CABRAS. Che fosse una spiaggia “che strugge l’anima” lo si - TopicsExpress



          

CABRAS. Che fosse una spiaggia “che strugge l’anima” lo si sapeva anche prima che “Vanity Fair” inserisse Is Aruttas nella classifica degli undici lidi più belli del mondo. La bellezza della spiaggia è stata comunque celebrata con l’enfasi che merita. Un omaggio che permette di sorvolare su alcune sviste sull’articolo che accosta la spiaggia del Sinis all’isola thailandese di Ko Phi Phi Don che custodisce la spiaggia Phi Phi Leh, quella in cui terminava la nuotata di Leonardo di Caprio nel film “The Beach”. Is Aruttas è stata raccontata assieme alle più famose spiagge del mondo, quelle di cui tutti almeno una volta hanno visto una foto o hanno seguito un documentario che ne tesseva le lodi e ne descriveva la bellezza. Gli esempi sono tantissimi, da White Heaven Beach, il paradiso bianco davanti alla grande barriera corallina australiana, alla spiaggia del Navagio di Zante, l’isola greca che diede i natali a Ugo Foscolo e che ispirò al poeta un famoso sonetto. L’unica compagna di viaggio italiana di Is Aruttas è la spiaggia dei conigli di Lampedusa. Insomma, un elenco prestigioso che mette in secondo piano alcuni errori. Is Aruttas, infatti, non è un paradiso per i surfisti, che preferiscono le onde perfette di Capo Mannu, e i noleggi di lettini e ombrelloni, come riportato su Vanity Fair, sono un servizio che sulla spiaggia di quarzo non s’è mai visto e che, a quanto pare, non è neppure in programma. Un dettaglio che potrebbe far storcere il naso agli amanti della comodità ma che garantisce il fascino selvaggio di una delle undici spiagge più belle del mondo.
Posted on: Sat, 14 Sep 2013 20:59:04 +0000

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