LA VITA SILENZIOSA I Sediamo insieme ancora tra colli, nella - TopicsExpress



          

LA VITA SILENZIOSA I Sediamo insieme ancora tra colli, nella domestica selva. Tenere fronde dalle tempie scostiamo, soli e cardi e vivaci prati scosto da te, amica. O erbe che salite verso il buio duraturo, verso qui omnia vincit. E venti estinguono e rinnovano a ogni volgere dore e dacque le anime nostre. Ma noi sediamo intenti sempre a una muta fedele difesa. Tenera sarà la mia voce e dimessa ma non vile, raggiante nella gola - che mai lombra dovrebbe toccare - raggiante sarà la tua voce di sposalizio, di domenica. Non saremo potenti, non lodati, accosteremo i capelli e le fronti a vivere foglie, nuvole, nevi. Altri vedrà e conoscerà: la forza daltri cieli, di pingui reintegratrici atmosfere, debbri paradossi, altri moverà storia e sorte. A noi le madri nella cucina fuochi poveri vegliano, dolce legna in cortili cui già cinge il nulla colgono. Poco latte ci nutrirà finché stolti amorosi inutili la vecchiezza ci toglierà, che nel prossimo campo le mal fiorite aiole prepara e del cuore i battiti incerti, la pena e lirreversibile stasi. II Ma tu conoscerai del mio sorriso limplorazione ferma nei millenni come una ferita, io del tuo lalba a ogni alba. Germoglio lieve ti conoscerò: quanto aprirai, quanto ci appagherai di lievi avvenimenti. Droghe innocue, bufere di marzo; orti diridi e di cera, sinecure per menti e mani molli dallergie; letture su pulviscoli destati, letture su piogge, tra spine infinite di piogge. Talvolta Urania il vero come armato frutto ci spezzerà davanti: massimi cieli, voli che la notte solstiziale riattizza, gemme di remotissimi odî e amori, didrogeno sfolgorante fatica: deposti qui nellacqua di un pianeta per profili di colchici e libellule. Forse alzerò fino a te le mie ciglia fino a te la mia bocca cui lattesa alterò dire, esistere. E anche nella terra, domani, lultimo mio indizio inazzurrirà di stellati entusiasmi, di veloci convulse speranze. Avremo lontananze capovolte specchi che resero immagini rubate fiori usciti da mura ad adorarti. Saremo un solo affanno un solo oblio. Andrea Zanzotto
Posted on: Sat, 19 Oct 2013 03:36:50 +0000

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