Commenti&Inchieste Scenari Manager italiani ancora prudenti di - TopicsExpress



          

Commenti&Inchieste Scenari Manager italiani ancora prudenti di Andrea Curiat28 ottobre 2013 In questo articolo Argomenti: Management | Andrea Guerzoni | Italia My24 ascolta questa pagina Riparte il mercato M&A internazionale. Il 70% dei top manager si aspetta che le attività di fusione aumentino nei prossimi 12 mesi e un executive su tre sta già pianificando unacquisizione. Ma lItalia è solo marginalmente interessata dallo slancio globale: le aziende italiane adottano un approccio prudente e il Paese non rientra tra i primi 20 al mondo per capacità di attrarre investimenti dallestero, collocandosi dopo mercati come lIraq e il Vietnam. I risultati emergono dalla nuova edizione del Capital confidence barometer, unindagine condotta a livello globale da Ernst&Young (EY) su un campione di oltre 1.600 executive (metà composta da Ceo, Cfo e altri top manager) in 72 Paesi. Ne emerge un quadro complessivamente positivo, in cui il livello di fiducia si attesta ai livelli massimi da due anni a questa parte: l85% dei dirigenti internazionali pensa che leconomia globale sia destinata a migliorare nel corso del prossimo anno. In Italia, la tendenza è ancora più accentuata: «Ad aprile la percentuale di ottimisti era ferma al 17%. Oggi, il 64% dei manager italiani percepisce un miglioramento delleconomia globale e solo l8% ritiene che ci sia un declino» commenta Andrea Guerzoni, global transaction support leader di Ernst & Young. È proprio il ritrovato ottimismo a far ripartire i piani di sviluppo delle aziende. Se a fine 2012 quasi il 60% dei manager internazionali si poneva come obiettivo la mera sopravvivenza dellazienda, o la ricerca di stabilità e di riduzione nei costi, oggi la proporzione si è invertita: il 58% degli executive trova di nuovo nella crescita il focus primario del proprio business. Le prospettive di sviluppo non portano soltanto a un incremento delle attività di M&A, ma anche a piani di sviluppo organico. Il 48% dei manager conta di creare nuovi posti di lavoro e di andare a caccia di talenti, una percentuale in netta crescita dal 22% dellottobre 2012. Come osserva Guerzoni, i manager italiani sono più prudenti: «Più della metà afferma ancora oggi che lobiettivo principale consiste nel proteggere e mettere in sicurezza la propria azienda, una percentuale in linea con i livelli delle ultime rilevazioni». La propensione agli investimenti più rischiosi, come le attività di M&A, si è addirittura ridotta rispetto allaprile scorso: il numero di manager che prevede di effettuare unacquisizione nei prossimi 12 mesi è sceso dal 28 al 23%. Le ragioni principali? Sono gli stessi executive a illustrarle: «Unazienda su tre ha difficoltà a reperire i finanziamenti necessari per crescere. La stretta sul credito si fa sentire in Italia più che allestero. Cè anche un basso tasso di fiducia non sullandamento delleconomia globale, ma sulle prospettive dellItalia stessa: il 43% dei manager pensa che leconomia locale sia in declino e solo il 20% percepisce un miglioramento modesto» conclude Guerzoni.
Posted on: Mon, 28 Oct 2013 10:04:14 +0000

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