Depurazione industriale e prospettive del comparto conciario, - TopicsExpress



          

Depurazione industriale e prospettive del comparto conciario, martedì 22 ottobre consiglio comunale aperto a Fucecchio Interverranno tra gli altri il direttore generale dell’Arpat Giovanni Barca e il dirigente del settore tutela e gestione delle risorse idriche della Regione Toscana Franco Gallori FUCECCHIO, 17 OTTOBRE 2013. Si terrà martedì prossimo 22 ottobre alle ore 21 a Fucecchio il consiglio comunale aperto sul tema della depurazione degli scarichi industriali alla luce dei recenti fatti accaduti al depuratore gestito dal Consorzio Conciatori di Ponte a Cappiano. L’incontro, al quale potranno partecipare attivamente anche i cittadini, vedrà la partecipazione di importanti autorità come il direttore generale dell’Arpat Giovanni Barca e quella del responsabile del settore tutela e gestione delle risorse idriche della Regione Toscana Franco Gallori. Ma non mancheranno neppure i rappresentanti dei conciatori e dei lavoratori del settore. Per i primi interverrà Piero Maccanti, direttore dellAssociazione conciatori di Santa Croce sullArno, per i secondi Stefano Scibetta della CGIL-Filctem. All’ordine del giorno non ci saranno soltanto le problematiche emerse dalla recente inchiesta della magistratura sul funzionamento del depuratore gestito dal Consorzio Conciatori di Ponte a Cappiano ma anche le prospettive di sviluppo dell’industria conciaria del distretto di Santa Croce sull’Arno, i temi legati alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela della salute pubblica, nonché lo stato di attuazione dell’accordo per la tutela delle risorse idriche del Basso e Medio Valdarno e del Padule di Fucecchio attraverso la riorganizzazione della depurazione industriale del comprensorio del cuoio e di quella civile del circondario empolese, della Valdera, della Valdelsa e della Valdinievole (il cosiddetto progetto Tubone). “La giunta comunale - spiega il sindaco Claudio Toni – ritiene utile questo incontro alla luce dei recenti fatti di cronaca. Ovviamente non sta alle istituzioni valutare quanto accaduto, per quello c’è un’inchiesta della magistratura che farà luce sugli accadimenti e valuterà eventuali responsabilità. Nel caso di un rinvio a giudizio il Comune, come abbiamo già annunciato, si costituirà parte civile nel processo. Anche in questa sede ritengo comunque opportuno ribadire che dal 1° febbraio di quest’anno i reflui industriali delle zona industriale di Ponte a Cappiano vengono convogliati al depuratore consortile Aquarno che gestisce la depurazione delle acque reflue delle zone industriali delle Confina, di Santa Croce e di Castelfranco. Aquarno è sotto controllo pubblico e questo dovrà rappresentare, per il presente e per il futuro, una garanzia sull’attività degli impianti”. L’incontro di martedì prossimo, che sarà aperto anche alla partecipazione dei cittadini, avrà lo scopo di capire, anche con il contributo della Regione Toscana, dell’Assoconciatori e del sindacato di categoria, quali prospettive ci sono nel settore conciario in relazione alla depurazione e quale sia lo stato di attuazione del progetto di riorganizzazione della depurazione civile che dovrà tutelare le risorse idriche del territorio. “In questi anni – prosegue Toni - le amministrazioni comunali del distretto hanno lavorato per rendere sempre più compatibile lindustria conciaria con la tutela dellambiente e della salute pubblica: anche grazie alla collaborazione di tutti i soggetti, dal mondo delle imprese al movimento sindacale, è stato possibile realizzare progetti ed investimenti che hanno reso il sistema industriale del Comprensorio del Cuoio compatibile con lambiente tanto da arrivare recentemente alla certificazione EMAS, così come il coordinato intervento delle Amministrazioni locali ha permesso di implementare e mantenere un sistema di Telerilevamento per il controllo delle emissioni in atmosfera. Siamo quindi convinti che la strada intrapresa sia quella giusta e che con la riorganizzazione del sistema depurativo otterremo risultati positivi sia per lambiente che per il sistema economico. Con la realizzazione del progetto “Tubone”, che prevede la dismissione di circa 40 piccoli depuratori, si potrà utilizzare nuovamente limpianto di Ponte a Cappiano per trattare i reflui civili provenienti dalla Val di Nievole e trasformarli in acqua con una qualità tale da poter essere riutilizzata dalle industri conciarie in sostituzione dei prelievi dalla falda”.
Posted on: Fri, 18 Oct 2013 07:51:06 +0000

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