Georges-Louis Leclerc de Buffon Da Wikipedia, lenciclopedia - TopicsExpress



          

Georges-Louis Leclerc de Buffon Da Wikipedia, lenciclopedia libera. (Reindirizzamento da Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon) Buffon, ritratto da François-Hubert Drouais Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon (Montbard, 7 settembre 1707 – Parigi, 16 aprile 1788), è stato un naturalista, matematico e cosmologo francese. Esponente del movimento scientifico legato allIlluminismo, le sue teorie avrebbero influito sulle generazioni successive di naturalisti, in particolare sugli evoluzionisti Jean-Baptiste Lamarck e Charles Darwin. Nato – come George-Louis Leclerc, signore di Digione e di Montbard – da una famiglia della piccola nobiltà, assunse il titolo di Conte di Buffon, con il quale è conosciuto universalmente, solo nel 1773. La località eponima Buffon, nella Côte-dOr, vicino al suo luogo di nascita, fu la signoria della famiglia Buffon. Indice [nascondi] 1 Biografia 2 Le sue opere 2.1 LHistoire naturelle 2.2 Ruolo e portata delle sue opere 3 Lago di Buffon 4 Gli specchi ustori 5 Note 6 Bibliografia 7 Voci correlate 8 Altri progetti 9 Collegamenti esterni Biografia[modifica | modifica sorgente] Nacque a Montbard (Côte-dOr). Suo padre, Benjamin Leclerc, era signore di Digione e di Montbard e consigliere al parlamento di Digione. Dopo il collegio dei gesuiti di Digione, studiò diritto. Preferendo la scienza, partì per studiare biologia (zoologia, botanica) e cosmologia a Angers. Coinvolto in un duello, si vide costretto a lasciare luniversità. Viaggiò allora in Italia e in Inghilterra, finché il nuovo matrimonio del padre lo fece rientrare per badare alla sua eredità. Studiò successivamente, alla facoltà di Biologia dell Università di Parigi, conseguendo il diploma nel 1729, dove studiò anche cosmologia e cosmogonia. I suoi primi lavori sono orientati verso la matematica. In Sur le jeu du franc-carreau, introdusse per la prima volta il calcolo differenziale e il calcolo integrale in probabilità. È in questo periodo che tenne una corrispondenza con il matematico svizzero Gabriel Cramer e che provò lesistenza degli specchi ustori di Archimede. In seguito si dedicò anima e corpo alle Scienze Biologiche a causa del suo desiderio di svelare, grazie ai suoi studi accademici in Biologia, i segreti che si celavano dietro le infinite forme viventi animali e vegetali, che riteneva argomento di studio enormemente più complesso della matematica e della fisica. Avendo una formazione di biologo (zoologo, botanico), Buffon aveva una marcia in più e soprattutto una visione molto più ampia delle manifestazioni vitali rispetto ai colleghi che non lo erano (matematici, fisici) e che tentando di studiare fenomeni biologici si trovavano in difficoltà enorme per la totale ignoranza nella fauna e nella flora. Grazie a questo intuì subito che tutte le specie, sia vegetali che animali, non sono fisse nella forma e funzione (quindi andava contro la teoria Fissista), ma in realtà, nel momento in cui una determinata specie vegetale o animale ha dato nascita a una forma migliorata (si dirà con Darwin evoluta, termine che all epoca non esisteva ancora), la precedente versione della medesima scompare. Quindi Buffon, insieme a Lamarck che successivamente appoggerà molte delle sue teorie, è stato il primo, cento anni prima di C. Darwin, a dare una impronta dinamica agli organismi viventi e alle manifestazioni vitali. Inoltre, la sua preparazione di biologo gli permise di collezionare piante ed animali e di poterli catalogare introducendo un nuovo metodo di classificazione detto Binomiale che, contrariamente a quanto si pensa, fu proposto inizialmente da Buffon e poi migliorato da Linneo. Buffon classificava infatti per similitudine, mentre Linneo assumeva un numero maggiore di caratteri morfologici e zoogeografici in esame. Nella nomenclatura binomiale, il primo nome indica il genere, il secondo è un epiteto che definisce la specie allinterno di quel genere. Ad esempio il Leone è Panthera leo, il genere è Panthera e la specie Panthera leo; lo stesso per i vegetali, ad esempio la Rosa canina: il genere è Rosa, la specie Rosa canina. Introdusse anche il concetto di Classe, Ordine e Famiglia, arricchendo la tassonomia zoologica e botanica. Un simile approccio oltre che per il Regno vegetale e animale, lo applicò anche per il Regno minerale. Si spostò poi a Parigi dove conobbe Voltaire ed altri intellettuali, entrando poi allAccademia delle scienze francese alletà di 26 anni. Statua di Buffon al Jardin des Plantes Divenne intendente del Giardino del re (oggi Jardin des Plantes) a Parigi nel 1739. Eccellente amministratore, lo trasformò in centro di ricerca e in museo, ampliando considerevolmente il parco e facendo piantare alberi di ogni origine. Da quel momento si consacrò completamente alla storia naturale. La sua Histoire naturelle, i cui primi volumi apparvero nel 1749, loccupò per il resto della sua vita. Buffon ottenne per questopera ogni tipo di ricompensa e di onore: venne eletto membro dellAcadémie française nel 1753. Le sue relazioni con gli scienziati del tempo furono spesso difficili e lo portarono frequentemente a scontri, tra i quali quelli con Réaumur e Linneo, di cui contestò il metodo di classificazione. Accolse anche con scetticismo i lavori di Lazzaro Spallanzani e di Charles Bonnet. Per Buffon le variazioni tra specie erano dovute a degenerazioni. Si sposò nel 1752; sua moglie morì nel 1769. Intrattenne relazioni molto buone con il re Luigi XV che gli permise in particolare, alla morte di Réaumur, di conferire le collezioni molto ricche di questultimo (considerate tra le più grandi di Francia) al Gabinetto del re nonostante Réaumur le avesse lasciate allAccademia delle Scienze. Divenne conte di Buffon nel 1773. Prima di morire, poté vedere la sua statua posta allingresso del museo di storia naturale con questa iscrizione: Majestati Naturæ par ingenium. Morì a Parigi nel 1788. Suo figlio fu ghigliottinato durante il Terrore. Durante la Rivoluzione, la gloria di suo padre non poté salvarlo dal patibolo: morì rivolgendo al popolo queste uniche parole: Cittadini, io mi chiamo Buffon. Porta il suo nome la rue Buffon, una via del V arrondissement di Parigi, che passa tra molte costruzioni del Museo. Le sue opere[modifica | modifica sorgente] « È per mezzo di esperimenti fini, ragionati e seguiti, che si forza la natura per scoprirne il segreto; tutti gli altri metodi non hanno mai funzionato... Le raccolte di esperimenti e di osservazioni sono quindi gli unici libri che possono aumentare le nostre conoscenze » (Buffon nella sua prefazione alla Statique des végétaux di Stephen Hales.) Buffon tradusse Vegetable Staticks di Stephen Hales, Method of Fluxions di Isaac Newton, e compose diverse memorie e brani tra cui si ricorda il Discours sur le style, che pronunciò per la sua ammissione allAcadémie française: vi forniva egli stesso la teoria del suo stile, e mostrava che lo stile è luomo stesso[1]. LHistoire naturelle[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Histoire naturelle. Buffon è soprattutto famoso per la sua opera maggiore, lHistoire naturelle, générale et particulière, in 36 volumi apparsi dal 1749 al 1789, di cui 8 postumi grazie al lavoro di Bernard Lacépède. Buffon vi incluse tutto il sapere dellepoca nel campo delle scienze naturali. È in questopera che Buffon rilevò le somiglianze tra luomo e la scimmia e la possibilità di una genealogia comune. Lattenzione che Buffon accordava allanatomia interna lo pone tra gli iniziatori dellanatomia comparativa. Linterno, negli esseri viventi, è il fondo del disegno della natura scrive Buffon nei Quadrupèdes. La Storia naturale di Buffon, che doveva comprendere tutti i regni della natura, comprende solo i minerali e una parte degli animali (quadrupedi e uccelli). È accompagnata da una Théorie de la Terre, dai Discours sotto forma di introduzione, e dei supplementi tra i quali si trovano le Époques de la nature, una delle più belle opere dellautore. Tra i suoi collaboratori, occorre citare per i quadrupedi Louis Jean-Marie Daubenton, che si incaricò della parte delle descrizioni anatomiche, sostituito poi per gli uccelli da Philippe Guéneau de Montbeillard al quale saggiunsero, a partire dal 1767, Barthélemy Faujas de Saint-Fond, labate Bexon e Charles-Nicolas-Sigisbert Sonnini de Manoncourt. LHistoire naturelle conobbe un immenso successo. I primi due volumi, la Théorie de la terre e lHistoire naturelle de lhomme, ebbero tre riedizioni successive in sei settimane. Traduzioni in tedesco, in inglese e in olandese furono iniziate quasi immediatamente. Questa enciclopedia è divisa in 36 volumi: 15 volumi sui quadrupedi (dal 1749 al 1767). 9 volumi sugli uccelli (dal 1770 al 1783). 5 volumi sui minerali (dal 1783 al 1788), lultimo contiene il Traité de laimant, ultima opera di Buffon. 7 volumi di supplementi tra cui le Époques de la nature (1778). LHistoire naturelle fu stampata inizialmente dalla Imprimerie royale in 36 volumi in quarto, 1749-1788. Fu continuata nello stesso formato da Lacépède, che descrisse gli ovipari, i serpenti, i pesci, i cetacei (1786-1804). Le opere di Buffon e le sue Suites sono state poi ristampate più volte. Le edizioni migliori, dopo ledizione princeps, sono quelle di Jean Vincent Félix Lamouroux e Desmarets, 42 volumi in ottavo, di François Cuvier, 1829-1831 42 volumi, e di Marie Jean Pierre Flourens, 1854, 12 volumi in ottavo. Ruolo e portata delle sue opere[modifica | modifica sorgente] Ci si accorda universalmente a guardare gli scritti di Buffon come il più bel modello della nobiltà e dellarmonia dello stile; si riconosce anche che egli descrisse con fedeltà ammirevole gli usi e i tratti caratteristici degli animali, che egli fece fare dei progressi alla storia naturale, sia attraverso la novità delle viste, sia tramite la moltitudine delle sue ricerche, e che egli rese un grande servizio riunendo moltissimi materiali sparsi e diffondendo in Francia il gusto per lo studio della natura. Ma malgrado il suo impatto e il ruolo che giocò nella diffusione delle conoscenze scientifiche, lopera soffre di molte lacune. Prima di tutto, Buffon non è un sistematico, cosa che lo porta a presentare i gruppi in modo rudimentale. Inoltre si dilunga in particolare sulle specie più conosciute e non nomina che di sfuggita le altre specie. Gli si rimprovera di aver disdegnato o addirittura escluso le classificazioni scientifiche senza le quali non cè tuttavia né ordine né chiarezza. Non è un osservatore molto affidabile, cosa che lo porta a numerosi errori come quello di confondere il caprimulgo con una rondine o che i rondoni sono essi stessi, delle vere rondini e, a ben guardare, più rondini delle rondini stesse. Buffon e i suoi collaboratori saccheggiano le opere dei loro predecessori da Aristotele a Plinio, da Belon a Gessner... anche se le nuove informazioni, spesso provenienti da corrispondenti lontani, gli forniscono delle osservazioni spesso inedite. Infine, gli autori privilegiano formulazioni adatte a attirare un pubblico di neofiti. Sempre con lo scopo di attrarre il pubblico le specie poco carismatiche sono ignorate. Gli si rimprovera soprattutto di aver avanzato delle ipotesi azzardate (in particolare nelle sue Époques de la nature): suppone che la Terra sia stata staccata dal Sole dallimpatto di una cometa, attribuisce agli animali un senso interiore materiale, ipotesi ancora meno chiara di quella a cui era ricorso Cartesio. In definitiva, il suo ruolo è stato significativo soprattutto nel diffondere linteresse dello studio scientifico (un po come fece, nello stesso periodo, lo Spectacle de la nature dellabate Pluche). Georges Cuvier, per citare solo un esempio, si appassionò alla storia naturale grazie alla lettura di Buffon. Lago di Buffon[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Ago di Buffon. Lago a cade a cavallo delle linee, mentre lago b no. In matematica il risultato più celebre di Buffon, detto metodo Monte-Carlo che permette di determinare il valore di \pi per mezzo di un ago e di un parquet. Il principio è il seguente: dato un fascio di rette parallele (le righe del parquet) distanti luna dallaltra di ununità di lunghezza t e dato un ago di lunghezza l
Posted on: Tue, 26 Nov 2013 17:46:43 +0000

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