NEWS.COM.AU IN ARTICOLO INTERESSANTE AUSPICA IL LANCIO DI THE - TopicsExpress



          

NEWS.COM.AU IN ARTICOLO INTERESSANTE AUSPICA IL LANCIO DI THE ROVER AL SUNDACE FILM FESTIVAL! Dimenticate le commedie eccentriche e i grintosi drammi cittadini - i principali registi australiani stanno tornando al selvaggio. L’entroterra australiano è il protagonista di quattro film di alto profilo che usciranno sui nostri schermi il prossimo anno, tra cui Tracks e Wolf Creek 2, entrambi in prima mondiale a Venezia quest’anno. (…) Un lancio al Sundance Film Festival è una forte possibilità per The Rover, il seguito caldamente atteso di Animal Kingdom, del regista di fama internazionale David Michôd, su una famiglia di criminali di Melbourne che ha garantito a Jacki Weaver una nomination all’Oscar. Interpretato da Robert Pattinson e Guy Pearce, il thriller apocalittico è stato girato nel sud dell’Australia più o meno nello stesso periodo di tracks e Wolf Creek 2, in concorrenza per locations e troupe. E mentre Mad Max 4: Fury Road fu infine costretto a trasferirsi in Namibia, a causa dell’insolito ambiente di Broken Hill, il franchising innovativo di George Miller ha riscritto il libro delle regole sull’uso creativo e poliedrico del nostro iconico ambiente . (…) “Bisogna avere qualcosa di distintivo per andare contro i grandi blockbuster”, osserva il produttore premio Oscar Emile Sherman (Il discorso del re), che sta lavorando con il regista John Curran su Tracks. “E la gente, in particolare il pubblico al di sopra dei 30 che sta diventando un po’ stufo di franchising senza fine sui supereroi, è alla ricerca di altri viaggi da sperimentare al cinema, che li porterà in luoghi che non hanno mai sperimentato.” I particolari paesaggi naturalmente fotogenici degli sbalorditivi interni dell’Australia offrono una reale alternativa ai fondali spettacolari, generati da Hollywood con la computer grafica. “Guardate quei grandi, lucidi film di Hollywood, che adoro per inciso, ma che possono essere girati ovunque”, dice il professore associato Jane Mills, del Centro di Ricerca Media e giornalismo dell’ UNSW. “Noi tutti abbiamo sperimentato tutte le città del mondo, e c’è un altro McDonalds o un’altra metropolitana. Le città sono un po’ monotone. L’Outback è speciale e ti dà un senso di veridicità... Nel senso che sei veramente lì”. (…) Anche Michôd e la produttore Liz Watts hanno scelto di andare contro corrente all’ortodossia digitale, e hanno scelto ancora una volta di girare The Rover su pellicola. Gli ampi spazi aperti dell’Outback australiano dà anche ai registi molto spazio di manovra creativa. (…) “E ‘certamente un sogno australiano in un certo senso”, dice Sherman, riconoscendo che il paesaggio allo stato selvaggio permette ai registi più possibilità di prendere rischi creativi. Per uno come Michôd, che è sotto forte pressione per la forte attesa del seguito di Animal Kingdom, l’Outback deve essere sembrato come una possibilità di tenere Hollywood a distanza di braccio. Marree, una città che ha un solo pub, 650 chilometri a nord di Adelaide, è quanto di più lontano da Los Angeles un regista possa ottenere. “Ero sempre preoccupato dal fatto che se avessi fatto il mio secondo film in America, la libertà di fare il film che volevo avrebbe potuto non essere la stessa rispetto a farlo qui” dice. Il Produttore Al Clark (Le avventure di Priscilla, la regina del deserto) vede la scelta di Michôd del luogo molto significativa. “E’ interessante il fatto che David, al quale presumo sarebbero stato offerti un sacco di potenziali film, ha finito per scriverne uno proprio e scrivere qualcosa impostato nella antitesi di uno spazio confinato (Animal Kingdom), in uno spazio senza fine.” La Mills dice che l’effetto dell’Australia di Baz Luhrmann sull’attuale ondata di film Outback non deve , neanche essere sottovalutata. “Il suo film ha attirato l’attenzione su tanta storia del cinema australiano e penso che abbia cominciato a mostrare una via di riconciliazione tra bianco e nero, così che sia bianchi che neri australiani possano sentire un senso di appartenenza.” (…) Si rimappa lentamente in questo modo il panorama cinematografico australiano da un punto di vista alternativo,rispetto alla prospettiva dei bianchi, il punto di vista degli aborigeni. Storicamente, i registi bianchi hanno ritratto l’entroterra di Australia come un luogo aspro e pericoloso in cui essi sono estremamente a disagio. “E’ una particolare visione dell’entroterra che viene percepita molto, perché è l’esperienza di coloni bianchi in questo luogo straniero che non è casa loro”, dice Karen Pearlman, Responsabile cinematografico della Scuola australiana di cinema, televisione e Radio. Source: Robert Pattinson Moms
Posted on: Sat, 10 Aug 2013 09:11:21 +0000

Recently Viewed Topics




© 2015