Gli unici fatti degni di nota sembra siano l’acquisto di aerei militari per 400miliardi di dollari; un senatore “italiano” che ripudia l’Italia e paragona un ministro ad una scimmia; una madre ed una bambina consegnate goffamente alle violente torture di un dittatore dell’est Europa; l’esigenza trasversale di salvare il culo ad un dittatore, questa volta, nostrano. Intanto il paese rimane ingolfato. Senza diritti. Senza lavoro. Senza pensioni. Senza futuro. Noi facciamo la fame e loro gioiscono della pace ritrovata tra Calderoli e la Kyenge, della costruzione di super-aerei che porteranno tanto lavoro (?) e quando sbagliano - ammesso che di errori si tratti - fanno la solita predica sanatoria, un sorrisino, chiedono scusa (senza dimettersi) dicono che non potevano sapere e tutto è risolto. Perché non argomentano più di legge elettorale? Di eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti? Di ricerca? Di università? Di riforma del lavoro e delle pensioni? Di abbattere il carico fiscale? Di incentivare l’attività d’impresa? Di politiche per la famiglia? Possibile che di queste cose si parli solo in campagna elettorale e poi si ritorni al classico tira e molla affinché nulla cambi, buono solo a buttare fumo negli occhi ad un popolo affamato che continua quotidianamente a sprofondare nella merda? Ma davvero per noi la peculiarità deve essere Calderoli, gli F35, il misericordioso papa dei poveri ed il nuovo disco di Raffaella Carrà? Non vi sentite profondamente umiliati per quello che ogni giorno dobbiamo continuare a sopportare? Non vi sentite profondamente umiliati del fatto che ancora una volta siamo andati a votare per ritrovarci poi il solito poco piacevole cetriolo ben conficcato nel deretano? Non vi sentite profondamente umiliate nel essere cittadini d’Italia? Di questa Italia?
Posted on: Wed, 17 Jul 2013 12:56:01 +0000
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