LA MIA STORIA Capitolo Primo: Una ragazza giovane di 17 anni - TopicsExpress



          

LA MIA STORIA Capitolo Primo: Una ragazza giovane di 17 anni osservava il mare davanti a lei durante il tramonto alle “Isole del Destino”; i capelli lunghi neri volavano con moti circolari mossi dal vento, i verdi occhi scrutavano l’orizzonte con un’aria malinconica e la sua bocca era caratterizzata da una leggera curvatura verso il basso. Questa è la sua storia: Durante una notte serena illuminata dalle stelle e dalla luna alle ”Isole del Destino” presso il piccolo molo sul lato sinistro una ragazza coi capelli neri si risvegliò da un profondo letargo. Sapeva cosa era successo e non aveva intenzione di dimenticare. Si scrollò per tentare di asciugarsi un po’ e si guardò intono con i suoi grandi occhi verdi poi accennò un passo, le gambe erano deboli e non riusciva a reggersi, cadde quindi a terra svenuta. ---------------------------------------- “Paperino, Pippo!! Guardate qui! E’ Angie!!” disse un ragazzo sui 15 anni, capelli castano chiaro e con due bellissimi occhi azzurri. “Sul serio??!!” dissero i suoi due fedeli compagni di viaggio. Era pieno giorno, Sora si avvicinò al corpo di Angie e lo toccò. –Caspita è freddissima- pensò, “Dobbiamo portarla subito nella “Città di Mezzo”!”. “Signorsì!!”. -Chissà se Leon potrà aiutarla- pensò di nuovo. ---------------------------------------- Una bambina dormiva tranquilla, niente la disturbava. “Angie..” disse una voce dolcissima “Piccola svegliati..”. La bambina aprì gli occhi e disse “Mamma!!” saltandole al collo. “Ahahahah piccolina scusami se ti ho svegliata, è tardi lo so.. Ma volevo mostrarti una cosa.. Vieni..” La bambina si alzò e si avviò sul balcone della bellissima casa di legno costruita dai suoi genitori sull “Isola del destino”. Il nome di sua madre era Aqua era una bellissima donna di circa 28 anni con capelli corti e occhi blu turchese. Aveva uno sguardo molto dolce ed era uno dei “Keyblade Masters”. Angie non sapeva chi era suo padre, non lo aveva mai visto… Spesso però ne parlava con la madre che si dimostrava sempre disponibile a rispondere alle sue domande comprensibili. Sapeva che non era un “Keyblade Master”. La bambina guardava il cielo stellato “Presto scendi!” disse la madre, la bambina di 10 anni barcollò verso le scalette di legno “Sono troppo alte mamma!” disse dimostrando una forte incertezza, “Coraggio picola, puoi farcela!” la incitava la madre. “Uhm…, ecco!” era scesa e corse verso Aqua che aveva ormai già raggiunto la spiaggia. Il mare si infrangeva sul bagnasciuga con una tale forza e la bambina pensò ingenuamente –Chissà quando andrà a dormire il mare-. “Siediti Angie, e osserva” disse Aqua alzando il dito verso l’alto, la bambina alzò gli occhi e osservò il cielo stellato dominato dalla potente luce di una bianca luna piena. -Che bellezza- pensò. “Cosa vedi?” disse Aqua. “Stelle, tante stelle… Che… Formano cose nel loro insieme…” “Tipo?” “Beh… Quella sembra un coniglietto…” “Poi?” “Quello… Non vorrei sbagliarmi… Ma ricorda un cuore… Mamma! Cosa è un cuore precisamente. Nel senso che so la sua forma e colore, ma non il significato racchiuso dentro questa forma.” “Angie ascolta, un cuore, come hai già intuito, va oltre alla sua forma… E ciò che racchiude tutti i sentimenti.. La rabbia, la paura… L’amore…” “Tu ami papà vero?” disse la bambina con aria pensierosa. “Eh? Ovvio picccola… Perché lo chiedi?” “Beh… Perché lui non c’è… Dov’è mamma?” Aqua abbassò lo sguardo. “So che è difficile da accettare… Ma lui tornerà, è in guerra e lotta per il luogo in cui viviamo e per ciò che siamo. Ma tornerà e formeremo finalmente una famiglia!” La bambina ascoltava la madre con attenzione, quelle parole le riempivano il cuore di speranza, formare una normale famiglia e vivere felice con le persone che più amava al mondo era il suo sogno. “Angie, promettimi una cosa…. Promettimi che andrai avanti qualsiasi cosa accadesse, che lotterai per i tuoi sogni e che li raggiungerai…. Che ti innamorerai e che vivrai appieno la vita che ti è stata donata.” Il tono di Aqua si era fatto improvvisamente serio… E guardava verso il cielo. “Lo prometto, ma tu prometti che papà tornerà e che formeremo una famiglia!” Aqua non rispose, fissava la sabbia e Angie notò una lacrima scendere dalla sua guancia, ma non ci diede troppo peso, era troppo presa a ciò che la mamma le aveva detto. Era presa dai suoi pensieri che non si era resa conto che la madre la aveva spinta violentemente a terra. Un secondo subito dopo si sentì sfiorare da qualcosa di appuntito. Rotolò all’indietro e si ritrovò seduta di fianco ad Aqua che nel frattempo si era alzata e si era armata di Keyblade, sembrava stesse osservando qualcosa che si trovava alla loro sinistra. E capì. Dietro di lei c’era una lancia blu infilzata nella sabbia, e davanti a lei due uomini incappucciati. Uno più magro e l’altro più possente. La sua attenzione si concentrò su quest’ultimo, e improvvisamente, senza conoscerne il motivo, si sentì profondamente turbata e triste. “Presto vai sotto il molo!” urlò sua mamma. Angie non la aveva mai vista così agitata… E se lo era c’era un motivo più che valido. Obbedì a si nascose, l’ uomo incappucciato buttò in avanti il braccio come per dare un ordine all’altro che si lanciò verso di lei con qualche esitazione ma fu bloccato in aria da Aqua che lo colpi sul fianco con il Keyblade. L’uomo fu scaraventato verso la cascata che si trovava in fondo. Ma si rialzò presto a si mise sulla difensiva, Aqua si buttò su di lui ma il suo capo le si parò davanti e la colpì con un attacco particolare caratterizzato dall’avanzamento di alcuni filamenti: uno nero e uno bianco, che lei evitò con notevole destrezza, venendo però colpita al volto da un filamento di cui non si era resa conto. Un taglio orizzontale le caratterizzava le guancia sinistra. Era una donna coraggiosa, non la avrebbe fermata un semplice taglietto, soprattutto se si trattava di proteggere la figlia. Combattè un po’ con il “capo”. Mentre un specie di mostriciattolo nero simile a una formica si formò e si avvicinò a Angie che, presa dal panico, non sapeva cosa fare… Improvvisamente vide Aqua cadere a terra senza forze, il “capo” le andò sopra, tirò fuori un Keyblade e la colpì al petto. Con grandissimo orrore Angie vide un cuore lucente uscire dal corpo della madre per poi svanire verso il cielo. Il “capo” si alzò e fece di nuovo un cenno al compagno indicandogli di dirigersi verso di lui e, dopo avere lanciato un ultimo sguardo ad Angie, sparì col compagno in un vortice nero. Angie non sapeva a cosa pensare scoppiò in lacrime e urlò “Mamma!!”. Si buttò sul corpo di Aqua e si adagiò sul suo petto piangendo. Dopo qualche minuto sentì un rumore e guardando verso il basso vide due scarpe avvicinarsi a lei… E poi più niente… ---------------------------------------- “Angie…” “Mamma!!” ulrò la ragazza svegliatasi d’improvviso. Si trovava nella stanza rossa della “Città di Mezzo”. “Nono, sono Leon.. Ricordi?” mormorò Leon. “Ah… Leon… Giusto.. Ma..” “Cosa?” “E’ tanto che non ci vediamo o sbaglio?” “Si… sei sparita per un anno… ma sono felice di rivederti…” Leon non era il tipo che esternava tanto i suoi sentimenti, ma quando era contento lo si vedeva, o almeno Angie se ne accorgeva chiaramente. “Anche io, non sai quanto…. Sono sparita dopo aver… Sconfitto Ansem con Sora giusto? …. Aspetta! Sora? Paperino? Pippo?? Dove sono?? E tutti gli altri?” Leon sorrise e in quel momento entrarono Sora, Pippo, Paperino e Yuffie. “Angie!” urlarono e si buttarono su di lei che per poco non la soffocarono. “Mi riempie di gioia vedervi!! Beh io vi informo che sono pronta per entrare in azione… Qualsiasi cosa stiate facendo.. Partire per qualsiasi avventura e prendere a calci qualche Heartless!” “E Nessuno!” disse Paperino, evidentemente spinto da una forte voglia di fare a botte, in senso buono si intende. (;)) “Nessuno?” disse Angie, evidentemente disorientata. “Storia lunga, ti spiegheremo.” disse Sora con tono rassicurante. Angie non sapeva per quale motivo avesse sognato il suo passato… Ma voleva scoprirlo avrebbe fatto qualsiasi cosa per scoprire che aveva ucciso sua madre e per mantenere la promessa fattale. By >Kairi
Posted on: Wed, 19 Jun 2013 17:37:04 +0000

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