La strada per l’Algeria è quella più pericolosa. Ti permette - TopicsExpress



          

La strada per l’Algeria è quella più pericolosa. Ti permette di evitare i diversi posti di blocco tra il Niger e la Libia – spiega Amadou, residente di Agadez –, ma sono guai seri se ti perdi o se le autorità locali ti scoprono». A inizio settimana sono stati scoperti 40 cadaveri nel deserto al confine tra Niger e Algeria (soprattutto donne e bambini). Ieri ne sono stati trovati altri 47, che portano a un totale di 87 le vittime di questa tragica traversata. Per chi ce la fa, le cose sono tutt’altro che facili. Una volta in Libia, i migranti vengono spesso imprigionati. «I clandestini passano settimane in celle libiche in mezzo al deserto – spiega sotto anonimato l’operatore umanitario di un’organizzazione internazionale basata nella capitale nigerina, Niamey – i soldati libici li rinchiudono fino a quando le loro famiglie non mandano i soldi per la liberazione». Nel deserto e sulle montagne la legge sembra infatti sospesa. Chi vuole raggiungere l’Europa porta con sé con centinaia di dollari perché sa che il prezzo dei mezzi su cui viaggia non è il problema principale: «Ogni volta che incontriamo i militari siamo costretti a corromperli», spiega Bashir, autista di uno dei pulmini che dalla stazione di Agadez partirà domani per Dirkou. «Se siamo fortunati, bastano 5mila franchi per ogni passeggero – continua Bashir – ma, a volte, quando i soldati scoprono i dollari, possono prenderti anche tutto». I 7 euro minimi richiesti a un solo migrante, in un unico posto di blocco in Niger, alimentano un giro d’affari di vari milioni di euro all’anno. È impossibile dare stime precise, ma secondo alcune organizzazioni nigerine, almeno tre milioni di euro al mese finiscono nelle tasche degli agenti della sicurezza. Rispetto agli agenti della polizia e della gendarmeria, sono i militari dell’esercito a prendersi la fetta più grossa.
Posted on: Fri, 01 Nov 2013 00:10:30 +0000

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