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Cari Amici Vi informo che a seguito della soppressione delle Province Siciliane, con una legge approvata dall’ARS lo scorso mese di marzo, anche con il nostro plauso, si sta rivelando come una decisione presa con enorme pressapochismo e senza un serio piano programmatico per traghettare la soppressione di un Ente verso la creazione dei Consorzi. Tale decisione presa senza un criterio organico di coerenza amministrativa, allo stato attuale sta per avere delle conseguenze irreversibili sull’esistenza di interi territori siciliani. Il Presidente Crocetta nel corso di vari incontri aveva assicurato e garantito, con titoloni giornalistici ad effetto e alle segreterie regionali, sindacali e politici, “ che i servizi sarebbero stati garantiti e che nessuna conseguenza sarebbe caduta sul personale dipendente”. Da allora, e dopo l’approvazione del bilancio regionale, ha dimenticato di trasferire le necessarie competenze economiche per le spese correnti e per gli stipendi dei dipendenti. Tale dimenticanza, ha fatto si che i Commissari dello Stato e i responsabili delle Ragionerie Provinciali, chiedessero lumi al Presidente Crocetta e all’assessore della Funzione pubblica, e successivamente anche alla Corte dei Conti, di come dovevano formulare il bilancio preventivo della spesa corrente. Tale mancanza pone in essere l’impossibilità di poter effettuare l’ultimo bilancio delle ex Province per mancanza dei fondi necessari ad assicurare il servizio fino a dicembre. In sostanza le ex Province Siciliane rischiano il default economico. La risposta del Presidente è stata “che le Province non esistono più e non ci sono i fondi”, e da notizie ultime ha richiesto al Presidente del Consiglio Letta, di prevedere lo stanziamento di 90 milioni di Euro per il pagamento del personale delle ex Province in Sicilia. La conseguenza di queste scellerate dimenticanze sono: che i dipendenti della (ex) Province Siciliane non percepiscono o sono prossime a non percepire più gli stipendi per mancanza di trasferimenti economici nelle spese correnti sia dallo Stato e sia dalla Regione. Tali somme sono solo per l’essenzialità quali: il regolare funzionamento delle Scuole pubbliche che rischiano di non garantire la regolare apertura del nuovo anno scolastico, le strade di comunicazione viaria che sono prive di regolare manutenzione e pertanto con serio rischio all’incolumità della cittadinanza e veicolare, la manutenzione e controllo dei parchi ambientali, delle riserve, e dell’assistenza all’infanzia abbandonata, ai minori, ai ciechi e sordomuti oltre al regolare servizio necessario per il funzionamento amministrativo. Per il Presidente Crocetta, il taglio delle Province è come la chiusura di un negozio a conduzione familiare, si chiude la saracinesca e si chiude la partita IVA e si consegnano i libri contabili e finisce tutto li…. Non è così, questo atteggiamento dimostra la pochezza amministrativa del nostro Presidente Crocetta e dei suoi collaboratori, e visto che per Lui le Province non esistono più non è necessario trasferire i fondi essenziali e indispensabili. Tutto questo è gravissimo, perché di colpo ha tagliato le necessità territoriali primarie e migliaia di famiglie da adesso si trovano senza stipendi o prossimi ad essere senza stipendi e pertanto si aggiungono all’enorme esercito dei precari senza futuro. Mi auguro che i Cittadini Onorevoli Regionali, Nazionali e Senatori del M5S, si attivano a protestare, sollecitare e a garantire la salvaguardia dei territori, l’essenzialità dei servizi necessari di migliaia di famiglie che si trovano improvvisamente privi di assistenza e di sostentamento. Infine vi comunico che si stanno programmando una serie di assemblee dei dipendenti, pubbliche e manifestazioni in ogni sede provinciale e a Palermo contro questa politica distruttiva. Filippo Cammarata
Posted on: Thu, 25 Jul 2013 17:41:13 +0000

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