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Crimi (M5S) : “Ammissione del fallimento delle politiche di gestione dei fondi europei” Posted on September 25, 2013 by Felice Marra In commissione discutiamo del Decreto sulla Pubblica Amministrazione. Tra gli altri l’art.10 che prevede la creazione di una nuova AGENZIA PERLA COESIONE al fine di migliorare la governance delle politiche di sviluppo territoriale e gestione dei fondi europei. Una ennesima Agenzia, una duplicazione di competenze già in carico ad apposito Dipartimento presso il Ministro Sviluppo Economico. Ovviamente questa Agenzia prevede ulteriori spese, personale dirigenziale e operativo, questa Agenzia sarebbe istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, pertanto al personale in essa trasferito dovrebbe percepire ulteriori indennità. Inoltre si prevede assunzione di ulteriori 120 unità… E’ l’ammissione del fallimento delle politiche di gestione dei fondi europei ma come al solito nessuna sanzione per gli enti territoriali che hanno gestito maleo non gestito fondi europei. A titolo di esempio, riporto questo nota storiella che gira su internetUna società italiana ed una giapponese decisero di sfidarsi annualmente in una gara di canoa, con equipaggio di otto uomini. Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna squadra era al meglio della forma, ma i giapponesi vinsero con un vantaggio di oltre un chilometro. Dopo la sconfitta il morale della squadra italiana era a terra. Il top management decise che si sarebbe dovuto vincere l’anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema. Il gruppo di progetto scoprì dopo molte analisi che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano. In questa situazione di crisi il management dette una chiara prova di capacita’ gestionale: ingaggio’ immediatamente una società’ di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana. Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c’erano troppe persone a comandare e troppe poche a remare. Con il supporto del rapporto degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori dei comandanti, un capo dei supervisori e uno ai remi. Inoltre si introdusse una serie di punti per motivare il rematore: “Dobbiamo ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più` responsabilità`”. L’anno dopo i giapponesi vinsero con un vantaggio di due chilometri. La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò` pago` un bonus al gruppo di comando come ricompensa per il grande impegno che la squadra aveva dimostrato. La società di consulenza preparo’ una nuova analisi, dove si dimostro’ che era stata scelta la giusta tattica, che anche la motivazione era buona, ma che il materiale usato doveva essere migliorato. Al momento la squadra italiana e’ impegnata a progettare una nuova canoa. Vito Crimi Portavoce M5S Senato
Posted on: Wed, 25 Sep 2013 21:37:18 +0000

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