L’unica invenzione umana che potrebbe essere paragonata a un - TopicsExpress



          

L’unica invenzione umana che potrebbe essere paragonata a un cervello è il computer, anche se vi sono alcune differenze sostanziali nelle loro basi di funzionamento. Nel caso di un processore elettronico, le operazioni aritmetiche che è in grado di realizzare sono estremamente elementari: l’addizione (add ) e la sottrazione ( sub ). Anche per eseguire semplici moltiplicazioni e divisioni, deve prima trasformarli in una sequenza di addizioni e sottrazioni. Può sembrare incredibile che un computer possa riuscire a fare tutto ciò di cui è capace grazie a due semplici operazioni aritmetiche cosi elementari ma ci riesce perché è in grado di compierle a una velocità altissima. Per quanto riguarda la mente umana, ritengo che l’unica operazione “ aritmetica “ che è in grado di compiere sia l’addizione che realizza aggiungendo nuovi collegamenti sinaptici fra i neuroni che vengono raggiunti da vecchie connessioni preesistenti, ogni volta che si pensa, si ascolta, si vive, si immagina, si sogna qualcosa che è già conosciuto. Le nuove connessioni si aggiungono ai sentieri sinaptici rafforzandoli e rendendoli più facilmente percorribili, creando cosi una sorta di passaggio obbligato, veicolando i pensieri che ne susseguono. I pensieri che si producono normalmente sono il semplice effetto dei propri percorsi mentali associativi più facili da percorrere proprio perché hanno un maggior numero di connessioni equivalenti… tutto qui! Per questo motivo, chi è abituato a pensare sempre e solo cose tristi ha grosse difficoltà a produrre pensieri di segno opposto perché i suoi percorsi associativi più facili da realizzare sono quelli inerenti alla tristezza. Ma è anche vero il contrario; se si è attenti a filtrare le informazioni che nutrono le nostre reti neurali, poco a poco si può invertire la tendenza e facilitare, con nuovi percorsi associativi, sentieri che portano nella direzione opposta o diversa dalla tristezza. La domanda è: Perché continuiamo a pensare allo stesso modo? Cosa ci spinge a rimanere radicati ai nostri modelli mentali? La risposta è molto semplice; con i nostri modelli mentali siamo sopravvissuti e se siamo ancora vivi significa che sono stati efficaci allo scopo. La nostra mente primordiale ed arcaica ( sub-conscio ) ha come priorità la sopravvivenza, non importa se siamo tristi, infelici o frustrati, quello che importa è che siamo vivi. Il nostro inconscio è un milione di volte più grande, veloce e potente della nostra mente conscia, anche se non ne siamo consapevoli è lui che esegue come un servo fedele tutto ciò che gli è stato “ Ordinato “ di fare. Ordinato da chi?!?!?!?! Dai nostri genitori, dai nostri insegnanti, dalle esperienze, dal nostro incessante e continuo monologo interno, dai Mass Media e tutto ciò che ci circonda. Mi pare ovvio dove sta la soluzione, come è altrettanto ovvio che bisogna cambiare livello di pensiero per non scivolare nei sentieri, si conosciuti e quindi ritenuti validi, ma che ci hanno portato alla infelicità. (Francesco Bizzarro )
Posted on: Sat, 03 Aug 2013 13:42:03 +0000

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