"Finire tutto quello che hai nel piatto. Finire i compiti. Finire un libro e poi appoggiarlo nella libreria. Finire di piangere, fino in fondo. Finire il gelato nella vaschetta. Finire di visitare una mostra e provare una fitta al petto. Finire di portare solo vestiti neri. Finire di pensare che se arrivo prima della macchina rossa a quel tombino tu mi pensi. Finire di dire sempre sì. Finire di scrivere una lettera. Finire i biscotti e ricomprarne di nuovi, più buoni. Ero appena uscita di casa e annotavo mentalmente queste frasi, una lunga e infinita lista di cose da finire. O iniziare. No, non perché ogni fine è un nuovo inizio e blablabla, ogni fine è una fine. Ogni inizio è un inizio. Dai contorni sfumati il più delle volte, questo sì. Ma non c’è nessuno a rimproverarti di non aver colorato tutto per bene nei margini. Feci un lungo sospiro alla vista di quella palazzina bianca, mi tolsi gli occhiali da sole e li infilai nella borsa a casaccio, misi un punto alla mia lista immaginaria e suonai il campanello, senza pensarci un secondo, e mi sorrisi, forte. Sali. Aspettami. Fine. Inizio." Da questa bellezza.
Posted on: Mon, 01 Jul 2013 11:31:34 +0000
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