Il giorno di riposo secondo la Bibbia La Sacra Scrittura - TopicsExpress



          

Il giorno di riposo secondo la Bibbia La Sacra Scrittura indica che il giorno di riposo stabilito da Dio è il sabato e che questo comandamento è ricco di significati spirituali Ricordati del giorno di sabato per santificarlo… Il sabato è il quarto comandamento del Decalogo e riguarda il giorno del riposo. Lavora sei giorni e fa in essi ogni opera tua; ma il settimo è giorno di riposo, sacro all’Eterno, ch’è l’Iddio tuo… E’ stato stabilito in Eden e fa parte dell’opera creatrice di Dio. E’ una istituzione di origine divina ed è carica di profonda e ricca spiritualità in quanto ricorda all’uomo le origini del mondo. Lo scopo del giorno di riposo è molteplice: - commemora l’opera della creazione, attraverso il riconoscimento dell’opera del Creatore. Esso è il momento in cui l’uomo può ritrovare la sua relazione con la natura e si riappropria della sua dimensione cosmica, in quanto riflette su se stesso e su tutte le cose che Dio ha fatte; - offre all’uomo riposo fisico, dal vocabolo ebraico “Shabbat”, cessazione di lavoro. Il sabato, in questo senso, costituisce il rimedio di Dio all’ansia dell’uomo moderno, alla malattia della fretta e dell’alienazione che produce il dio del consumismo; - dà all’uomo l’occasione di tributare un culto sincero. E’ un segno di redenzione e di santificazione, in quanto l’uomo può utilizzare questo spazio di “pausa” per ritrovare il contatto con Dio e, lontano dal frastuono di tutti i giorni, ascoltare le Sue parole. - è il momento in cui gli uomini si ritrovano tutti fratelli: il comandamento infatti si rivolge a tutti i credenti, chiamati a fermarsi dal loro lavoro temporale e ritrovarsi per il culto, ricordando così che davanti al Signore non c’è differenza tra le persone. Di sabato c’è finalmente di nuovo tempo per gli ammalati, gli emarginati, quelli che vivono in solitudine: questo giorno, dunque, è il momento dell’amore e della socializzazione, in cui le relazioni umane tornano ad essere obiettivo primario, in una società che spesso ha sostituito il culto del denaro a quello divino. A torto si pretende che Gesù abbia trasferito il riposo del settimo giorno al primo giorno della settimana, la domenica. Se si afferma che i cristiani debbano osservare il primo giorno della settimana in onore della resurrezione di Cristo, qualcuno ci indichi “il testamento” di Cristo prima della sua morte, poiché il testamento è valido solo dopo la morte di qualcuno (Ebrei 9:17). La pura verità è che Cristo non ha lasciato nessuna dichiarazione in merito alla santificazione e all’osservanza della domenica. Il primo immediato esempio dei discepoli di Cristo lo troviamo subito dopo la morte di Gesù in Luca 23:56 e 24:1: poiché Gesù morì il venerdì pomeriggio, il giorno di sabato osservarono il riposo, secondo il comandamento. Che ne diremo poi dell’apostolo Paolo che nel suo viaggio evangelistico si fermava ogni sabato nelle sinagoghe? Negli Atti degli apostoli leggiamo che il sabato era osservato anche dai credenti non giudei e Paolo osservava tale giorno di riposo abitualmente anche con loro (Atti 13:14; 17:1,2; 18:4; 13:42). Quando san Giovanni scrisse che fu rapito in estasi nel giorno del Signore (Apocalisse 1:10), il testo non ci dice che tale giorno fosse la domenica. Nella Bibbia l’unico riferimento in cui Il Signore dichiara di possedere un giorno particolare è questo: Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato. Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato (Marco 2:27,28). Il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio. D. Quando fu istituito il sabato come giorno di riposo? R. Alla creazione (vedi Genesi 2:1-3), quando ancora non esisteva il popolo ebreo. Fu proprio allora che Dio benedisse questo giorno e lo santificò. Questo ci permette di capire che l’Eterno aveva stabilito il giorno di riposo per l’uomo, perché non avrebbe avuto senso benedire e riservare per uso sacro un giorno speciale se poi nessuno lo avrebbe dovuto osservare. Rinforzando questo concetto, Gesù usa l’espressione: Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato (Marco2:27-28). Sottolineiamo, perciò, che l’uomo, e non solo l’ebreo, era il destinatario del comandamento divino. Isaia, nel capitolo 56 del suo libro profetizza che gli “stranieri” e tutti i credenti si sarebbero uniti nell’osservanza del sabato (vv. 2,6-7). D. Il sabato è forse un segno solo per i Giudei? R. Diedi loro i miei sabati affinché fossero un segno fra me e loro, perché conoscessero che io sono l’Eterno che li santifico (Ezechiele 20:12,20). Figlio di Israele non è solo colui che appartiene al popolo ebraico, ma chi lo è interiormente… “vero Israelita” e “cittadino di Israele spirituale” (cfr. Romani 2:29; Giovanni 1:47). D. Perché Gesù fu criticato dai farisei del suo tempo sull’osservanza del sabato? (“Quest’uomo non viene da Dio perché non osserva il sabato” – Giovanni 9:13-16) R. Gesù non osservava il comandamento del sabato nella maniera come lo interpretavano loro, fatto di norme e regole umane; piuttosto Gesù osservava il giorno di riposo secondo lo spirito della legge. Come allora, anche oggi è possibile osservare il sabato alla maniera dei farisei, oppure attenendosi all’esempio di Gesù. Noi avventisti scegliamo di onorare il sabato secondo l’insegnamento di Cristo e non secondo i vuoti riti e le tradizioni d’invenzione umana. Tutta la questione della disputa tra Gesù e i suoi contemporanei sul sabato non era tanto su quale giorno osservare, ma sul modo di osservarlo (cfr. Matteo 12:10-12). D. Il sabato sarà osservato anche nel regno dei cieli? R. Sicuramente. Il profeta Isaia, infatti, ricorda che: Nei nuovi cieli e nella nuova terra che io sto per creare […] avverrà che [...] di sabato in sabato ogni carne verrà a prostrarsi dinanzi a me, dice l’Eterno (Isaia 66:22-23). D. Quando avvenne il cambiamento del giorno di riposo, dal sabato biblico alla domenica? R. I primi cristiani osservavano il sabato biblico, e così fu fino al terzo secolo d.C. La domenica come giorno festivo fu affiancata all’osservanza del sabato a partire dal 250 d.C. Tale giorno “sacro” era già in uso presso i gentili che onoravano il dio sole. Nel 321 d.C. l’imperatore Costantino promulgò un decreto relativo all’osservanza della domenica. Così facendo, l’imperatore romano distaccò nettamente gli ebrei dai cristiani. “Cristianizzò” i pagani e obbligò tutti i sudditi dell’impero a santificare la domenica come giorno di riposo in onore della resurrezione di Cristo. Ingiunzione perpetuata dalla Chiesa cattolica romana, che è la responsabile di questa realtà non biblica.
Posted on: Fri, 30 Aug 2013 19:38:35 +0000

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