Dopo aver analizzato gli straordinari numeri della prima Roma di - TopicsExpress



          

Dopo aver analizzato gli straordinari numeri della prima Roma di Rudi Garcia, proviamo a spiegare perchè tali numeri non sono casuali ma il frutto di una precisa identità di gioco che la Roma ha acquisito (fa ancora più impressione il fatto che dopo solo due giornate di campionato sembrino meccanismi talmente oliati che la squadra giallorossa abbia fatto già completamente propri e che applichi da anni!). Di seguito, quindi, le principali caratteristiche di un gioco che il tecnico francese sembra aver già inculcato alla perfezione ai suoi ragazzi. Il possesso palla: la Roma è prima nelle speciale classifica con 32′:56” di possesso palla in media nelle prime due partite. 66% contro il 34% del Livorno alla prima di campionato, 55% contro il 45% del Verona alla seconda. Uno dei dictat del tecnico francese è quello di gestire molto la palla soprattutto quando si è stanchi: “la mia filosofia dice che quando hai la palla rischi meno”, le sue parole prima di Roma-Verona. Un possesso palla non sterile, però come appariva a tratti quello di Luis Enrique, ma finalizzato ad avere occasioni offensive quando naturalmente non c’è da difendere. I tiri da fuori: Totti, Pjanic, De Rossi, Ljajic, Maicon, Strootman; sei grandi tiratori che, in queste prime due partite, chi più e chi meno e naturalmente su indicazione di Rudi Garcia, hanno bombardato il portiere avversario con tiri dalla distanza a ripetizione. 3 gol su 5 sono arrivati da fuori e, aspettando che arrivino le reti anche su punizione, i tifosi giallorossi possono godersi un’altra importante soluzione per sbloccare anche quelle partite più chiuse e in cui si fatica a trovare la via del gol. La mobilità degli attaccanti: i tre davanti, senza il classico centravanti boa, si muovono e si scambiano di posizione in continuazione, dando pochi punti di riferimento ai difensori avversari, attaccano lo spazio e vanno in profondità, si inseriscono, con Totti che spesso scende a prendere il pallone sulla trequarti per poi lanciare uno dei due esterni o gli altri suoi compagni (ecco spiegati anche i 12 assist in due giornate per lui). Gli inserimenti: visto il grande lavoro, anche di sacrificio degli attaccanti, un’altra importante richiesta di Rudi Garcia ai suoi centrocampisti è quella di inserirsi in area per trovare la via del gol. Nel precampionato i vari Strootman, Pjanic, Florenzi, anche Bradley sono andati in gol grazie ai movimenti dettati dal tecnico francese e siamo sicuri che lo faranno ancora. Il terzino di spinta: con Balzaretti che sull’altra fascia fa il suo, senza infamia e senza lode, a destra un Maicon in grandissimo spolvero è un’importantissima risorsa offensiva: da un suo cross è nato il gol del vantaggio con il Verona, dal suo lato sono assicurati assist e, perchè no, anche qualche rete (ci è già andato più volte vicino in queste prime due giornate). E così si spiegano anche i parecchi gol realizzati dalle retrovie da parte dei giocatori giallorossi. Un gioco corale, di gruppo, che fa della Roma una squadra compatta e organizzata, mai sbilanciata e che può portare (speriamo!) a togliersi delle belle soddisfazioni.
Posted on: Tue, 10 Sep 2013 11:45:27 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015