Euro euro delle mie brame; chi è il più coglione del reame ? - TopicsExpress



          

Euro euro delle mie brame; chi è il più coglione del reame ? La domanda è sempre più attuale, specialmente oggi che spuntano incontrollate (e incontrollabili) notizie che vorrebbero il Berlusca vittima – quando era Presidente del Consiglio – di un complotto filo-europeista guidato dall’immancabile Napolitano e dai suoi fidi sgherri del Bilderberg Group (Monti, prima, e Letta poi). Sembrerebbe, infatti, che la testa del Berlusca sia stata d/recisa quando l’incauto osò studiare la possibilità di rilanciare l’Italietta uscendo dall’Euro; la notizia, giunta alle orecchie dei Signori del Mondo, avrebbe decretato la sua fine precoce. A tal fine si sarebbero mobilitati la Presidenza della Repubblica e tutti i cosiddetti europeisti, screditando, accusando, usando la magistratura, creando defezioni parlamentari, etc. Sarà vero ? Boh ! Certo è che ora più che mai occorrerebbe una riflessione seria sull’europeismo e soprattutto sull’euro. La valuta unica si è rivelata un’arma di terrificante potenza in mano a pochi eletti. Considerate le Nazioni aderenti all’Euro. La Germania se ne è avvantaggiata, certamente, ma non è la sola; in realtà il popolo tedesco non compra prodotti cinesi o vietnamiti (come noi), in Germania le auto sono tedesche, la grande distribuzione è tedesca, le industrie sono di tedeschi. Il mercato interno è inattaccabile, certi mercati esteri sono patrimonio scontato (Rep.Ceca, Austria, Ungheria, Slovenia, Slovacchia, etc.), per i parenti crucchi non ci sono problemi; possono tranquillamente aspettare il fallimento delle Nazioni deboli per mangiarsi le loro restanti economie. Diverso il discorso per i francesi; loro sono in brache di tela, ma fanno quel che vogliono (vedi gli aiuti di Stato all’industria automobilistica nazionale; ma non ci sono stati proibiti per l’Alitalia ? Figli e figliastri ?) e godono della palese complicità internazionale (in primis delle onnipotenti agenzie di rating) per apparire molto più forti di ciò che sono; ovviamente non sanno quanto potrà durare il bluff ed allora hanno fretta. Ecco le veloci acquisizioni nei Paesi poveri dove le industrie sono con l’acqua alla gola e si possono acquistare a due soldi (solo in Italia parlano ora francese compagnie assicurative, banche, produttori alimentari, grande distribuzione, etc.). Se a ciò si aggiunge che gli USA stoltamente hanno appoggiato la grandeur petrolifera della Francia facendo cadere su sua richiesta il Gheddafi di turno, il quadro è completo. Italia, Belgio, Grecia, Spagna e Irlanda sono, invece, i Paesi ufficialmente poveri ed in crisi; perché ? E’ presto detto: entrati in un vincolo di cambio con l’Euro, l’inflazione che li reggeva e consentiva di contenere i costi di produzione è di fatto implosa; pertanto oggi produrre in Italia costa più che farlo in Germania. Prima era il contrario, come provato dalle ripetute richieste che – vigente la lira – venivano costantemente rivolte alla Germania affinchè rivalutasse periodicamente la sua valuta ! Ecco che i Paesi poveri implodono, gli altri godono ed aspettano che i cadaveri vengano venduti a basso costo. Spostiamoci, ora, ad esaminare tre Paesi aderenti alla UE, ma che si son ben guardati dall’entrare nell’Euro: Danimarca, Norvegia e Regno Unito. Tralasciamo i primi due, poco influenti per le loro dimensioni, ma il cui comportamento non va sottaciuto perché MOLTO significativo; insistiamo, invece, sul Regno Unito che, accanto alle grandi dichiarazioni di intenti fermamente europeiste, ha sniffato per tempo il pericolo dell’Euro, replicando con un fermo “Thanks, I don’t” quando hanno sollecitato la sua adesione alla moneta unica. La sua economia – debole, lo sappiamo, ben inferiore per PIL a quella dell’Italietta, tanto per dare una dimensione – ha retto in qualche modo, non brillando, è vero, ma neppure perdendo i pezzi, come è successo a noi. E dire che loro partivano da una posizione ben inferiore alla nostra; ciò non ostante, sorprende considerare che – senza più avere un’industria automobilistica nazionale (Rolls Royce e Bentley sono solo nicchie) – il Regno Unito abbia nel 2012 registrato – unico Stato in Europa – un incremento delle immatricolazioni interne ! La disoccupazione esiste, ma non ai nostri livelli, né – guarda caso – a quelli francesi; come mai ? La risposta è in queste considerazioni: l’ultimo cambio della sterlina (A.D. 2001 …) vedeva il GBP a 3.182 contro lira. A fine 2008 il rapporto GBP/Euro era 0,9786 (pari a lire 1980 circa). In 7 anni, quindi, il Regno Unito aveva salvato in qualche modo la sua economia fluttuando al ribasso contro Euro, perdendo il 38% in soli 7 anni; siamo al 5,5% annuo !! Ora che qualcuno si è accorto della bufala dell’Euro e che solo le valute reali sono lo specchio fedele della salute di uno Stato (perché non sono – come l’Euro – un simulacro dalle tante facce quante sono le diverse economie che vi si riconoscono, ma al contrario fanno riferimento ad una ben precisa ed individuata realtà economica), la sterlina gode di una parziale rivalutazione, arrivando contro lira ad un teorico cambio di 2.316, comunque ancora ben lontano dall’iniziale 3.182. A che pro queste spicciole considerazioni ? Solo per trarre queste conclusioni: l’europeismo (concetto, tra l’altro, che andrebbe meglio precisato; cos’è, infatti, l’europeismo se non una politica comune soprattutto in campo estero, cioè unitaria verso l’esterno ? Provate a spiegarlo ai francesi nell’affaire Gheddafi, agli italiani nel caso marò-India, a tutto il mondo per il problema dell’immigrazione clandestina dei terzomondisti, etc.) è una cosa, la valuta comune è un’altra. In realtà è solo un’arma in mano ai potenti, ad una lobby affaristica che in Italia è rappresentata da Prodi, Amato, Monti, Letta, Napolitano + altri. Conseguentemente chi tocca l’Euro, muore. L’Euro, ormai è chiaro, è solo un recinto per i buoi; ed il fattore che li governa non usa maniere dolci. Chi cerca una via di fuga deve morire; anche perché – se scappasse Cipro – poco male. Ma, se scappasse l’Italia, aprirebbe un varco di dimensioni incalcolabili, e non esiterebbero ad infilar visi altre nazioni; e addio sogni di gloria franco-tedeschi. A questo punto; sarà vera la storia sul Berlusca ? Le circostanze ci sono tutte; la certezza, ovviamente, no.
Posted on: Sat, 23 Nov 2013 13:30:31 +0000

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