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In Italia una sola azienda ha entrate in crescita e bilancio in rosso: lo Stato. Scritto da presidenza on 17 settembre 2012. Postato in Economia e fisco,NewsAl momento l’unica azienda italiana a veder crescere le proprie entrate e a tenere un bilancio, debito pubblico, costantemente in perdita, è lo Stato Italiano.Nel periodo gennaio-luglio 2012 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 232.002 milioni di euro, mostrando una crescita tendenziale pari al 5,3%. Le imposte diretteaumentano del 5,0% (+6.108 milioni di euro). Sostanzialmente stabile il gettito IRES che si attesta a 15.327 milioni di euro (-3 milioni di euro). Tra le altre imposte dirette significativo risulta l’incremento dell’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale (+1.705 milioni di euro, pari a +44,0%).Le imposte indirette fanno rilevare un incremento complessivo del 4,2% (+4.251 milioni di euro). In crescita significativa l’imposta di bollo che registra un incremento del 158,1% (+2.948 milioni di euro) dovuto alle modifiche normative apportate con i provvedimenti della seconda metà del 2011 alle tariffe di bollo applicabili su conti correnti, strumenti di pagamento, titoli e prodotti finanziari, nonché all’anticipo del versamento dell’acconto sull’imposta di bollo. Sul risultato incide positivamente, inoltre, il versamento del 16 luglio del “bollo speciale per le attività finanziarie scudate“. Tra le altre imposte indirette si evidenzia la crescita del gettito dell’imposta di fabbricazione sugli oli minerali (+24,8% pari a +2.601 milioni di euro) sostenuto dagli aumenti delle aliquote di accisa disposti dalle recenti manovre varate anche per fronteggiare gli effetti degli eventi sismici che hanno interessato i territori di alcune province di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Le entrate tributarie da ruoli risultano pari a 3.966 milioni di euro (-79 milioni di euro, pari a -2,0%), ad oggi sostanzialmente in linea con le previsioni. Alle entrate che affluiscono al bilancio dello Stato hanno contribuito il gettito di spettanza erariale della prima rata di acconto dell’IMU (pari a 3.977 milioni di euro) che è risultato in linea con le previsioni. Nessuna miglioria è prevista per il 2013. I fenomeni in aumento: ritorno alla cambiale, non avendo la possibilità di un credito bancario. Piccoli furti nei supermercati, abbandono della scuola a causa del rincaro tasse e libri di testo. Ci si rivolge sempre meno alle strutture sanitarie. In aumento anche i lavori a nero. Questo enorme dirottamento di soldi, dal lavoratore allo Stato, creerà nuove forme di emarginazione e povertà. Porterà al crollo l’economia interna e porterà alla chiusura le poche aree industriali rimaste.
Posted on: Fri, 05 Jul 2013 17:15:34 +0000

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