MicroMega, ATEO E’ BELLO!, N. 5/2013 Singolare che MicroMega - TopicsExpress



          

MicroMega, ATEO E’ BELLO!, N. 5/2013 Singolare che MicroMega dedichi un numero monografico al tema dell’ateismo, quando tutti i numeri della rivista hanno sullo sfondo questa precisa convinzione. Almeno non abbiamo qui articoli di alcuni sacerdoti, come in altri numeri, che fanno costantemente parte del gruppo e che si sarebbero potuti presentare, magari, come “diversamente credenti”… La tesi dei numerosi autori sembra essere: tante vie per l’ateismo, tanti percorsi per giungere alla stessa convinzione. Naturalmente la via migliore apre il volume ed è quella del direttore, Flores D’Arcais (nella foto), che teorizza l’assolutezza della ragione. Essa ha ormai eliminato l’ipotesi Dio ed ha raggiunto la soluzione di ogni problema, la piena risposta ad ogni domanda che inquieti ancora il cuore dell’uomo. Sappiamo tutto, da dove veniamo (il nulla), chi siamo (polvere dell’universo), dove andiamo (al nulla). “Sappiamo il nulla e il perché del nostro essere al mondo. Sappiamo che nell’universo non c’è traccia di Dio creatore, Dio Padre o Dio impersonale che sia, Provvidenza o Design che orienti teleologicamente il Big Bang fino a noi. Sappiamo che nel mammifero Homo Sapiens non c’è indizio di anima immortale, di facoltà psichiche o spirituali separabili dal corpo e che possano sopravvivere alla morte dell’organismo. Sappiamo che non esiste una morale umana”. (p. 12). Correlato scientifico di tutto ciò è l’articolo di Vallortigara e Girotto (pp. 159-170) che ripropongono la loro ben nota tesi che spiega in chiave biologica il motivo del credere, del fatto, cioè, che tutte le culture umane abbiano in sé la dimensione credente. La nostra mente ci spinge, infatti, all’ipotesi di un Dio in modo spontaneo in quanto vantaggioso, “le credenze religiose e nel sovrannaturale poggerebbero perciò su caratteristiche naturali della mente umana” (p. 162), insomma, una nostra produzione. La parte più ampia della rivista (pp. 15-84) è data alle testimonianze di ateismo di noti autori che sono sempre gli stessi che scrivono nella rivista (Boncinelli, Celestini, Giorello, Odifreddi, Ovadia, Pellizzetti, Carcano, Orioli, etc...). Non mancano poi gli articoli dei padri tutelari dell’ateismo di MicroMega, come Dennet, Viano, Lombardi Vallauri. Che ateo sia bello lo dicono loro, qui però contano gli argomenti portati che sono sempre gli stessi, sempre i soliti. Essi stimolano sempre la riflessione, va da sé, ma continuano ad essere secondari rispetto ad un ateismo che assomiglia prima di tutto ad una fede, frutto di una convinzione, spesso nata da esperienze personali (si veda la “testimonianza” del musicista Nicola Piovani, pp. 81-84, o anche quella dello stesso Odifreddi, pp. 45-53, entrato in seminario perchè voleva diventare papa).
Posted on: Thu, 04 Jul 2013 08:16:24 +0000

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