Le reazioni a Marche 2020, dirette o indirette, fanno riflettere - TopicsExpress



          

Le reazioni a Marche 2020, dirette o indirette, fanno riflettere sulla distanza che va colmata tra la politica e i problemi concreti della vita di comunità. Da un lato, all’iniziativa di sabato scorso, c’è stata una straordinaria partecipazione di cittadini e opinion leader della comunità marchigiana, che hanno colto l’autentica e unica finalità dell’iniziativa: discutere ed elaborare un “pensiero strategico” in modo condiviso sui temi concreti e prioritari che riguardano il futuro delle Marche, a partire dall’utilizzo dei fondi europei 2014-2020 con un largo coinvolgimento dei territori. Come è stato detto pubblicamente, il futuro delle Marche non dipende dai destini del presidente della Regione, ma dalla necessità di selezionare le priorità dei nostri territori che dovremo decidere insieme nei prossimi 4 mesi. Tali risorse europee, infatti, costituiranno il volano finanziario più importante a disposizione delle strategie di crescita delle Marche tra il 2014 e il 2020 per il lavoro, lo sviluppo e il territorio. Per questo sabato scorso non una sola parola è stata sprecata per parlare di candidature, congressi, decadenze o scenari politici. Le reazioni spropositate di questi giorni di alcuni rappresentanti della classe politica, invece, sono state così stizzite e sopra le righe da dimostrare solo strumentalità e distanza dai problemi prioritari delle Marche. Del resto, solo per ricordare alcuni episodi recenti, avevamo già cercato un confronto propositivo. Solo pochi giorni fa, il 2 settembre scorso, tutti i parlamentari sono stati coinvolti dalla Regione con il ministro Delrio per discutere insieme sia delle riforme istituzionali sia di altre priorità delle Marche. Inoltre, l’appello ai parlamentari marchigiani sul Trasporto Pubblico Locale era rivolto a unire le forze per aumentare la capacità di rappresentanza a Roma. E in questa occasione è sempre emersa la necessità di dare più forza alla nostra regione per avere migliori e più efficaci risposte dallo Stato. Se in alcuni settori, e l’esempio più clamoroso è proprio quello del Trasporto Pubblico Locale, le Marche vengono penalizzate nei provvedimenti nazionali, non è lecito chiedere anche ai nostri rappresentanti nazionali marchigiani un’azione di pressione continua e incessante per fare gioco di squadra? Inoltre, le reazioni politiche di questi giorni, guarda caso, sono state espresse proprio da tutti coloro che erano assenti a Marche 2020 in cui si affrontava un tema così concreto e strategico per il futuro dei cittadini, delle famiglie e delle imprese delle Marche. Non per fare polemica, ma credo che sia fortemente indicativo sottolineare che proprio uno dei parlamentari più accesi abbia addirittura organizzato un’iniziativa di corrente lo stesso giorno e alla stessa ora - pur avendo ricevuto un invito in tempi precedenti - di Marche 2020. Credo sia necessario davvero girare pagina abbandonando ogni incomprensione. Siamo in una fase delicata in cui serve unità di intenti e di azione operativa sui problemi concreti per il futuro delle Marche. La coda della crisi è durissima, la ripresa va costruita e sostenuta per poter dispiegare i suoi effetti su lavoro, occupazione e coesione sociale. Sono solo queste le cose concrete che interessano i cittadini, le famiglie e le imprese delle Marche.
Posted on: Thu, 19 Sep 2013 14:25:35 +0000

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