DODICMILA E LA CONSULTA DEGLI ORDINI LOMBARDI - TopicsExpress



          

DODICMILA E LA CONSULTA DEGLI ORDINI LOMBARDI 5_11_13/rev Crediamo che la Consulta Regionale degli Ordini Lombardi, libera associazione di tutti gli Ordini della Lombardia, costituisca una risorsa importante per promuovere un più corretto e deontologico esercizio della professione, per agevolare una rapida circolazione delle idee fra gli ordini provinciali regionali e, soprattutto, per interfacciare le esigenze dai 28.000 architetti lombardi con l’ente regionale la cui attività legislativa incide fortemente sulla condizioni di sistema all’interno della quale opera il professionista. Perché ciò avvenga in modo sostenibile ed efficace, tuttavia, la Consulta deve cambiare radicalmente rispetto alla struttura attuale che si configura come un livello burocratico intermedio tra quello provinciale e quello nazionale non in grado di rispondere alle esigenze di circolazione delle informazioni, di elaborazione di proposte e rapidità di reazione: soprattutto rappresenta un costo insostenibile per l’Ordine di Milano con una spesa al 2012 di 186.000 euro che corrisponde a quasi la metà delle risorse annuali dell’Ordine di Milano per iniziative e servizi agli iscritti. Per questo, proponiamo che la Consulta si trasformi radicalmente sia nella organizzazione sia nei contenuti. Per l’organizzazione: la nuova Consulta deve diventare una struttura leggera a geometria variabile che si organizza in base ai progetti e senza commissioni permanenti: una sorta di agenzia senza dipendenti e con costi minimi di segreteria il cui compito è far circolare il più velocemente possibile le informazioni. Un’associazione tra Ordini a cui ci si iscrive annualmente, che promuove progetti di interesse regionale. Il cui statuto sarà diverso da quello attuale: l’iscrizione consente di partecipare ad un tavolo di discussione paritetico e all’assemblea dei soci (un ordine un voto); la quota di partecipazione per ogni socio è paritaria, computata in base ai costi fissi della struttura ; ogni singolo progetto scelto dalla Consulta è finanziato dai soli Ordini che vi aderiscono. Per quanto riguarda i contenuti vogliamo una Consulta che si occupi soprattutto di relazionarsi con le attività legislative di Regione Lombardia al fine di mettere in atto ogni azione tesa a garantire un più corretto, dignitoso e libero esercizio della professione darchitetto in quella sede così importante. La Consulta tornerà così ad essere utile strumento per promuovere progetti con l’istituzione regionale e costerà molto meno per l’Ordine di Milano. Queste posizioni sono già state poste alla Consulta dallattuale consiglio uscente dellOrdine di Milano ed è ora in discussione, a partire da tali posizioni, un nuovo statuto: un processo di razionalizzazione iniziato, dunque, che grazie a Milano ha già portato al primo risultato di diminuire la quota annuale della Consulta per iscritto da 15.00 a 11,60 euro per gli anni 2013 e 2014. Il completamento di questa trasformazione sarà una delle prime cose che il nuovo consiglio di Milano farà: e nel caso in cui non dovessero verificarsi le condizioni politiche per attuarle ci impegnamo a fare uscire l’Ordine milanese dalla Consulta Regionale.
Posted on: Tue, 05 Nov 2013 08:32:22 +0000

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