Il regno di Cristo non è di questo mondo, ma in Cielo, e però - TopicsExpress



          

Il regno di Cristo non è di questo mondo, ma in Cielo, e però [per questa cagione] la religione cammina per via celeste, e il Governo di stato per via mondana, e però non può mai incomodare laltro Questa distinzione di piani tra ambiti entrambi importanti e non separati, ma distinti , ma anche questo reciproco arricchirsi di fede e laicità, in passato come oggi presuppone ed implica tuttavia per i credenti come per i non credenti di abbandonare larroganza di formule dogmatiche, rigidità ideologiche e zelanti semplificazioni propagandistiche che erigono muri e barriere divisorie e di assumere invece un atteggiamento di onestà intellettuale e di umiltà, sempre consapevole del fatto che il credere e il non credere rientrano nellambito di una libera scelta personale. La verità imposta o da imporre è inconciliabile infatti con il rispetto delle identità e della libertà che è loro propria. La fede religiosa, così come latto di incredulità, non sono mai dovuti. Lo sforzo del comprendere e del comprendersi non può però essere immune dalla crescita delle interrogazioni e dellascolto, dallastenersi da giudizi manichei, dal non assolutizzare le proprie convinzioni nel confronto con gli altri. In questa prospettiva, su questo terreno di dialogo il confine tra credente e non credente non è mai rigido ed invalicabile, dotato di cippi definitivi, ma apre uno spazio in cui si riconosce la compresenza di fede e di non credenza, di adesione esistenziale e di dubbio. Una compresenza, daltronde, di cui si trova ampia traccia in alcuni testi biblici, basterebbe ricordare lesempio del libro di Giobbe, un credente di forza straordinaria, che propone in modi radicali leterna domanda sul dolore, sul male e sulla giustizia e che è ripetutamente e drammaticamente attraversato dalle lacerazioni del dubbio e delloscurità. Ma negli stessi racconti evangelici si parla di Cristo stesso, che, inchiodato sulla croce, pochi istanti prima di morire viene colto da un sentimento di smarrimento e di dubbio e grida citando il Salmo 22: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Posted on: Wed, 06 Nov 2013 00:55:08 +0000

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