“La popolazione della Repubblica Centrafricana vive in uno stato - TopicsExpress



          

“La popolazione della Repubblica Centrafricana vive in uno stato di paura permanente”. Lo ha denunciato il vice segretario Onu per i diritti umani, Ivan Simonovic, al termine di una visita ufficiale di quattro giorni nel Paese, scosso dall’ennesimo colpo di Stato. “Il governo di transizione rimane molto debole. Anche se a Bangui la situazione è lievemente migliorata, lo Stato non esiste fuori dalla capitale” ha affermato Simonovic, che ha aggiunto: “La sicurezza è praticamente inesistente, non c’è polizia, non c’è sistema giudiziario né servizi sociali”. Il rappresentante Onu ha poi espresso “preoccupazione” per il numero considerevole di ribelli Séléka che “non ricevono alcun stipendio e hanno eretto delle barricate, saccheggiano le case e sopravvivono col racket”. A quattro mesi dal golpe con il quale, lo scorso 24 marzo, la Coalizione Séléka ha destituito l’ex presidente François Bozizé e portato al potere Michel Djotodia, le autorità di transizione hanno perso il controllo dei miliziani che non hanno ceduto le rami e continuano a seminare violenza ai danni dei civili. Si sono moltiplicati i casi di esecuzioni sommarie e di violenza sessuale ai danni delle donne. A Bambari, la terza città del Paese, sarebbe stata rinvenuta una fossa comune di civili e militari, il cui numero va accertato. Il vice segretario Onu per i diritti umani ha inoltre denunciato “un livello di violenza e di distruzione senza precedente”, criticando “la mancanza di attenzione dei media e della comunità internazionale” nei confronti della crisi centrafricana. Intanto proseguirà nelle prossime settimane il passaggio di consegne tra i soldati della Missione di consolidamento della pace in Centrafrica (Micopax) e i caschi verdi dell’Unione Africana (Ua), alla guida della Missione internazionale di sostegno al Centrafrica (Misca). Lo ha annunciato la rappresentante speciale dell’Ua a Bangui, Hawa Ahmed Youssouf, nel giorno in cui, giovedì, la Misca ha cominciato a sostituirsi alla missione dispiegata dal 2008 dai paesi dell’Africa centrale. Il mandato dei caschi verdi consiste nel ristabilire e consolidare l’autorità dello Stato su tutto il territorio nazionale ma anche nel proteggere i civili, nel riformare l’esercito centrafricano e nel facilitare la distribuzione degli aiuti umanitari. La Misca sarà costituita da 3652 uomini messi a disposizione da Camerun, Congo, Gabon e Ciad. rinascita.eu/index.php?action=news&id=22334
Posted on: Thu, 05 Sep 2013 08:51:12 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015