Il corteo sintomatologico della Sanità Pubblica è lungo. Al di - TopicsExpress



          

Il corteo sintomatologico della Sanità Pubblica è lungo. Al di là dei reati che si sostanziano nella violazione di norme e di leggi e che alimentano la corruzione nel senso stretto del termine, vanno menzionati sul piano gestionale e dei comportamenti una serie di disfunzionalità quali: assenteismo, vittimismo, negligenza e imperizia nell’esercizio del ruolo, abuso o conflitto di interessi nell’esercizio di funzioni sanitarie, frapposizione colposa di ostacoli amministrativi nell’accesso alla diagnosi e alle cure e, soprattutto, inefficienza manageriale e carenza di leadership. Altre disfunzioni organizzative e deficit di performance concorrono a ritardare le cure, ad amplificare i costi e a ridurre la qualità del servizio ai pazienti, sia la qualità percepita che quella effettivamente rilasciata. Francesco di Coste, CoFondatore ICTF, esplicita la Reason Why dell’articolazione dei possibili interventi di TrainingCoaching che andiamo a proporre. E parte dal presupposto secondo il quale il clima socio-organizzativo di insoddisfazione diffuso, tra tutti i portatori di interesse, non solo tra i pazienti, possa essere modificato. Infatti sarà possibile rilasciare prestazioni sanitarie di qualità se il clima socio-organizzativo in cui lavorano gli attori sanitari rispecchierà prassi e comportamenti di elevata qualità etica. E’ sul consolidamento dello spessore di queste prassi e di questi comportamenti e t i c i che ICTF presenta il suo Piano di Formazione e Coaching. Nelle ASL la figura del Responsabile, a qualsiasi livello, è chiamata a Cambiare: dal semplice saper fare di tipo tecnico e burocratico al saper essere, e ciò obbliga a considerare la sfera Etica: in sintesi il Dirigente sanitario come dispensatore di soluzioni etiche. La soluzione etica si presenta non solo come soluzione “buona” o “giusta” ovvero come soluzione moralmente accettabile, ma anche come soluzione più razionale e più efficiente. Portare il Dirigente dalla dimensione soggettiva (della moralità) alla dimensione inter-soggettiva dell’eticità, vuoi dire portare il soggetto da una dimensione di chiusura ad una dimensione di confronto, consapevole e responsabile. L’approccio etico non è quindi la ricerca di una soluzione che sia “teoricamente” la più “buona” (o “nice to have”), ma vuol dire portare il soggetto ad uno spazio di coscienza e di consapevolezza più ampi. youtube/watch?v=hKVBd3FnzqE
Posted on: Mon, 22 Jul 2013 14:28:18 +0000

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