Lo sportivo, ossia l’agonismo in privato[modifica | modifica - TopicsExpress



          

Lo sportivo, ossia l’agonismo in privato[modifica | modifica sorgente] Il biliardo. Altra grande passione. In casa Lanfranchi il tavolo verde regolamentare (all’italiana, senza buche) troneggia al centro di una sobria stanza tutta per sé, in un angolo solo il contenitore per le stecche e qualche foto alle pareti. Due volte alla settimana, ogni settimana, in villa si gioca (cinque birilli e goriziana). Fra gli amici personali e compagni di partita il campione del mondo Gustavo Adrian Zito, passato poi al più generosamente sponsorizzato poker sportivo, e ancor prima Lo Scuro dei film di Francesco Nuti, alias Marcello Lotti, il cui ricordo resterà per sempre legato allottavina reale, tiro di particolare difficoltà da lui ideato. Tiro a segno e tiro a volo. Anche questo un impegno settimanale costante, con qualsiasi tempo allaperto coi piattelli, o anche nel poligono di tiro che si è fatto costruire in cantina. La villa era la dimora di caccia del nonno materno, che gli mise in mano fucile e pistole quando ancora era un bambino, ma il regista non ha mai amato la caccia bensì i tornei sportivi, il suo sovrapposto 686 E Trap Beretta e una piccola collezione di armi personali. Ciclismo. È da sempre un irriducibile tifoso ed esperto di questo sport, nel quale era riuscito, anni dopo, a coinvolgere persino la moglie[21]. Poco prima della svolta nella regia lirica, la RAI nel 1955 gli aveva affidato le prime riprese televisive dirette del campionato mondiale al Velodromo Vigorelli di Milano e della partenza del Giro dItalia. Girava fino ad alcuni anni fa in sella ad una bicicletta supersportiva, poi abbandonata a causa del traffico e a mala pena consolato da una irrinunciabile ora di cyclette quotidiana mentre guarda i film della sua collezione. Cavalli e levrieri, altri miti. Per ultimi ma tuttaltro che ultimi. A partire dagli anni romani Lanfranchi ha posseduto scuderie con cui ha mietuto i più importanti premi in Italia e allestero nel trotto e nel galoppo: un nome per tutti, Fury Hanover, il trottatore tanto spesso in cima ai palmarès mondiali degli anni sessanta: ancor oggi, nei forum del web, gli appassionati di questo sport ricordano: “Ai tempi di Fury Hanover, …”. Fra i tanti trionfi, da ricordare almeno le strepitose vittorie (1965 e 1966) del Gran Premio delle Nazioni e del Gran Premio della Fiera a Milano, entrambe le volte a guidarlo dal sulki cera lindimenticato Franco Albonetti[22]. La scuderia di levrieri nacque da un altro evento casuale. Durante la sua permanenza in Inghilterra, il regista era stato condotto controvoglia in un cinodromo e anche da qui uscì impazzito per la troppa adrenalina, si mise ad acquistare levrieri, uno in particolare che poi diventò un campione. Cercò di tirare sul carissimo prezzo, non ci riuscì perché lallevatore preferì piuttosto regalargli un secondo esemplare, che Lanfranchi chiamò El Tenor. Proprio questo, il cane regalato, si è rivelato il massimo vincitore di corse ad ostacoli di ogni tempo (102 vittorie, record tuttora imbattuto nella storia dello sport). Nel 1999 fu un cane, ad essere nominato addirittura Sportivo dell’anno in Inghilterra, uno che lasciava le coppe al padrone ma esigeva alla fine di ogni gara un compenso di dieci hamburger con contorno di patatine fritte mentre i commentatori si rivolgevano a Lanfranchi definendolo lo Sceicco Mohamed (il più grande proprietario di cavalli al mondo) dei levrieri. Il cinodromo di Romford gli ha eretto un monumento in bronzo e persino il Corriere della Sera gli dedicò un articolo in prima pagina con tanto di foto.[23] Messo in razza nel 2000 dopo unultima immancabile vittoria, rifiutò persino con ferocia qualsiasi accoppiamento; morì due anni dopo dinfarto, a soli 6 anni, forse di dispiacere sostiene il regista, riacquistando il suo abituale sorriso ironico per raccontare: « Per l’unica volta, ero riuscito ad avere la prima pagina del Corriere ma non per le mie regie, per il mio cane. E quando incontrai al ristorante l’editore Franco Maria Ricci, mio amico, mi presentò alla signora al suo fianco dicendo: questo è l’unico caso di un uomo mantenuto da un cane![8] » Regie di film-opera[modifica | modifica sorgente] 1956 – Madama Butterfly – di Giacomo Puccini – con Anna Moffo, Renato Cioni, Afro Poli, Miti Truccato Pace, Orchestra e Coro della Radiotelevisione Italiana diretti da Oliviero De Fabritiis 1956 – La fanciulla del West – di Giacomo Puccini – con Gigliola Frazzoni, Ken Neate, Mario Petri, Orchestra e Coro della Radiotelevisione Italiana diretti da Alfredo Simonetto – trasmessa il 13 marzo 1956 – Cavalleria rusticana – di Pietro Mascagni – con Carla Gavazzi, Mario Ortica, Giuseppe Valdengo, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da Arturo Basile 1956 – La sonnambula – di Vincenzo Bellini – con Anna Moffo, Danilo Vega, Plinio Clabassi, Anna Maria Anelli, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da Bruno Bartoletti – trasmessa in dicembre 1957 – Fedora – di Umberto Giordano – con Renata Heredia Capnist, Nicola Filacuridi, Mario Borriello - la pellicola cinematografica è stata fortunosamente ritrovata (2012) in uno dei depositi della Rai di Milano. 1957 – LItaliana in Algeri – di Gioachino Rossini – con Teresa Berganza, Sesto Bruscantini, Mario Petri, Vittoria Palombini, Alvinio Misciano, Rena Gary Falachi, Valerio Meucci, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da Nino Sanzogno – trasmessa il 10 luglio 1957 1957 – Suor Angelica – di Giacomo Puccini – con Edda Vincenzi, Iolanda Gardino, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da Bruno Maderna - la pellicola cinematografica è stata fortunosamente ritrovata (2012) in uno dei depositi della Rai di Milano 1958 – Turandot – di Giacomo Puccini – con Lucille Udovich, Franco Corelli, Renata Mattioli, Plinio Clabassi, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da Fernando Previtali 1958 – La serva padrona – di Giovan Battista Pergolesi – vedi Regie cinematografiche 1959 – Lucia di Lammermoor – di Gaetano Donizetti – con Anna Moffo, Nicola Filacuridi, Dino Dondi, Orchestra e Coro di Milano della Radiotelevisione Italiana diretti da Fernando Previtali 1960 – Tosca – di Giacomo Puccini – con Magda Olivero, Alvinio Misciano, Giulio Fioravanti, Orchestra Sinfonica e Coro di Torino della Radiotelevisione Italiana diretti da Fulvio Vernizzi 1960 – Il cappello di paglia di Firenze – di Nino Rota – con Mafalda Micheluzzi, Angelo Mercuriali, Direttore: Bruno Maderna 1960 – Francesca da Rimini – di Riccardo Zandonai – con Marcella Pobbe, Giuseppe Campora, Ferdinando Lidonni, Myriam Funari, Orchestra e Coro di Torino della Radiotelevisione Italiana diretti da Arturo Basile 1960 – La figlia del reggimento – di Gaetano Donizetti – con Anna Moffo, Giuseppe Campora, Giulio Fioravanti, Iolanda Gardino e i mimi di Giancarlo Cobelli, Direttore: Franco Mannino - Per una trascuratezza di Telecinema, ossia il reparto tecnico che trasferiva su pellicola limmagine TV mediante il trascryber, la registrazione filmica di questa produzione è andata irrimediabilmente perduta, è rimasto soltanto laudio[24] 1965 – Lelisir damore – di Gaetano Donizetti – con Valeria Mariconda, Agostino Lazzari, Italo Tajo, Renato Capecchi – produzione esterna in appalto per la Rai, per la serie LOpera in unora 1966 – Il barbiere di Siviglia – di Gioachino Rossini – con Ugo Benelli, Sesto Bruscantini, Valeria Mariconda, Carlo Badioli, Italo Tajo – produzione esterna in appalto per la Rai, per la serie LOpera in unora 1968 – La traviata – di Giuseppe Verdi – vedi Regie cinematografiche 1971 – Lucia di Lammermoor – di Gaetano Donizetti – vedi Regie cinematografiche Regie cinematografiche e sceneggiature[modifica | modifica sorgente] 1958 – La serva padrona – di Giovan Battista Pergolesi – con Anna Moffo, Paolo Montarsolo, Giancarlo Cobelli e i mimi di Giancarlo Cobelli, Orchestra Filarmonica di Roma, Maestro Concertatore e Direttore dOrchestra: Franco Ferrara – sceneggiatura e regìa (film-opera) 1966 – La traviata – di Giuseppe Verdi – con Anna Moffo, Franco Bonisolli, Gino Bechi, Orchestra e Coro del Teatro dellOpera di Roma diretti da Giuseppe Patané – sceneggiatura e regìa (film-opera) 1967 – Sentenza di morte – con Robin Clarke, Richard Conte, Enrico Maria Salerno, Adolfo Celi, Tomas Milian – soggetto, sceneggiatura e regìa (western) 1971 – Lucia di Lammermoor – di Gaetano Donizetti – con Anna Moffo, Lajos Kozma, Giulio Fioravanti, Paolo Washington, Orchestra Sinfonica e Coro di Roma diretti da Carlo Felice Cellario – sceneggiatura e regìa (film-opera) 1974 – Il bacio – con Eleonora Giorgi, Valentina Cortese, Massimo Girotti – soggetto, sceneggiatura e regìa (co-sceneggiatore Pupi Avati), liberamente ispirato a Il bacio di una morta di Carolina Invernizio (drammatico) 1976 – Genova a mano armata, con Adolfo Celi, Tony Lo Bianco, Maud Adams – soggetto, sceneggiatura e regìa (poliziesco) 1976 – La padrona è servita – con Senta Berger, Maurizio Arena, Erika Blanc, Bruno Zanin, Barbara Nascimben, Pina Cei – soggetto, sceneggiatura e regìa (co-sceneggiatore Pupi Avati) (commedia) 1981 – Venezia, carnevale, un amore – con Rudolf Nureyev, Carla Fracci, Peter Ustinov, Charles Aznavour – soggetto di Mario Lanfranchi, Sandro Bolchi e Nino Caselli, sceneggiatura e regìa (fantasy, musicale, danza) Spettacoli di prosa[modifica | modifica sorgente] Regie e adattamenti per la TV[modifica | modifica sorgente] (elenco parziale[25]) 1959 – Segli tornasse – dallomonima commedia (1936) di Orio Vergani – con Lina Volonghi, Ernesto Calindri, Davide Montemurri, Liù Bosisio – trasmessa il 5 maggio 1960 – Moglie – da una commedia di Janos Bokay – con Elsa Merlini, Franco Volpi, Raoul Grassilli – trasmessa il 30 settembre 1960 – Lo schiavo impazzito – dallomonima commedia (1939) di Guglielmo Giannini – con Franco Coop, Nino Besozzi, Gianni Agus, Esperia Sperani, Edoardo Toniolo, Lia Zoppelli, Wandisa Guida, Armando Francioli – trasmessa l11 novembre 1961 – Servi e padroni – dallomonima commedia (1943) di Vincenzo Tieri – con Franco Scandurra, Franco Volpi, Laura Carli, Gianni Agus, Carla Macelloni, Luisa Rivelli – trasmessa il 19 maggio 1962 – Le acque della luna – dal dramma Waters of the Moon (1951) di N. C. [Norman Charles] Hunter – con Carla Bizzarri, Elsa Albani, Luisa Rossi, Ferruccio De Ceresa, Gianni Agus – trasmessa il 5 gennaio, in occasione dellinaugurazione degli studi televisivi di Napoli 1963 – Ritorno dallabisso – originale televisivo di Franco Enna – con Armando Francioli, Roberto Villa, Luisa Rivelli 1964 – Arlecchinata – da Harlequinade (1948) di Terence Rattigan – con Gianni Santuccio, Gianni Agus, Carla Bizzarri – trasmessa il 14 dicembre Regie e produzioni teatrali[modifica | modifica sorgente] (elenco parziale) 1966 – Uscirò dalla tua vita in taxi (Help Stamp Out Marriage) di Willis Hall e Keith Waterhouse – con Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice 1968 – Vita col padre (Life with Father, 1939) di Howard Lindsay e Russel Crouse – con Rina Morelli e Paolo Stoppa 1973 – Lanatra allarancia (Le canard à lorange) da The Secretary Bird (1967) di Sir Alec Douglas-Home, con Alberto Lionello e Valeria Valeri 1990 – Eros X tre, con la Compagnia Teatro Proposta di Mario Lanfranchi – il progetto ha messo in scena tre note commedie inglesi sulleros (traduzioni, adattamenti e regie di M. Lanfranchi): • Esperienze erotiche a basso livello di Clare McIntyre – con Alessandra Costanzo, Francesca Rossiello, Rosa Genovese. • Perversioni sessuali a Chicago di David Mamet – con Gianni Williams, Stefano Onofri, Marina Marini e Simonetta Giurunda • Criminali delleros (Delizie funerarie – Un criminale alla porta) di Joe Orton – con Toni Orlandi, Franca Stoppi, Stefano Onofri, Luigi Bonos 1994 – 900 Oneonta di David Beaird allOld Vic di Londra, con prosecuzione allAmbassadors Theatre (co-produzione e regia) 1995 – September Tide (1948), di Daphne Du Maurier, al Comedy Theatre, con Susannah York (co-produzione e regia) Regie di opere liriche e operette[modifica | modifica sorgente] Regie liriche[modifica | modifica sorgente] (elenco parziale) Aida – di Giuseppe Verdi – Teatro Massimo Bellini di Catania (1958) Il barbiere di Siviglia – di Gioachino Rossini – Teatro dellOpera di Roma (1960) La bella molinara – di Giovanni Paisiello – Teatro San Carlo di Napoli – con Graziella Sciutti, Antonio Boyer, Franco Calabrese, Giovanna Fioroni, Agostino Lazzari, Alvinio Misciano, Leonardo Monreale, Coro del Teatro San Carlo di Napoli e Orchestra da camera Alessandro Scarlatti della Rai di Napoli diretti da Franco Caracciolo La bohème – di Giacomo Puccini – Teatro La Fenice di Venezia – Teatro Comunale di Bologna La bohème – di Ruggero Leoncavallo – Teatro Verdi di Trieste (27 novembre 1959) Carmen – di Georges Bizet – Teatro delle Novità al Donizetti di Bergamo(1956) con Franco Corelli, unedizione in stile charleston andata in scena il 10 settembre, molto criticata e contemporaneamente esaltata dalla stampa Cavalleria rusticana – di Pietro Mascagni – Teatro Regio di Parma (stagione 1956-57) Il crepuscolo degli dei – di Richard Wagner – Teatro Massimo Bellini di Catania (1961) (inaugurazione della stagione) La figlia del diavolo – di Virgilio Mortari – Teatro Regio di Parma (1957) Madama Butterfly – di Giacomo Puccini – Teatro La Fenice di Venezia (1962) (anche ripresa televisiva) Manon – di Jules Massenet – Teatro Regio di Parma (1958) Pagliacci – di Ruggero Leoncavallo – con Rafael Lagares – Teatro Verdi di Trieste (1959) I puritani – di Vincenzo Bellini – Teatro Regio di Parma (1960), Teatro Massimo Bellini di Catania (1960), Teatro Massimo di Palermo, (1961), Teatro Comunale di Bologna Simon Boccanegra – di Giuseppe Verdi – Teatro Regio di Parma (1957) La traviata – di Giuseppe Verdi – Teatro La Fenice di Venezia (1961), Teatro Vittorio Emanuele II (1961), Auditorium Parco Marsaglia di Sanremo (1962), Teatro Comunale di Firenze Turandot – di Giacomo Puccini – Teatro La Fenice di Venezia (1960) – (anche ripresa televisiva) Operette[modifica | modifica sorgente] (elenco parziale) 1958 – La duchessa di Chicago – di Emmerich Kàlmàn – Con Irene Callaway, Sergio Tedesco, Nuto Navarrini – Festival dellOperetta di Trieste, Castello di San Giusto – anche ripresa televisiva trasmessa il 12 agosto 1959 – La casta Susanna – di Jean Gilbert – con Rosy Barsony, Edda Vincenzi, Nuto Navarrini, Elvio Calderoni, Orchestra e Coro del Teatro Verdi – Festival dellOperetta di Trieste – anche ripresa televisiva – Cin Ci La – di Virgilio Ranzato – Festival dellOperetta di Trieste – La vedova allegra – di Franz Lehár – Festival dellOperetta di Trieste Varie e diverse[modifica | modifica sorgente] Grandi spettacoli, ideazione e regie[modifica | modifica sorgente] (elenco parziale) 1955 – Corteo storico matildico a Quattro Castella, prima celebrazione dellincoronazione di Matilde di Canossa, con ideazione di giochi sul campo matildico – ideazione, regia dello spettacolo e delle riprese televisive 1959 – Lo sbarco di Garibaldi a Sesto Calende, parata celebrativa per il centenario dellavvenimento – ideazione, regia dello spettacolo e delle riprese televisive 1961 – 1915-1918: la guerra e la vittoria, spettacolo composito, prosa e musica, che inaugurò il Secondo canale (Rai2), realizzato al Palasport di Roma per la sua grandiosità – Prima Parte: Quel lungo treno… (concerto di apertura con brani di trincea) – Seconda parte: La trincea (racconto sceneggiato di Giuseppe Dessì) – Terza parte: Tutti quei soldati, documentario realizzato su testi di Pier Antonio Quarantotti Gambini – trasmesso il 4 novembre – ideazione, regia dello spettacolo e delle riprese televisive 1966 – Festa italiana, spettacolo di folclore regionale italiano, organizzato per il Madison Square Garden di New York (7 ottobre) – ideazione, regia dello spettacolo e delle riprese televisive Riconoscimenti[modifica | modifica sorgente] 1961 – Premio Internazionale Luigi Illica per la lirica 1971 – Premio Malatestiano per la migliore regia. Festival del Film Musicale, Rimini 1972 – Premio per la regìa. Festival Internazionale Cinematografico del Melodramma, Gardone Riviera. Teatro del Vittoriale 1975 – Premio La Rosa d Oro per la regia. Città di Venezia, Premio Internazionale di Cultura, Scienze e Industria 2002 – Cittadinanza onoraria conferitagli dal Comune di Lesignano de Bagni, Parma 2004 – S. Ilario d Oro. Medaglia doro, massimo riconoscimento della Città di Parma quale eminente ed eclettica personalità della cultura e dello spettacolo Note[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Sat, 30 Nov 2013 22:01:09 +0000

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