L’interesse di Hanneman per la storia, i libri, gli argomenti e - TopicsExpress



          

L’interesse di Hanneman per la storia, i libri, gli argomenti e i ‘souvenirs’ bellici andò incontro ad un momento molto importante nel corso di un vecchio tour con i decani Motorhead, durante il quale strinse ovvia amicizia con Lemmy, un altro ‘preso di brutto’ per cinturoni con i proiettili, medaglie, stemmi, soldatini e vecchie carabine. Attraverso tanto sudore e lavoro, in studio come on the road, la band si affermò tra le più influenti nella storia del metal, anche grazie a quel disco-capolavoro datato 1986, così breve nella durata eppure così monumentale. Fu proprio il biondo californiano a spiegare che la durata breve del masterpiece è legata al fatto che sia lui che King si stufavano rapidamente dei riffs, e non riuscivano a ripetere la stessa cosa troppo a lungo. Da sempre, assoli e riff vengono creati e divisi reciprocamente e senza alcuna polemica da King ed Hanneman, come se i due mettessero a punto una vera e propria banca dati delle sette note, dalla quale attingere per sviluppare i pezzi indistintamente da chi abbia buttato giù il riff o l’assolo; rispetto allo stile di King, più improntato al puro caos, Hanneman tende a privilegiare una sorta di lato oscuro e melodicamente sinistro. Negli anni successivi al disco che proiettò la band tra i Big Four del thrash metal, dalla penna dell’ascia di Oakland sono fuoriusciti altri grossi calibri come War Ensamble, South of Heaven e Season In The Abyss, ma anche la meno celebrata SS-3, in cui parla di un altro esponente del III Reich: Reinhard Heydrich, il famigerato “Boia di Praga”; pezzi che costituivano l’intelaiatura di dischi ora meno devastanti e dotati di alcune componenti tecniche e melodiche più composite pur se sempre violenti, cupi e sanguinolenti nella loro potenza tipicamente slayeriana. Hanneman ha rivelato in passato di sentire in lui una qualche atmosfera malvagia, che esce allo scoperto in fase di songwriting: è attirato dal lato oscuro e ‘malato’ della musica, che –secondo le sue dichiarazioni- lo fa sentire come se stesse facendo del male a qualcuno. Ma non immaginatevi un energumeno insensibile ossessionato (soltanto?) da manie di sterminio, quanto più un mattacchione, proprio come l’altro comico ‘insospettabile’, Kerry King. Il Nostro è una persona come tutti noi, armati di una sana e repressa volontà di giustizia, pulizia spirituale, in un mondo inginocchiato agli squallori della corruzione, della falsità della follia umana: sposato con Kathryn dal 1997, non si è mai dichiarato seguace del nazionalsocialismo o delle frange più radicali della destra, anche se non nega idee conservatrici, fatto testimoniato anche dall’adesivo dei Dead Kennedys, gruppo hardcore punk schierato all’estrema sinistra, applicato su una delle sue chitarre.
Posted on: Sat, 05 Oct 2013 14:43:45 +0000

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