Battaglia di Dara parte della Guerra iberica Lo schieramento prima della battaglia Lo schieramento prima della battaglia Data 530 Luogo Dara, sud della Turchia Esito Vittoria Bizantina Schieramenti Bizantini Persiani Comandanti Belisario, Ermogene Perozes, Pityaxes, Baresmanas † Effettivi 25.000 uomini [1] 40.000 uomini[1]+10.000 rinforzi[2] Perdite Sconosciute 8.000 [3] Voci di battaglie presenti su Wikipedia [mostra] V · D · M Guerra iberica La battaglia di Dara vide contrapposti Bizantini e Persiani nel 530. Fu uno degli eventi della guerra iberica. Indice [nascondi] 1 Antefatti 2 Terreno 3 Forze in campo 4 La battaglia 5 Conseguenze 6 La battaglia nei media 7 Note 8 Bibliografia 9 Altri progetti Antefatti[modifica | modifica sorgente] Limpero bizantino era in guerra con quello persiano dal 507, probabilmente a causa del tentativo di Kavad I di convertire il regno dIberia, a maggioranza cristiana, allo Zoroastrismo. Il re degli iberi fuggì chiedendo aiuto allimperatore bizantino Giustino I. Inizialmente i persiani tentarono di mantenere la neutralità dei romani offrendo a Giustino di adottare il terzo figlio di Kavad, Cosroe. I Bizantini rifiutarono inviando nellArmenia persiana Settias e Belisario che tuttavia vennero respinti. Dopo la morte di Giustino nel 527, il suo successore Giustiniano tentò di negoziare una tregua, i persiani risposero con linvio di una nuova armata. Terreno[modifica | modifica sorgente] La battaglia si svolse nei pressi della fortezza romana di Dara, posta sul confine nord della Mesopotamia, a soli 27km dalla roccaforte persiana di Nisibis. I bizantini vi avevano radunato un esercito di 25.000 uomini sotto il comando di Belisario e del suo vice Ermogene. Le forze bizantine erano troppo numerose per essere ospitate allinterno della fortezza, tuttavia il terreno circostante poteva offrire un certo vantaggio ai bizantini che si trovavano ad affrontare unarmata composta da circa il doppio dei loro uomini, motivi per i quali molto probabilmente Belisario predilesse lo scontro in campo aperto ad un assedio. Le fonti antiche concordano nel collocare lo scontro fuori le mura di Dara, più precisamente a sud, lunica via da cui un esercito potesse attaccare facilmente la città. Dara è infatti circondata da basse colline su tutti i lati, solo da sud una pianura, a sua volta fiancheggiata da piccoli rilievi, consente laccesso a una grande armata. È qui che con ogni probabilità Belisario schierò i suoi uomini e fece scavare una trincea con vari passaggi per ostacolare lavanzata nemica e consentire rapidi contrattacchi, mentre le basse colline avrebbero impedito accerchiamenti della pericolosa cavalleria persiana. Forze in campo[modifica | modifica sorgente] Belisario ed Ermogene avevno a disposizione un esercito di 25.000 uomini che comprendeva fanti e cavalieri bizantini, un contingente di arcieri a cavallo eruli sotto il comando di Fara, 300 cavalieri unni comandati da Sunicas e Aigan, altri 600 unni a cavallo guidati da Simmas e Ascan, più altri cavalieri guidati dal comandante bizantino Giovanni, figlio di Niceta, e dai suoi subordinati Cirillo, Doroteo, Marcello e Germano. I persiani erano comandati dal loro generale Perozes e disponevano di una forza di attacco di 40.000 uomini nella quale erano presenti gli Immortali, cavalleria pesante, arcieri a cavallo, arcieri e fanti. Dopo il primo giorni di scontri questarmata venne rinforzata da altri 10.000 uomini fatti arrivare dalla fortezza persiana di Nisibis. La battaglia[modifica | modifica sorgente] I bizantini schierarono al centro la loro fanteria, subito dietro Belisario ed Ermogene con una riserva composta dai bucellarii. Subito a sinistra il contingente di Fara affiancato da una forza di cavalleria ancora più consistente sotto il comando di Bouzes. Ai lati della fanteria, dove la trincea romana piegava ad angolo retto, si schierarono gli unni di Sunicas e Agian sulla sinistra e sulla destra quelli di Simmas e Ascan. Giovanni e la cavalleria bizantina tenevano il fianco destro. I persiani avevano disposto le loro truppe su due linee con il centro sotto il comando diretto di Perozes, il fianco sinistro sotto quello di Baresmanas, il destro sotto quello di Pityaxes. Il primo giorno di battaglia gli eserciti si fronteggiarono senza scontrarsi realmente. Ebbero luogo alcuni duelli tra i campioni dei due eserciti, uno in particolare coinvolse un cavaliere persiano che sfidò a duello chiunque volesse combattere, dei romani nessuno rispose se non uno schiavo di Bouzes di nome Andrea che era stato segretamente addestrato al combattimento, lo schiavo riuscì ad uccidere non uno ma due sfidanti. Dopo tali vicende i persiani si ritirarono nel loro campo presso Ammodius.[4] Il secondo giorno i persiani ricevettero i 10.000 rinforzi da Nisibis. Lunico cambiamento nello schieramento fu che i bizantini nascosero i cavalieri eruli di Fara dietro una collinetta sul loro fianco sinistro, in modo da poter tendere un imboscata al nemico. I persiani iniziarono lo scontro con un intenso scambio di frecce, nonostante il numero di gran lunga superiore di arcieri furono svantaggiati dal vento contrario e lazione venne sospesa senza reali conseguenze per lesito dello scontro. A questo punto Perozes ordinò lattacco generale. Lala destra persiana caricò i cavalieri di Bouzes ma lattacco combinato su entrambi i fianchi condotto degli eruli, nascosti dietro la collina, e degli unni di Sunicas e Aigan mandò in rotta lala destra persiana che si ritirò verso la loro seconda linea. Perozes decise di cambiare strategia e concentrò una seconda carica contro lala destra bizantina controllata da Giovanni. Lattacco persiano fu guidato da Baresmanas alle cui truppe si aggiunsero anche gli Immortali. I cavalieri di Giovanni vennero travolti e si ritirarono ma Belisario ordinò subito un contro attacco inviando la fanteria e tutta la cavalleria unna. La contromossa spezzò lavanzata persiana in due tronconi, i cavalieri persiani allinseguimento delle truppe di Giovanni in ritirata si trovarono separati dal resto dellesercito, resisi conto della situazione si voltarono per attaccare i romani alle spalle ma furono ingaggiati dalla cavalleria di riserva di Belisario e dagli uomini di Giovanni che, riorganizzatisi, erano tornati a combattere. Questo fu il momento che decise la battaglia, Baresmanas venne ucciso, gli Immortali ruppero i ranghi e iniziarono la ritirata, a questo punto tutta larmata persiana fuggì inseguita dai bizantini che tuttavia vennero poco dopo richiamati da Belisario. Conseguenze[modifica | modifica sorgente] La vittoria fu la prima dopo lungo tempo in cui unarmata bizantina, pergiunta inferiore di numero, era riuscita a sconfiggere pesantemente una persiana. In ogni caso non fu decisiva per lesito del conflitto, solo un anno dopo i romani vennero sconfitti nella Battaglia di Callinicum e costretti a pagare tributi ingenti. Dara tuttavia rimase un punto cruciale e fonte di discordia tra i due imperi, Cosroe I tentò di conquistarla senza successo nel 540 e nel 544, solo nel 573 i persiani furono in grado di catturare la fortezza. Tale evento ebbe grandi ripercussioni a corte, tanto che pare aver causato la follia di Giustino II. Maurizio fu in grado di riconquistare Dara nel 584 ma già nel 604 Cosroe II saccheggiò e questa volta distrusse la città. I bizantini la ricostruirono nel 628, nel 639 cadde in mano araba. Da allora i bizantini riuscirono a saccheggiarla nel 942 e nel 958 ma non furono mai più in grado di tenerla. La battaglia nei media[modifica | modifica sorgente] La battaglia di Dara è stata rappresentata nel 2005 dalla serie TV Time Commanders Note[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Sun, 24 Nov 2013 21:38:38 +0000

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