L’animale è stato trovato ieri mattina tra le acque del lago di Osiglia, morto annegato e soprattutto legato con una corda ad unire le zampine davanti alla testa. Una trappola mortale, che non ha lasciato scampo nemmeno a un esemplare che, per indole e natura, nuota bene ed è molto resistente alla fatica. La corda è però anche un dettaglio inquietante che ha subito fatto indignare tutta la Valbormida, oltre ad aver alimentato il sospetto che in realtà, a provocare la morte del cane sia stata la mano dell’uomo che, al suo miglior amico di nemmeno un anno, forse sei mesi, invece delle coccole ha riservato una fine atroce. i volontari della sezione Enpa savonese con il vice presidente di Savona Gianni Buzzi che ha detto: «Ancora una volta una crudeltà inaudita ai danni di un povero cane. Se gli inquirenti riusciranno a individuare il responsabile, ci costituiremo parte civile».
Posted on: Sat, 20 Jul 2013 11:01:20 +0000
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