Il Deputato del Pd Ernesto Magorno si dichiara estremamente soddisfatto delle novità introdotte dal Ministro degli Affari Regionali Delrio nel ddl di riforma dell’ordinamento locale, in particolar modo per quello che riguarda le Unioni di Comuni. Questo ultime, infatti, saranno sempre escluse dal vincolo del rispetto del Patto di stabilità. Come riferisce con efficacia “Il Sole24Ore”, le Unioni diventano quindi “strumento privilegiato per la gestione associata delle funzioni comunali”. Il Ddl classifica le Unioni in tre tipologie: quelle ordinarie, quelle costituite tra Comuni con meno di 5 mila abitanti (3 mila per i Comuni di montagna) e quelle speciali. Tre saranno gli organi delle future Unioni secondo la riforma pensata dal Ministro: Presidente, Comitato dei sindaci e Consiglio. Il Presidente viene eletto dal Consiglio tra i sindaci dei Comuni aderenti all’Unione. Il Consiglio è composto dai sindaci e da due consiglieri per ogni Comune, mentre il Comitato dei sindaci collabora con il Presidente. «Si tratta di una riforma che incisivamente mette finalmente mano alla riorganizzazione delle istituzioni territoriali. Nel caso delle Unioni dei comuni – dice Magorno – viene esaltato quel principio di cooperazione che è indispensabile per far crescere i territori e per assicurare una maggiore razionalità delle risorse e servizi più efficienti per i cittadini. Di grande importanza – dice infine il Deputato - è l’esclusione delle unioni dal patto di stabilità: una scelta che sbloccherà la capacità dei comuni di investire in diversi settori, contribuendo quindi a riattivare positivamente l’economia dei territori».
Posted on: Tue, 06 Aug 2013 19:57:27 +0000
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