La rivoluzione del Monopoly: addio carcere per chi specula E i renziani scrivono a Obama Lettera di alcuni parlamentari Pd all’ambasciatore americano Phillips “Così è diseducativo, meglio prima” Wall Street prende il posto di Parco della Vittoria e Viale dei Giardini alberto infelise Non è vero che nel Pd ci si occupi soltanto di regole delle primarie. Sette deputati sette di fede Renziana (gli stessi che avevano scritto un’accorata lettera a Francesco De Gregori per invitarlo a continuare a sognare la politica dopo la sua amara intervista al Corriere) hanno scritto una lettera aperta all’ambasciatore americano lanciando l’allarme su una questione che pesa sul futuro dei nostri figli: la nuova versione del Monopoly (l’amato giuoco da tavolo) potrebbe stimolare nei giuocatori un’insana propensione alla finanza creativa e ai mutui subprime. La Casa Bianca ha già fatto sapere di tenere in gran conto la missiva, accolta con viva preoccupazione dal presidente Obama. Soddisfatti della risposta dello Studio Ovale, i Sette si preparano ad inviare ora altre invettive nelle quali intendono affrontare altri problemi cruciali legati a una malintesa propaganda di quello che non esitano a definire un capitalismo degenere capace di influenzare le giovani menti dei giocatori. Più di tutto preme ai Renziani che prima della fine del secondo mandato il presidente Obama intervenga (attraverso l’interessamento del Pentagono) con il signor John Risiko (che si offrono peraltro di ospitare un’intera settimana a Firenze a spese del Comune), perché si dia fine all’orrendo e ingiusto odio nei confronti della Kamchatka, che tutti vogliono invadere manco fosse la Polonia. In questo caso però, fonti interne alla West Wing hanno lasciato trapelare che bisognerà attendere la relazione degli inviati delle Nazioni Unite per stabilire dove diavolo sia la Kamchatka e se effettivamente non meriti una o più invasioni.
Posted on: Sat, 24 Aug 2013 11:25:58 +0000
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