Lantropizzazione: il tempo, il dubbio e le leggi di - TopicsExpress



          

Lantropizzazione: il tempo, il dubbio e le leggi di natura. Secondo una vecchia interpretazione delle leggi che governano il mondo, ogni cosa ha una causa, ovvero tutto è determinato. Eppure una delle tesi più potenti della democrazia occidentale, vuole luomo dotato di libertà, il mondo come possibilità, il dubbio come antidoto alle verità assolute. È questo un dilemma che attraversa la storia della scienza e della filosofia, almeno da Epicuro in poi. Un dilemma che riguarda il nostro rapporto con il mondo, la nostra idea di futuro, la nostra ansia verso il cambiamento, lignoto, la conoscenza. È il tempo la dimensione fondamentale del nostro esistere. Il mondo biologico, come quello sociale, ha un passato, un presente e un futuro. Ma nei regni misteriosi dellinfinitamente piccolo e dellinfinitamente grande, solo oggi cominciano ad affacciarsi le leggi fisiche che non negano limportanza della storia e che parlano di evoluzione anche nella danza caotica degli atomi e nello sviluppo delle galassie. Luomo del 2000 ha perso la certezza della conoscenza, ma ha trovato linfinita potenza del reale come libertà e possibilità. La scienza, è un dialogo con la natura, ma la conoscenza passa attraverso il tempo, presuppone un divenire, una differenza tra presente e passato. Presuppone un universo in costruzione e una vita che si evolve. Anche il nostro essere uomini non è un dato acquisito ma è il risultato di unevoluzione storica, di una civiltà che cresce o degenera. Ma soprattutto che si interroga e migliora attraverso i suoi dubbi. Questi concetti possono essere concepiti in un orizzonte molto vasto e allargato del termine stesso, ma se vogliamo analizzare il significato di antropizzazione, in senso più reale, bisogna considerare i vari ecosistemi esistenti sul nostro pianeta formato da: acqua, terra, atmosfera. Antropizzazione delle acque Lacqua può raggiungere il mare non solo attraverso i fiumi ma anche passando dal suolo, dopo essersi infiltrata ed aver raggiunto una falda acquifera. Quindi, è facilmente intuibile che lacqua si può inquinare non solo tramite i fiumi ma anche con i prodotti inquinanti del suolo. Unimportante causa dellinquinamento delle acque e in particolare delle acque dolci sono gli scarichi di materiale organico. In ordine di priorità, le principali fonti sono: Reflui fognari civili e domestici, sono rappresentati dai residui derivanti dalle attività domestiche di tutti i giorni: lavaggi, cucina, ecc. I corsi dacqua spesso sono ridotti a fogne a cielo aperto, dato che in essi vengono riversati liquami e scarichi di ogni tipo. Per gli allevamenti di animali il contributo inquinante è dato dai liquami che contengono nitrati Lindustria impiega moltissima acqua per: produrre una merce, lavare i prodotti finiti e le attrezzature, raffreddare i macchinari; lacqua poi viene rigettata molto spesso nelle acque superficiali senza un trattamento adeguato. Le moderne pratiche agricole che usano fitofarmaci e concimi chimici in dosi eccessive causano apporti eccessivi di agenti inquinanti che con il dilavamento passano nelle falde acquifere e nei fiumi. Nelle acque sono presenti dei microrganismi in gradi di nutrirsi di composti organici, provenienti da organismi morti, liquami, e di trasformarli in minerali non inquinanti. Le sostanze che riescono a sottoporsi a questo processo vengono dette biodegradabili. Ma, al giorno doggi, laumento di inquinamento ha fatto sì che, le sostanze biologiche siano presenti in quantità molto maggiori rispetto alla naturale capacità di autodepurazione delle acque. Inoltre bisogna anche tener presente che vengono riversate milioni di tonnellate di sostanze chimiche, sulle quali lautodepurazione non ha alcun effetto, lasciando le acque dolci inquinate. Le acque veicolano anche le criminali sostanze tossiche che risultano dallimpiego sempre più massiccio, che si fa nellagricoltura intensiva, di concimi chimici e fitofarmaci. Inevitabilmente il delicato equilibrio di un ecosistema, quale può essere un lago, un fiume o uno specchio di mare, risulta alterato dallimmissione in esso di tali sostanze che alterano gli equilibri degli strati più superficiali della crosta terrestre, compromettendo, come già detto, anche le falde acquifere sotterranee, riserva di acqua potabile. Ad esempio, il fenomeno delleutrofizzazione è determinato dalleccesso di azoto e fosforo nelle acque, che favorisce lo sviluppo abnorme di alghe, che, privando lambiente dellindispensabile ossigeno, provoca la morte di organismi aerobi esigenti. La presenza di fosfati nelle acque dei mari e dei laghi fa aumentare le alghe che, una volta morte, producono la morte per asfissia degli altri organismi in quanto, i batteri decompositori consumano tutto lossigeno presente nellacqua. La tossicità intrinseca dei fitofarmaci può essere dannosa per gli acquiferi e la qualità dellacqua potabile e del cibo stesso. Tale problema trova una soluzione mediante la coltivazione biologica che ha però la pecca di avere raccolti scarsi e prezzi elevati. Ultimamente la situazione sembra migliorata per la diffusione di impianti di depurazione nelle zone industriali, per luso di detersivi biodegradabili e per il controllo dei rifiuti agro-zootecnici. Il processo tecnologico delle industrie necessita inoltre di grandi quantità di acqua, che una volta usata viene incanalata verso i fiumi ed i mari, ma questacqua è così inquinata da minacciare gli organismi viventi che ne vengono a contatto. I principali rifiuti delle industrie chimiche possono essere: Metalli pesanti (mercurio, usato spesso come fungicida; piombo, usato nelle batterie, nei proiettili, nelle vernici e nelle benzine; cadmio, usato nei rivestimenti di metallo, a volte come colorante e in alcuni tipi di batterie); Ossidi metallici e i sottoprodotti dellindustria farmaceutica; drocarburi tossici (usati per produrre insetticidi tipo il DDT o nelle lavorazioni di plastiche e vernici); Cromo (usato per la cromatura dei metalli, nella lavorazione di pelli e nelle acque di raffreddamento delle industrie); Tutte queste sostanze si accumulano via via nel ciclo dellacqua con pericolose conseguenze. Basti pensare che in Giappone molte persone furono avvelenate dai pesci che erano il loro basilare nutrimento. I pesci erano stati avvelenati mediante le tonnellate di mercurio riversate nel mare. Conseguenza di ciò fu la nascita di bambini con gravi problemi al sistema nervoso centrale. La maggior parte dei mari del mondo è inquinata da petrolio. Il Mediterraneo è il mare a più alto livello di inquinamento da petrolio perché, essendo un mare chiuso, le acque si rinnovano lentamente. Il petrolio può diventare un pericolo per lambiente durante le fasi del ciclo produttivo: estrazione, trasporto, lavorazione. Se da una parte la fuoriuscita di petrolio è un evento raro e lepisodio più grave risale al 1990, in Europa, quando alcuni pozzi del mare del Nord hanno versato petrolio in mare per ben due giorni, dallaltra il versamento in mare da parte del petroliere è un evento più comune. Attualmente alcune petroliere vengono lavate con lacqua di mare, riversandone milioni di tonnellate di nafta. Ma altra causa di ciò è dovuto agli scarichi che troviamo nei porti, nei punti di carico e scarico e nei cantieri di demolizione navale. Molto spesso gli idrocarburi vengono versati in mare dalle raffinerie poste vicino le coste, a causa di piccole ma incontenibili perdite che diventano ingenti se si protraggono nel tempo. Non di rado, il petrolio fuoriesce dalle petroliere in seguito a incidenti. Quando questo avviene si provocano molti danni allambiente e alla fauna marina. Il petrolio che galleggia sullacqua crea uno strato, detto marea nera che isola lacqua dallaria impedendo lo scambio di ossigeno e la penetrazione della luce solare. La carenza di ossigeno è la causa della morte di molti organismi marini. Nel tempo, le sostanze più leggere evaporano o vengono distrutte dai microrganismi o da reazioni chimiche, ma quelle più pesanti restano sotto forma di grumi che affondano e vengono attaccate da batteri o da reazioni chimiche. Prima di sparire distruggono gli organismi che vivono sui fondali. Antropizzazione dellatmosfera Latmosfera rappresenta linsieme dei gas che circonda la Terra. È composta da: Azoto (N2) 78.0%; Ossigeno (O2) 20.9%; Argon (Ar) 0.9%; Altri gas 0.1%. Lantropizzazione dellatmosfera è dovuta a tutti gas nocivi che vengono sprigionati in essa, e che hanno portato a molti cambiamenti. Sostanze tossiche continuano ad essere immesse nellatmosfera dalle industrie di tutto il mondo. I processi di combustione, che avvengono nelle industrie, negli impianti di riscaldamento e nei trasporti, immettono ingenti quantità di anidride carbonica, di anidride solforosa e di biossido di azoto nellatmosfera, modificandone sensibilmente la struttura chimico-fisica. Ne conseguono perciò tre processi di alterazione degli equilibri ambientali molto gravi: Il cosiddetto effetto-serra viene prodotto dallazione di molti gas, immessi, in quantità crescente, nellatmosfera: metano, ossido dazoto, anidride carbonica. Questultima ha una funzione necessaria poiché permette alla Terra di conservare una parte del calore che le proviene dal Sole, ma negli ultimi tempi, la sua quantità nellaria è sensibilmente aumentata a causa della progressiva deforestazione subita da alcune vaste aree del Pianeta e della combustione di carbon fossile, petrolio, metano, ed altri gas generati dai sistemi di produzione agricoli ed industriali. L effetto-serra , infatti provoca la desertificazione di vasti territori delle regioni equatoriali e tropicali, nonché, nel caso di surriscaldamento dovesse accentuarsi, il rischio di un possibile futuro innalzamento del livello del mare, a causa dello scioglimento dei ghiacci polari, con effetti quindi catastrofici. Negli ultimi decenni si è potuto constatare che la terra, i fiumi e i laghi hanno avuto un aumento del grado di acidità, e tutto questo è dovuto tra laltro alle industrie petrolchimiche le quali usano combustibili alquanto nocivi i quali a contatto con il vapore acqueo dellaria si trasformano in precipitazioni acide, ne consegue così che le condizioni di vita della fauna e della flora sia acquatica che terrestre peggiorino sempre di più. Ma queste piogge acide non costituiscono un danno solo per la flora e la fauna ma addirittura anche per i preziosi monumenti e per le splendide opere darte le quali vengono corrose con conseguenti gravi danni. Quindi quando laria e le acque sono inquinate lequilibrio ecologico risulta alterato profondamente in quanto la diminuzione dellossigeno e la presenza quindi di sostanze tossiche, non consentono il normale svolgimento delle funzioni vitali di tutti gli organismi, animali e vegetali, compromettendone spesso la vita stessa. GJTirelli - con lausilio della rete
Posted on: Mon, 02 Dec 2013 19:59:46 +0000

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