FERMARE I "FALCHI" Su tutta la vicenda riguardante Silvio - TopicsExpress



          

FERMARE I "FALCHI" Su tutta la vicenda riguardante Silvio Berlusconi, resta inaggirabile un punto politico di sostanza, che tutti – istituzioni e forze politiche – non possono ignorare o mettere tra parentesi. Quando si parla di “agibilità” o di “praticabilità” politica per il Presidente del Pdl, non si affronta tanto e solo il problema di una persona, di un singolo individuo (cosa che comunque meriterebbe, in uno Stato di diritto, il massimo dell’attenzione, trattandosi dei fondamentali diritti civili e politici di un cittadino), ma il diritto alla piena rappresentanza politico-istituzionale dei molti milioni di elettori che lo hanno democraticamente scelto. Insomma, è in causa qualcosa che riguarda circa dieci milioni di elettori, e quindi investe la salute stessa della nostra democrazia. Parliamoci ancora più chiaramente. Nei mesi scorsi, dopo lo scombiccherato e fallito tentativo bersaniano di agganciare i grillini, è nata una strana maggioranza Pdl-Pd per tentare di favorire la ripresa economica, e insieme per realizzare una vera pacificazione. Ma che pacificazione può esservi se chi ha consentito al Governo di formarsi e di avere un largo sostegno in Parlamento e nel Paese venisse escluso prima dal Senato e poi dal diritto di candidarsi, e se tutto ciò avvenisse addirittura con il voto e il concorso del Pd? Nei giorni scorsi, al Meeting di Rimini, il Premier Letta ha parlato di un “percorso di speranza che non deve essere interrotto, e ha aggiunto che “chi si mostrerà attento solo all’interesse di parte pagherà un prezzo alto”. Lo spieghi bene ai provocatori del Pd e a quanti vogliono, per colpire Silvio Berlusconi, mutilare il diritto alla rappresentanza istituzionale e politica di milioni di italiani. Insomma, delle due l’una: questo “percorso di speranza” coinvolge i liberali e i moderati italiani guidati da Silvio Berlusconi in Parlamento e nel Paese, a cui si riconosce il pieno diritto di stare in campo, oppure qualcuno si è dato l’obiettivo inaccettabile di attaccare per via non democratica la leadership del centrodestra liberale italiano? Se, tra silenzi e omissioni, il Pd dovesse rendersi parte di questo secondo disegno, la sinistra italiana si assumerebbe una responsabilità gravissima. Al contrario, esistono percorsi e strumenti, consentiti dalla Costituzione e indicati dal buon senso, che possono permettere di risolvere il problema. Silvio Berlusconi e il Pdl hanno dimostrato un assoluto senso di responsabilità, ma ora tocca a tutti gli attori politici e istituzionali, per la parte che compete a ciascuno, evitare ferite irrimediabili. La questione è politica, e serve una soluzione politica. A.L. bir.altervista.org
Posted on: Mon, 02 Sep 2013 22:26:09 +0000

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