Fino a che punto ha senso parlare di confini naturali, politici, - TopicsExpress



          

Fino a che punto ha senso parlare di confini naturali, politici, etnici? I paesi del sud del mondo hanno subito secoli di colonialismo, in special modo quelli di Africa e Medio Oriente, i quali sono stati segnati e costruiti sulla carta dai conquistatori europei spesso incuranti delle differenze presenti nei territori e nelle popolazioni ad essi legate e in cui si sono create molto spesso situazioni di difficile governabilità delle quali viviamo ancora oggi le ripercussioni. Allindomani della dissoluzione dellImpero Ottomano le potenze vincitrici nella Grande Guerra crearono dal nulla stati prima mai esistiti, senza tener conto delle esigenze delle popolazioni che sui quei suoli vivevano da millenni. Su tutti è lesempio dei Kurdi, popolazione che ancora oggi soffre la divisione del proprio territorio allinterno di tre stati distinti. Ma in Europa? Anche qui la questione dei confini e dei nazionalismi sembra essere un fuoco che cova sotto la cenere, tenuto a freno in maniera sempre più precaria da governanti messi in ulteriore difficoltà dallattuale crisi. È in condizioni come quella attuale che i nazionalisti hanno buon gioco sfruttando i facili temi del populismo, per allargare il proprio consenso. Se Italia abbiamo una Lega in difficoltà più per vicende interne che per fattori esterni, vediamo peraltro sorgere un movimento come quello di Beppe Grillo che dichiara apertamente il proprio antieuropeismo. In Francia il movimento di Marine Le Pen, da sempre schierato contro lUnione, fa del nazionalismo un punto di forza. In altri paesi europei come la Gran Bretagna o la Germania si stanno affacciando sulla scena politica movimenti o partiti di ispirazione nazionalista e legati allestrema destra ma anche al di fuori dei confini dellunione, in Serbia per esempio, esistono spinte molto forti in questa direzione. In unepoca in cui ci eravamo illusi che la globalizzazione potesse contribuire a permetterci di superare le barriere tra i popoli, vediamo invece sorgere tendenze che vanno in senso contrario. Colpa della crisi? Colpa dei flussi migratori? O forse molto più semplicemente colpa di politiche miopi che non hanno saputo costruire un progetto di integrazione tra i popoli a medio e lungo termine?
Posted on: Sat, 02 Nov 2013 17:32:15 +0000

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