Dino Barberini LA LETTERA DELLA SETTIMANA OGGI SARA INVIATA AI DEPUTATI E SENATORI. E UNA LETTERA IMPORTANTE DIAMO VOCE ALLULTIMO RAPPORTO ONU DI RICHARD FALK, ANALISI DETTAGLIATA DEI CRIMINI DELLOCCUPAZIONE MILITARE ISRAELIANA NEI TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI. INVIAMOLA PER CONDIZIONARE LINCONTRO BILATERALE ITALIA- ISRAELE PREVISTO PER IL 2 DICEMBRE. link al Rapporto Falk e indirizzi email a fine lettera Oggetto: ULTIMO RAPPORTO ONU - Palestina: un popolo oppresso da Israele Care deputate, cari deputati, nellincontro bilaterale Italia-Israele del 2 dicembre a Torino la delegazione italiana deve porre al governo di Tel Aviv come condizione preliminare dei colloqui il rispetto delle leggi internazionali e dei diritti umani in particolare. Lultimo rapporto Onu del 17 settembre scorso conferma le continue responsabilità di Israele, in quanto Potenza occupante. ai sensi del diritto internazionale umanitario, con particolare riferimento alla Quarta Convenzione di Ginevra relativa alla protezione dei civili in tempo di guerra,. E lo stesso Rapporto afferma che nel 2013 Israele ha ulteriormente radicato le sue politiche e pratiche illegali nei Territori occupati in violazione delle norme che proibiscono a una potenza occupante di modificare gli assetti economici, culturali, civili e dei diritti umani del Territorio occupato. Nel 2013 Israele: ha aumentato il numero di demolizioni di case palestinesi e dei conseguenti trasferimenti forzati dei palestinesi da Gerusalemme Est – ha dato mano libera ai coloni che commettono atti di violenza contro i palestinesi e le loro proprietà – ha continuato a costruire su Territorio palestinese il Muro di Annessione – ha ampliato il numero di insediamenti e dei coloni nei Territori Occupati – ha intensificato a scapito dei nativi lo sfruttamento delle risorse naturali palestinesi, in particolare attraverso l appropriazione della terra e dellacqua in Area C. - ha messo in atto politiche di discriminazione abitative e residenziali nei confronti dei palestinesi che si configurano come operazioni di pulizia etnica – e nel frattempo ha moltiplicato e moltiplica le iniziative per limmigrazione di ebrei da tutto il mondo per imporre una dominazione demografica in aree di fondamentale importanza religiosa e storica come Gerusalemme Est . I processi congiunti di costruzione di insediamenti illegali e, insieme, di espansione hanno fatto sì che si giungesse ad una situazione parzialmente irreversibile di sotterranea annessione Continue sono le importanti violazioni israeliane del diritto internazionale commesse nel corso del 2013, nellobiettivo di determinare la frammentazione del territorio occupato e del popolo palestinese (Desmond Tutu: “Apartheid peggiore di quello sudafricano”), violando così il diritto dei palestinesi di “esercitare lautodeterminazione in un territorio unificato”, come garantito dalle Risoluzioni e sentenze della comunità internazionale e dei principali organi come lONU, la Quarta Convenzione di Ginevra, il Comitato Internazionale della Croce Rossa, la Corte Internazionale di Giustizia. Siamo profondamente preoccupati per i recenti colloqui con alcuni leader della UE nel tentativo di rinviare, modificare o addirittura sospendere le linee guida della UE in materia di cooperazione economica e industriale per finanziare gli enti e gli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati. Sempre più intensi appaiono i rapporti UE-Israele (v. la missione del commissario Tajani) e Italia-Israele (ministro Bray, ministro Bonino, premier Letta) tutti improntati a dare via libera al progetto israeliano di annessione del Territorio palestinese e emarginazione dei nativi palestinesi. Nel Piano dazione in corso di validità dal 2005, UE e Israele si impegnano a dare priorità alla promozione della tutela dei diritti umani, con limpegno di lavorare insieme per promuovere i valori condivisi di democrazia, stato di diritto e rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale. Tutti obiettivi ripudiati da Israele, e anzi considerati con disprezzo in relazione ai diritti del popolo palestinesi occupato. Un paese democratico come lItalia deve porre alla base delle sue relazioni internazionali la pregiudiziale che il paese con cui trattare e stipulare accordi deve rispettare le leggi internazionali e il diritto umanitario, e assolvere ai suoi obblighi nei confronti del popolo militarmente occupato. La pronuncia della Corte internazionale di giustizia è stata netta: le costruzioni israeliane nei territori occupati sono illegali, perché tali, illegali, sono secondo il diritto internazionale. Non intensificare gli accordi economici la cooperazione industriale e militare, ma premere su Israele per fermare gli attacchi e i crimini in corso contro la terra e luomo, lacqua e laria nei Territori palestinesi occupati, giorno e notte, alla piena luce del sole. Una realtà dolorosa, a conoscenza di tutti, e far finta di non vedere e non intervenire si configura come un tradimento per lintera umanità. Introdurre democrazia in quellarea, non viceversa, espanderà la democrazia nel Mondo Arabo! E lItalia, per storia e geografia, deve farsene protagonista! un.org/ga/search/view_doc.asp?symbol=A%2F68%2F376+&Submit=Search&Lang=E Sinceramente nome cognome cap città [email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected];[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email protected],[email 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Posted on: Sat, 02 Nov 2013 12:44:59 +0000
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