E che a 35 anni, grazie a Dio, mi sento sempre più forte sia fisicamente che mentalmente. Una sorta di Benjamin Button. Gli anni passano ma le rughe non ci sono, il corpo è sano, e la mente è in processo verso la totale leggerezza. Ma quando mi parlano (sarebbe meglio dire qualcuna) di morire damore ritornano quegli umori saturnini di una volta. A ragione. E meno male. Ho vivo in me il ricordo di quando ero ventenne e venni a sapere del suicidio di un mio amico di Locorotondo per via di un amore sbagliato. Una corda al collo. Per me fu un trauma perchè qualche giorno prima di togliersi la vita mi confidò una cosa molto personale, che tralasciai, non dandogli la giusta importanza. A volte, quando di notte non dormo (spesso, perchè leggo, studio, o guardo un film), sento come se Giovanni fosse dietro le mie spalle pronto a strattonarmi per dirmi ma perchè cazzo non hai voluto parlare con me?. Se avessi avuto la pazienza di dedicarmi a lui allora, non so, forse sarebbe qui con noi. Sono convinto che sia importante amarsi ma non squartarsi. Nellambito della mia professione, poi, quanti ne ho visti imbottirsi di psicofarmaci per via di una donna. E non mi si venga più a dire morire damore (anche solo citando una canzone cretina - chi ha orecchi per intendere sa farlo molto bene), o perdo lultima briciola di comprensione umana per diventare non cinico, ma spietato. Concludo per sempre questo tipo di discorsi. Da domani parlerò solo di salumi e vino rosso.
Posted on: Thu, 07 Nov 2013 00:42:35 +0000
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