Dopo Porcellum, Grillo senza proposte: «Sceglie il web»» su - TopicsExpress



          

Dopo Porcellum, Grillo senza proposte: «Sceglie il web»» su Parole Povere Autore: Toni Jop Smeralda, quella colonizzata da Briatore, Berlusconi and friends, con i boxer a contatto di pelle. Sabbia, bibite fresche, relax, fans. Bene: fino a qualche tempo fa i giornali di carta in queste settimane inondavano la calura con un fiume di quiz senza pensieri, cose da ombrellone, socializzanti, le domandine rimbalzavano lievi da un asciugamano all’altro. Poi, vennero i club vacanze e i Gentili organizzatori, animatori, la palla l’avevano loro in mano. Come Grillo, che in queste ore ha lanciato un paio di stimolanti «che ne pensate?», giusto per tenere alto il morale della truppa che lo segue in genere da postazioni meno à la page. Ma lui è tanto buono, come la gallina di Cochi e Renato. Dovremmo partire dal dato politico: e cioè dall’annuncio che ha provveduto a far lanciare sul suo blog di un confronto nel web sull’ipotesi di una legge elettorale che sostituisca la fetenzia attualmente in uso. «Da settembre», precisa, sarà possibile per gli iscritti dire la loro. Intanto, si scaldino le macchine tra una doccia e uno spaghetto con le telline. Cioè: quel mostro di democrazia che vuole aprire il chiuso mondo della politica italiana dopo aver incenerito i cadaveri putrefatti dei vecchi partiti apre un confronto sulla legge elettorale solo agli iscritti. Come in un club di vacanze: se ci sei, giochi, sennò nisba. Mentre quei bamba dei piddini stanno lì a riflettere se far eleggere il loro segretario da una platea vasta almeno quanto la base elettorale e il candidato premier dall’intero paese. Nota bene: il santone in boxer si è ben guardato dall’interpellare i suoi a proposito del comportamento che i Cinque Stelle dovevano tenere in Parlamento; ci ha pensato lui, col conforto di Casaleggio, uno che può vantarsi di aver votato se stesso in una lista imparentata con Berlusconi, gente tosta; ma li conti e li riconti e le stelle, se proprio parliamo di stelle, sono al massimo due. Nemmeno ha chiesto aiuto ai fedeli quando ha scelto il criterio con cui attingere i suoi candidati dal magma: solo bolliti almeno una volta in una competizione elettorale. Farina del suo sacco, riconoscente al santo Porcellum che gli ha permesso di organizzare le liste come ha fatto Berlusconi con i consiglieri regionali lombardi. Quando teme che l’invito a discutere sfoci in un dibattito reale, sorvola, tanto nessuno gli obietta mai nulla e se qualcuno si azzarda lo segano, macchina perfetta. Secondo gioco estivo: il Megafono della Costa Smeralda ha stimolato la sua base a votare, sempre nel suo blog che altrimenti langue e la cassa piange, quali sono i poteri che decidono delle nostre vite. È stato carino a non mettersi nella lista dei papabili – ma almeno per i pasdaran cinque stelle avrebbe avuto un senso – che, al solito, si snocciolano tra massoneria, Bce, Germania, Francia, Stati Uniti, Vaticano, criminalità organizzata etc etc.: in altre parole, gli sta a cuore che anche i suoi adorati figli siano consapevoli, come il resto del Paese da circa duemila anni, che i cittadini decidono troppo poco e che i potenti decidono troppo. Poi, se la presa di coscienza li rattrista, sappiano che ci pensa lui, tra boxer e gin-tonic, a sistemare le cose, ci pensa il babbo. In questo clima di giostre festose, in cui un giorno spara al Presidente della Repubblica, un altro alla presidente della Camera, un altro ancora a Renzi, eccolo rivalutare nientemeno che Prodi, del quale aveva detto cose non bellissime.
Posted on: Mon, 12 Aug 2013 01:50:18 +0000

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